mercoledì 9 maggio 2012

La Colombia bombarda i territori indigeni in Morales, Cauca

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da Fear To Sleep

I fatti: Domenica 29 aprile, alle prime ore del mattino, le truppe della polizia nazionale e dell'esercito hanno bombardato per tre ore (dalle 5:00 alle 7:00) la riserva indigena di Agua Negra, che si trova nel comune di Morales, Cauca, interessando anche il territorio della riserva indigena di Chimborazo.
Colombia: Bombardeos a Territorios Indígenas en Morales, Cauca.

Come riportato, vi sono stati 10 elicotteri delle forze armate della Colombia che, con il pretesto di combattere i guerriglieri, hanno mitragliato e bombardato la periferia del villaggio Agua Negra, colpendo gli alloggi, gli animali e le colture di sussistenza. Allo stesso modo, l'esercito ha preso la proprietà collettiva del popolo Nasa, ha perquisito le case, ed è stata istituita la legge marziale, proibendo il passaggio dei veicoli. I militari hanno affermato che cercano i guerriglieri che si sono mescolati con i civili.

Assemblea permanente: La comunità, come è indica il processo organizzativo regionale, in cerca di protezione, si è riunito in sessione permanente, concentrandosi sulla scuola del villaggio di Agua Negra, sospendendo le lezioni di circa 400 bambini della zona.

Richieste: Lo Consejería Mayor del CRIC, accogliendo le indicazioni dell'Autoridad Territorial Indígena de la Zona Occidente, ATIZO, e le esigenze dei membri della comunità riuniti in assemblea permanente, chiedono ai gruppi armati di abbandonare il territorio ancestrale, così che le persone riacquistino la propria mobilità, al fine di evitare il reclutamento forzato e di riavere l'assistenza sanitaria ai bambini che sono stati colpiti psicologicamente dal terrore del combattimento, come per le 30 madri che sono in stato di gravidanza.

D'altra parte, si reclama dagli enti di controllo dello Stato colombiano, di monitorare le azioni degli attori statali, nel tentativo di garantire i diritti fondamentali delle comunità situate nel bel mezzo di una guerra che non è la loro, anche richiedendo l'attenzione della comunità internazionale a essere vigile e di fornire assistenza umanitaria e sul campo tempestivamente: tutto per evitare gli ordigni inesplosi, granate, mine abbandonate o provocare situazioni più tragiche nei territori indigeni.

Ricordiamo la nostra posizione rilasciata dalla commissione dei consigli direttori regionali, il 20 luglio 2011: "Il nostro popolo è per la pace e mai per la guerra"

CONSEJERÍA MAYOR
CONSEJO REGIONAL INDÍGENA DEL CAUCA –CRIC-
Popayán, 1 Maggio 2012
(tradotto da NexusCo


http://ienaridensnexus.blogspot.com/2012/05/la-colombia-bombarda-i-territori.html

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