recibimos y publicamos
díptico en pdf:
portada y contraportada díptico
interior díptico
http://culmine.noblogs.org/2012/05/17/diptico-en-pdf-a-3-anos-de-la-partida-de-nuestro-amigo-hermano-y-companero-mauricio-morales-duarte/
La muerte de nuestro compañero Mauri
la asumimos con muchísimo dolor, pero la entendemos como una probable
consecuencia en la guerra contra la sociedad y su opresión, sin verlo en
función del martirio ni del heroísmo, sin erigirle como representante
de ninguna causa más que la individual, sino visualizando la memoria
combativa como la valoración de la acción directa violenta que el
compañero utilizó junto a otras y multiformes tácticas de lucha.
Muchos colectivos e individuos
reivindican sin problemas a vindicadorxs de antaño y a quienes han sido
asesinadxs por la policía a lo largo de la guerra social, pero en el
caso del Punky Mauri es distinto, vino la crítica de distintos
círculos de la izquierda pseudo radical y de algunos grupos de tendencia
libertaria por la constante intención de mantener fresca en la memoria
las ideas y sueños de un anarquista de acción contemporáneo. Rechazamos
esta falsa dicotomía porque reconocemos el rescate de la memoria
combativa como un aporte a la continuidad de la lucha. Por eso sus
amigxs y compañerxs intentamos que la vida e ideas del Mauri trasciendan
más allá del entorno y de las fronteras, sin santificarlo, sino
mostrándolo con sus inquietudes, contradicciones y practicas cotidianas.
Es así como hoy desde diversas partes del mundo se reivindica su
memoria.
Lamentablemente compañerxs asesinadxs por
la represión son muchxs, pero la reivindicación pública de un compañero
que muere manipulando un artefacto explosivo en momentos en que toda la
sociedad buscaba un responsable por estas acciones, pone a todo un
entorno de afines como el objetivo a exterminar.
El Poder pretende aniquilar ideas y
practicas particulares, quedando a la vista la frenética persecución
hacia personas que se asumen en su contra y defienden a viva voz la
acción directa. Es así como algunxs compañerxs han sido encarceladxs y
enjuiciadxs en el mediático caso bombas, con la clara intención de
amedrentar a todxs aquellxs que han firmado frente al espejo el
compromiso de enfrentarse con todas sus fuerzas contra la dominación.
En los últimos meses han sido enjauladxs Luciano Pitronello (quien resultó herido al instalar un artefacto explosivo en un banco) y Carla Verdugo e Iván Silva
por portar material explosivo. Hoy, como hace siglos, siempre habrá
quienes critiquen la acción directa violenta esperando la aceptación de
las masas, guardando un silencio cómplice con el poder, evidenciando su
timorata critica de escritorio hacía las prácticas de ataque del aquí y
ahora.
Somos parte de un continuo histórico que
abraza ideas de liberación y revuelta, sin menospreciar ni glorificar
cada acción por número de ejecutantes o espectacularidad, entendiendo
que el mejor momento o lugar para manifestar nuestro odio contra la
sociedad y su opresión lo decide cada individuo.
¡A tres años de la muerte en acción del Punky Mauri sigamos empuñando prácticas de ataque!
¡Por la destrucción de la sociedad… que se expanda la peste negra!
*****díptico en pdf:
portada y contraportada díptico
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http://culmine.noblogs.org/2012/05/17/diptico-en-pdf-a-3-anos-de-la-partida-de-nuestro-amigo-hermano-y-companero-mauricio-morales-duarte/
Pieghevole in pdf – A 3 anni dalla scomparsa del nostro amico, fratello e compagno Mauricio Morales Duarte
riceviamo e pubblichiamo
La morte del nostro compagno Mauri
ce l’accolliamo con tanto dolore, ma sappiamo che è una delle possibili
conseguenze di una guerra contro la società e la sua oppressione, senza
vedere tutto ciò in funzione del martirio o dell’eroismo, senza issarlo
quale rappresentante di alcuna altra causa al di fuori di quella
individuale, bensì rendendone visibile la memoria combattiva e
l’apprezzamento dell’azione diretta violenta alla quale il compagno ha
fatto ricorso assieme ad altre e multiformi tattiche di lotta.
Molti collettivi e individui rivendicano senza
problemi dei vendicatori del passato e quelli che sono stati assassinati
dalla polizia nel corso della guerra sociale, ma il caso del Punky Mauri
è diverso. E’ sopraggiunta la critica da diversi circoli della sinistra
pseudo-radicale e da alcuni gruppi di tendenza libertaria nei confronti
del costante tentativo di mantenere fresca la memoria, le idee e i
sogni di un anarchico d’azione contemporaneo. Noi ripudiamo questa falsa
dicotomia perché riconosciamo il riscatto della memoria combattiva come
un apporto alla continuità della lotta. Per questo noi, suoi amici e
compagni, abbiamo fatto sì che la vita e le idee del Mauri
trascendessero ben oltre il suo ambiente e le frontiere, senza
santificarlo, ma mostrandolo con le sue inquietudini, contraddizioni e
pratiche quotidiane. E’ così che adesso da diverse parti del mondo se ne
rivendica la memoria.
Purtroppo i compagni
assassinati dalla repressione sono tanti, ma la pubblica rivendicazione
di un compagno che muore mentre manipola un ordigno esplosivo, proprio
quando tutta la società cercava un responsabile per queste azioni, fa sì
che tutto l’insieme dei suoi affini sia l’obiettivo da sterminare.
Il Potere pretende annientare idee e pratiche
specifiche, come è evidente con la frenetica persecuzione delle persone
che si rivendicano contro di essa e difendono a gran voce l’azione
diretta. E’ così che alcuni compagni sono stati arrestati e processati
all’interno del mediatico caso bombas, con il chiaro intento di
intimidire tutti quelli che -davanti ad uno specchio- hanno firmato
l’impegno a scontrarsi con tutte le loro forze contro la dominazione.
Negli ultimi mesi sono stati rinchiusi Luciano Pitronello (feritosi durante la collocazione di un ordigno esplosivo in una banca) e Carla Verdugo e Iván Silva
per trasporto di materiale esplosivo. Oggi, come secoli fa, ci sarà
sempre chi criticherà l’azione diretta violenta nell’attesa
dell’accettazione delle masse, restando in complice silenzio con il
potere, evidenziando la critica timorata da salotto contro le pratiche
del qui ed ora.Facciamo parte di un continuum storico che abbraccia idee di liberazione e di rivolta, sapendo che il miglior momento o luogo per esprimere il nostro odio contro la società e la sua oppressione lo decide ciascun individuo.
A tre anni dalla morte in azione del Punky Mauri continuiamo ad impugnare pratiche di attacco!
Per la distruzione della società… che si diffonda la peste nera!
*****pieghevole in pdf:
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