venerdì 27 aprile 2012

en it - Some news from Italy

Translated from finimondo.org by b.porco dio!


Good alms 
Lecce, April 22. A golden ostensory and the money of the collection plate are stolen from a seventeenth century church in the centre of the town, after the thieves break off the safes. In the fury of the action the tabernacle of the church also gets destroyed .

“Berlusconi hangman”

Genoa, April 23. “Berlusconi hangman” is a writing left inside the premises of the local PDL party, whose interiors are devasted by anonymous nightly visitors.

Another choice more

Sarno (Salerno), April 23. A few days after being sacked, a builder worker tracks down the building surveyor, the alleged responsible for the worker’s dismissal. First he hits him with a baton, then throws a petrol tank on him and tries to set him on fire until he’s stopped by a carabiniere.

Rubbish

Naples, April 20. Demonstrators block the entrances of a rubbish dump. As they don’t want any sort of rubbish in their area, they have the brilliant idead of pelting with stones a Digos car patrolling the area.



Echi

Notizie dal mondo, piccoli frammenti che ci raggiungono. Come dati destinati ad archivi stantii. Oppure come riverberi che potrebbero prolungarsi, ampliandone la portata.

Una buona questua

22 aprile, Lecce. Da una chiesa secentesca in pieno centro storico, nella notte viene rubato l'ostensorio in oro e le offerte, dopo aver fozato tutte le cassette. Nella furia è andato anche distrutto il tabernacolo.

"Berlusconi boia"

23 aprile, Genova. “Berlusconi boia” è la scritta lasciata in una sede del PDL, i cui interni sono stati devastati da anonimi visitatori notturni.

Un'altra scelta ancora

23 aprile, Sarno (SA). Licenziato da alcuni giorni, un operaio edile rintraccia il geometra che ritiene responsabile. Dapprima lo prende a bastonate, poi gli svuota addosso una bottiglia di benzina e prova a dargli fuoco, ma viene bloccato da un carabiniere.

Spazzatura

20 aprile, Napoli. Numerosi blocchi ostacolano l'accesso verso l'area di una discarica. Siccome i manifestanti non vogliono nessun tipo di spazzatura, hanno pensato bene di prendere a sassate un'auto della Digos che pattugliava la zona.

Ancora fumo

19 aprile, Tunisia. Continuano gli scontri nell'area portuale di Rades dove durante la notte è stata assaltata e data alle fiamme una caserma della polizia.

Fumo nero

18 aprile, Tunisia. Dopo giorni di proteste e scontri fra centinaia di manifestanti e forze dell'ordine, sembrava che a Om Larayes (Gafsa) fosse tornata la calma, ma quando gli agenti hanno lasaciato il centro della città centinaia di giovani hanno attaccato e incendiato una caserma della Brigata mobile della Guardia nazionale delle Frontiere e bruciato una delle vetture di servizio. Incidenti sono scoppiati anche nell'area portuale di Rades dove un gruppo di giovani ha dato fuoco a due bombole a gas e ha bersagliato con bottiglie motolov gli agenti di una brigata della Direzione generale delle Unità di intervento, che cercavano di rimuovere i blocchi stradali attuati dai manifestanti e che impedivano l'accesso al porto.

Altre pietre

18 aprile, Sampierdarena (GE). La vetrata della sede di Equitalia è stata presa a sassate da ignoti.

Piovono pietre

15 aprile, Lucca. La vetrata della locale sede di Casa Pound non resiste al lancio di alcuni sassi e va in frantumi. Provvisoriamente era utilizzata anche come comitato elettorale.

Ancora

13 aprile, Galatone (LE). Non è stato il vento dell’antipolitica, ma un colpo ben piazzato di qualche oggetto contundente, a buttare giù la vetrina del comitato elettorale di un esponente del PDL.

26 ore

15 aprile, Brasile. 470 detenuti in rivolta nel carcere di Aracaju (capitale dello stato di Sergipe) hanno incendiato i materassi delle proprie celle, sono saliti sul tetto e hanno preso in ostaggio numerosi secondini, uno dei quali scappando ha fatto un volo di sei metri fratturandosi le gambe. La rivolta è durata 26 ore.

Un'altra scelta

14 aprile, Volterra (PI). Un ex insegnante in pensione, 63enne, rapina l'ufficio postale armato di una pistola giocattolo, per far fronte ai problemi economici della sua agenzia di pratiche infortunistiche. Purtroppo viene intercettato ed arrestato, ma quantomeno ha indicato un diverso percorso da scegliere rispetto ai tanti suicidi registrati negli ultimi tempi.

Le chiavi o la vita

14 aprile, Belgio. Due detenuti hanno preso in ostaggio due secondini per farsi aprire le porte della prigione di Arlon. Ora sono liberi, ricercati in tutto il paese. I due secondini, invece, sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni. Qualche giorno fa un tentativo analogo è avvenuto nel carcere di Andenne.

Altri frammenti No Tav

13 aprile, Pisa. La porta della sede del PD è stata presa a mazzate, e sul muro di fronte è stata tracciata la scritta "No Tav". Indignati i locali dirigenti del partito democratico, accaniti difensori del monopolio statale della violenza.

Maleducati

13 aprile, Canada. L'ufficio di circoscrizione del ministro dell'Educazione, a Montreal, è stato visitato in mattinata da una quindicina di persone che, dopo aver infranto le vetrate e fatto ingresso nei locali, hanno devastato tutto. Poi si sono dileguate. La polizia ha effettuato un arresto.
Nel pomeriggio centinaia di studenti in sciopero hanno fatto irruzione in un edificio dell'Università, considerato «uno dei più belli esempi d'architettura Art Déco dell'America del nord», distruggendo quanto trovato all'interno. I cinque custodi, impotenti davanti alla folla inferocita, sono stati malmenati. La porta dell'ufficio del rettore ha purtroppo resistito ai colpi, e il rapido arrivo della polizia antisommossa ha consigliato agli studenti di abbandonare in fretta il posto. Nessun arresto.

Par condicio

12 aprile, Alba Adriatica (Te). Non solo le sedi del PD finiscono nel mirino notav. Anche quella del PDL locale è stata sigillata con mastice ed imbrattata con scritte contro l'Alta Velocità.




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