Uno sgombero "gentile", ma pur sempre il primo sgombero di Pisapia. E Dario Fo non ha tutti i torti...
Le forze
dell'ordine sono entrate questa mattina e hanno identificato circa venti
ragazzi. Il proprietario dell'immobile ha inviato anche un container
affinché potessero trasferire i loro effetti personali. Sul posto anche
Dario Fo.
Le forze
dell’ordine hanno sgomberato questa mattina la Torre Galfa, l'edificio
di oltre cento metri d'altezza nel centro di Milano
occupato una decina di giorni fa dai lavoratori dell’arte, ispirato
all’esempio del Teatro Valle Occupato a Roma. Un’iniziativa che ha
voluto attirare l’attenzione sulla mancanza di spazi sociali nel
capoluogo meneghino, che ha ricevuto anche il sostegno di Dario Fo e altri artisti. Il premio Nobel è tornato anche questa mattina per esprimere solidarietà ai ragazzi del centro.
Carabinieri e
polizia sono arrivati intorno alle 6,30. Lo sgombero, secondo quanto
riferito dai presenti, è avvenuto nella massima tranquillità.
All’interno di Macao c’erano una ventina di giovani, che non hanno
opposto resistenza. I ragazzi sono stati schedati dalla polizia, poi
sono usciti dallo stabile e si sono spostati dall’altro lato della
strada, di fronte all’entrata. Ligresti, proprietario dell’immobile, ha
inviato anche un container affinché potessero trasferire i loro effetti
personali. Ma i ragazzi hanno dichiarato di preferire mezzi propri.
Per Macao
«inizia un percorso che per quanto riguarda il sindaco e le istituzioni
deve comportare il rispetto delle regole». Lo ha detto il sindaco
Giuliano Pisapia. Ha giudicato l'esperienza di Macao «una esperienza
positiva. Ho verificato che i giovani sono stati molto attratti da
questa modalità di fare cultura. Un metodo innovativo che già in altri
luoghi in Italia e in Europa ha avuto successo». Dunque «con loro può
iniziare un percorso che per quanto riguarda il sindaco e le istituzioni
deve comportare il rispetto della regole».
«Un gesto
imbecille». Così il premio Nobel, Dario Fo, ha definito la scelta di
sgomberare la Torre Galfa, occupata da dieci giorni dai giovani
lavoratori dello spettacolo e dell'arte. «Liberare una torre per poi
farne niente, lasciarla vuota e inutile... Il potere costituito è nel
casino più totale, è nella merda come si dice in gergo, ed è nel loro
disordine che dovete vedere la loro fine, non dobbiamo mollare».
Fonte: http://www.contropiano.org/
Fonte: http://www.contropiano.org/
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