riceviamo e diffondiamo:
Comunicato del Coordinamento Antifascista Cagliaritano sugli eventi del 25 aprile
Il
giorno 25 Aprile 2012 Cagliari ha vissuto una vera giornata di
liberazione dal nazifascismo con la città che finalmente si è opposta
con fermezza e dignità all'ormai fin troppo vistoso sfregio dovuto alla
vergognosa sfilata che da anni compie un manipolo di nostalgici del
regime fascista. Per opporsi a tale vergognosa parata il Coordinamento
Antifascista Cagliaritano ha organizzata una giornata di festa in Piazza
Gramsci, luogo intitolato alla memoria dell'antifascista Antonio
Gramsci, morto nelle carceri fasciste, ritenendo necessario
riappropriarsi di tale spazio che, proprio per la sua altissima valenza
simbolica, non può che appartenere di diritto all'antifascismo e agli
antifascisti.
Il sentimento antifascista che anima i cittadini
cagliaritani e sardi in generale ha fatto in modo che Piazza Gramsci
fosse riempita da più di 200 persone con età e sensibilità politiche
diverse ma tutte unite per lo stesso obbiettivo: bloccare la
manifestazione fascista. Purtroppo la festa, che si stava svolgendo già
dalla mattina, ricca di contenuti e socialità, è stata interrotta verso
le 14:00. Durante il pranzo sociale, l'intervento le forze dell'ordine
hanno circondato la piazza e hanno cominciato, con chiaro intento
intimidatorio e provocatorio, l'identificazione dei presenti. La
risposta del coordinamento è stata calma e decisa e, durante tale azione
repressiva della digos cagliaritana, due ragazzi hanno iniziato a
leggere ad alta voce lettere dei partigiani condannati a morte, calmando
gli animi e permettendo alle persone presenti di ricompattarsi. Nel
frattempo la Mobile di Cagliari, in tenuta antisommossa, ha cominciato a
spingere, con l'utilizzo della forza, la gente verso Via Iglesias. Da
mettere in evidenza il fatto che la piazza ha dovuto chiedere a gran
voce di liberare l'unica via di fuga il cui passaggio era bloccato da un
blindato. Tutto questo è avvenuto senza alcuna provocazione da parte
dei manifestanti che, arrivati in Via Iglesias, hanno subito delle
violente cariche immotivate della polizia, a cui però hanno resistito
senza disperdersi. Dopo le cariche, si è deciso in assemblea di partire
in corteo spontaneo per le vie di Cagliari per raccontare al resto della
cittadinanza ciò che era successo in quella giornata. Il corteo si è
dunque mosso tra gli applausi dei passanti, alcuni dei quali si son
uniti al corteo. Circa 500 persone hanno sfilato per le vie della città
sino a Piazza del Carmine dove è stato preso il palco, interrotto il
concerto, portando la testimonianza di ciò che era avvenuto e ribadendo
che l'antifascismo non può essere solo una passeggiata mattutina e un
concerto serale. Infatti, mentre gli antifascisti si muovevano in corteo
per la città, i fascisti facevano il loro squallido rito, protetti
dalla militarizzazione di Piazza Gramsci. Alcuni di loro, per non
smentire la propria natura abbietta e non coscienti di essere
fotografati, si son avvicinati al materiale che gli antifascisti si son
visti costretti a lasciare in piazza, e come sciacalli hanno rubato ciò
che restava.
Di tale giornata vogliamo però rimarcare che,
nonostante il prefetto e il questore, abbiano preferito lasciare spazio,
per l'ennesima volta, ai saluti romani e alle croci celtiche,
sgomberando con la forza chi, con una festa, voleva che si ripettasse il
vero significato della giornata del 25 Aprile, rimane dentro tutti noi
tutti noi la convinzione che la città si sia finalmente riscoperta
antifascista e veramente decisa a ribellarsi contro la vergognosa
anomalia fascista cagliaritana.
http://www.informa-azione.info/cagliari_comunicato_del_coordinamento_antifascista_sui_fatti_del_25_aprile
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