Good alms
Lecce, April 22. A golden ostensory and the money
of the collection plate are stolen from a seventeenth century church in
the centre of the town, after the thieves break off the safes. In the
fury of the action the tabernacle of the church also gets destroyed .
“Berlusconi hangman”
Genoa, April 23. “Berlusconi hangman” is a writing
left inside the premises of the local PDL party, whose interiors are
devasted by anonymous nightly visitors.
Another choice more
Sarno (Salerno), April 23. A few days after being
sacked, a builder worker tracks down the building surveyor, the alleged
responsible for the worker’s dismissal. First he hits him with a baton,
then throws a petrol tank on him and tries to set him on fire until he’s
stopped by a carabiniere.
Rubbish
Echi
Notizie dal mondo, piccoli frammenti che ci raggiungono. Come dati destinati ad archivi stantii. Oppure come riverberi che potrebbero prolungarsi, ampliandone la portata.Una buona questua
22 aprile, Lecce.
Da una chiesa secentesca in pieno centro storico, nella notte viene
rubato l'ostensorio in oro e le offerte, dopo aver fozato tutte le
cassette. Nella furia è andato anche distrutto il tabernacolo.
"Berlusconi boia"
23 aprile, Genova. “Berlusconi boia” è la scritta lasciata in una sede del PDL, i cui interni sono stati devastati da anonimi visitatori notturni.
Un'altra scelta ancora
23 aprile, Sarno (SA).
Licenziato da alcuni giorni, un operaio edile rintraccia il geometra
che ritiene responsabile. Dapprima lo prende a bastonate, poi gli svuota
addosso una bottiglia di benzina e prova a dargli fuoco, ma viene
bloccato da un carabiniere.
Spazzatura
20 aprile, Napoli.
Numerosi blocchi ostacolano l'accesso verso l'area di una discarica.
Siccome i manifestanti non vogliono nessun tipo di spazzatura, hanno
pensato bene di prendere a sassate un'auto della Digos che pattugliava
la zona.
Ancora fumo
19 aprile, Tunisia.
Continuano gli scontri nell'area portuale di Rades dove durante la
notte è stata assaltata e data alle fiamme una caserma della polizia.
Fumo nero
18 aprile, Tunisia.
Dopo giorni di proteste e scontri fra centinaia di manifestanti e forze
dell'ordine, sembrava che a Om Larayes (Gafsa) fosse tornata la calma,
ma quando gli agenti hanno lasaciato il centro della città centinaia di
giovani hanno attaccato e incendiato una caserma della Brigata mobile
della Guardia nazionale delle Frontiere e bruciato una delle vetture di
servizio. Incidenti sono scoppiati anche nell'area portuale di Rades
dove un gruppo di giovani ha dato fuoco a due bombole a gas e ha
bersagliato con bottiglie motolov gli agenti di una brigata della
Direzione generale delle Unità di intervento, che cercavano di rimuovere
i blocchi stradali attuati dai manifestanti e che impedivano l'accesso
al porto.
Altre pietre
18 aprile, Sampierdarena (GE). La vetrata della sede di Equitalia è stata presa a sassate da ignoti.
Piovono pietre
15 aprile, Lucca.
La vetrata della locale sede di Casa Pound non resiste al lancio di
alcuni sassi e va in frantumi. Provvisoriamente era utilizzata anche
come comitato elettorale.
Ancora
13 aprile, Galatone (LE).
Non è stato il vento dell’antipolitica, ma un colpo ben piazzato di
qualche oggetto contundente, a buttare giù la vetrina del comitato
elettorale di un esponente del PDL.
26 ore
15 aprile, Brasile.
470 detenuti in rivolta nel carcere di Aracaju (capitale dello stato di
Sergipe) hanno incendiato i materassi delle proprie celle, sono saliti
sul tetto e hanno preso in ostaggio numerosi secondini, uno dei quali
scappando ha fatto un volo di sei metri fratturandosi le gambe. La
rivolta è durata 26 ore.
Un'altra scelta
14 aprile, Volterra (PI).
Un ex insegnante in pensione, 63enne, rapina l'ufficio postale armato
di una pistola giocattolo, per far fronte ai problemi economici della
sua agenzia di pratiche infortunistiche. Purtroppo viene intercettato ed
arrestato, ma quantomeno ha indicato un diverso percorso da scegliere
rispetto ai tanti suicidi registrati negli ultimi tempi.
Le chiavi o la vita
14 aprile, Belgio.
Due detenuti hanno preso in ostaggio due secondini per farsi aprire le
porte della prigione di Arlon. Ora sono liberi, ricercati in tutto il
paese. I due secondini, invece, sono ricoverati in ospedale in gravi
condizioni. Qualche giorno fa un tentativo analogo è avvenuto nel
carcere di Andenne.
Altri frammenti No Tav
13 aprile, Pisa.
La porta della sede del PD è stata presa a mazzate, e sul muro di
fronte è stata tracciata la scritta "No Tav". Indignati i locali
dirigenti del partito democratico, accaniti difensori del monopolio
statale della violenza.
Maleducati
13 aprile, Canada.
L'ufficio di circoscrizione del ministro dell'Educazione, a Montreal, è
stato visitato in mattinata da una quindicina di persone che, dopo aver
infranto le vetrate e fatto ingresso nei locali, hanno devastato tutto.
Poi si sono dileguate. La polizia ha effettuato un arresto.
Nel pomeriggio centinaia di studenti in sciopero hanno fatto
irruzione in un edificio dell'Università, considerato «uno dei più belli
esempi d'architettura Art Déco dell'America del nord», distruggendo
quanto trovato all'interno. I cinque custodi, impotenti davanti alla
folla inferocita, sono stati malmenati. La porta dell'ufficio del
rettore ha purtroppo resistito ai colpi, e il rapido arrivo della
polizia antisommossa ha consigliato agli studenti di abbandonare in
fretta il posto. Nessun arresto.
Par condicio
12 aprile, Alba Adriatica (Te).
Non solo le sedi del PD finiscono nel mirino notav. Anche quella del
PDL locale è stata sigillata con mastice ed imbrattata con scritte
contro l'Alta Velocità.
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