venerdì 20 aprile 2012

Comitato NoTAV Udine - Comunicato sulle perquisizioni a Trieste


riceviamo e diffondiamo:

Comunicato di solidarietà contro le perquisizioni a Luca Tornatore

E' di pochi giorni fa la notizia della perquisizione domiciliare subita da un attivista No TAV triestino, l'astrofisico Luca Tornatore, indagato come presunto organizzatore della manifestazione non autorizzata che ha degnamente accolto l'amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti, in visita a Trieste lo scorso 29 febbraio.
Sono state perquisite l'abitazione triestina del ricercatore, la casa dei suoi genitori in Veneto e il suo studio presso l'Osservatorio Astronomico a Trieste. A quale scopo ci chiediamo? Forse per cercare il "progetto preliminare" del macchinario per teletrasportare Moretti e molti altri soggetti indesiderati dalla Terra a qualche eso-pianeta?
E' del tutto ovvio che si tratta di un'operazione decisamente sproporzionata, anzi del tutto non correlabile alla tipologia del reato contestato, ma che purtoppo non sorprende, visto il carattere totalmente strumentale ed artificioso che ha assunto la repressione contro gli attivisti No Tav.
Da anni il movimento No TAV svolge un incessante attività di informazione e resistenza contro la realizzazione di questa Grande Opera di inutilità e dannosità conclamata, terreno fertile per corruzione ed infiltrazioni mafiose (come ribadito anche recentemente dall'ex-magitrato Ferdinando Imposimato). Da anni l'unica risposta data dai fautori di questa opera sono stati vuoti slogan, repressione e tentativi di criminalizzare il movimento stesso, confermando la totale assenza di argomentazioni a favore dell'opera.

Sicuramente nella nostra regione non ci troviamo ancora a dover fronteggiare un dispiegamento come quello con i quali i valsusini si trovano a fare i conti ormai da anni, e che si è andato intensificando da un anno a questa parte, con una pesantissima militarizzazione del territorio, check poin e terreni sottoposti a giurisdizione militare. Non subiamo il lancio di gas lacrimogeni al CS ad altezza d'uomo, non veniamo manganellati con una solerzia degna della Diaz, eppure il disegno sotteso è lo stesso: in mancanza di migliori argomenti si reprime, e pochi dubbi ci sono sul fatto che nonappena decideranno di aprire anche qui un "non-cantiere" per poter giustificare la richiesta di finanziamenti europei, non si esiterà a ricorrere agli stessi democratici metodi già utilizzati in Valsusa. Non possiamo riconoscerci in una democrazia e una giustizia asservite agli interessi politico-economici, che proteggono un Cosentino e incarcerano 25 No TAV.

Non sappiamo che farcene di una legalità estratta dal cilindro all'occorrenza, come un coniglio che appare e scompare quando più comoda a Lorsignori delle Grandi Opere.

A quella manifestazione c'eravamo tutti, complici e solidali.

A sarà dura!

Il Comitato NoTav Udine


http://www.informa-azione.info/comitato_notav_udine_comunicato_sulle_perquisizioni_a_trieste

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