da Vivalaanarquia 16/04/2012 | trad. waronsociety
Ivan
Silva e Carla Verdugo sono stati arrestati mentre trasportavano un
congegno esplosivo nel quartiere Granja di Santiago del Cile alle 3.30
a.m. del 16 aprile.
Sono stati portati al 13° distretto dove è stato
chiamato uno dei procuratori del “caso bombas”, Christian Toledo. Ivan e
Carla sono stati fermati durante un controllo, e secondo la stampa
trasportavano nel loro zaino un estintore riempito di polvere nera, due
bombolette del gas e un detonatore, oltre ad un cambio di vestiti.
Secondo
la stampa, Carla sarebbe inoltre la compagna del prigioniero
rivoluzionario Juan Aliste Vega, in carcere da qualche anno insieme a
Freddy e Marcelo.
Secondo la polizia, Carla e Ivan erano intenzionati
a posizionare l'ordigno esplosivo davanti al tribunale, dove il giorno
successivo si sarebbe svolta un'udienza di Juan.
Sappiamo che lo
Stato e le sue istituzioni cercheranno con tutti i mezzi di elargire una
pena esemplare a questi compagni, facciamo quindi un appello a tutti
gli individui e i gruppi di affinità alla solidarietà e al supporto che
ci uniscono nella lotta contro il sistema di dominazione.
Comunicato dal gruppo di supporto di Juan, Freddy e Marcelo sui recenti arresti in Cile
20 aprile 2012
da freddymarcelojuan | trad. waronsociety:
Lunedì
mattina, ci sono arrivate notizie tristi. I compagni Carlo Verdugo e
Ivan Silva erano stati arrestati nelle prime ore del mattino dai
carabineros del Cile, che hanno trovato materiale esplosivo mentre
perquisivano i loro zaini. Questo è successo lo stesso giorno in cui si
stavano tenendo nuove udienze contro i nostri compagni Juan Aliste,
Freddy Fuentevilla e Marcelo Villarroel.
Alcune ore dopo sono
cominciate le perquisizioni, e la nostra compagna Carla è stata
trasferita dal 13 distretto al Centro di Orientamento Femminile (COF),
mentre Ivan è stato rinchiuso nel carcere di Santiago 1. Entrambi
rimarranno in prigione per un periodo minimo di 100 giorni, con l'accusa
di “tentato posizionamento di ordigno esplosivo di natura terrorista”,
secondo il linguaggio del nemico.
Mentre il Ministro degli Interni
cileno Hinzpeter ha gioito degli arresti, il che ci disgusta
profondamente, il pubblico ministero e la stampa hanno cercato di
costruire legami con altri accusati secondo la legge antiterrorista,
così da cercare di aggravare la posizione giuridica dei compagni. Le
prove, come al solito, sono assurde (lettere, libri, poster, e perfino i
legami di solidarietà).
Ciononostante, non vogliamo fermarci qui. Al
contrario, crediamo che dovremmo portare l'attenzione su azioni di
solidarietà diretta e concreta. Al di là delle strategie, dei linguaggi e
delle realtà di ogni compagno che agisce in questa guerra, ci sentiamo
fieri delle nostre pratiche e del nostro coraggio. E' qualcosa che
possediamo e di cui non ci pentiremo mai.
Con questo breve
comunicato, in cui tutte le emozioni che proviamo in un momento come
questo non possono essere incluse, intendiamo incitare a prenderci un
impegno, cioè di passare da un supporto di base e verbale a una
solidarietà rivoluzionaria, l'impegno di estendere e acutizzare il
conflitto latente, e anche di diffondere questa informazione tra i
diversi compagni in carcere, organizzarci e non chinare la testa di
fronte alle offensive dell'autorità.
Vi terremo informati di ogni
novità, ma i fatti sono concreti, e non serve molto altro da sapere alla
coscienza ribelle per sapere cosa fare.
Dalla rete di supporto di Freddy, Marcelo e Juan, salutiamo e mandiamo tutta la nostra forza a Carla e Ivan.
Compagni: Non siete soli!
Solo la lotta ci rende liberi!
Dove c'è miseria ci sarà ribellione!
http://www.informa-azione.info/cile_un_compagno_e_una_compagna_arrestati_per_trasporto_di_esplosivo
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