domenica 25 settembre 2011

LAMPEDUSA: LE POLITICHE RAZZISTE GENERANO SCONTRI ED ESASPERAZIONE


La benzina sul fuoco gettata per mesi dal governo sulla polveriera di Lampedusa è esplosa con forza. Ieri fiamme all’interno del centro di detenzione per migranti sull’isola, oggi scontri fra immigrati, polizia e un gruppo di cittadini lampedusani. Attualmente gli immigrati sono tornati in quel che resta del Cpa di via Imbriacola, dopo una giornata ad altissima tensione.

Tutto è iniziato verso mezzogiorno, quando le forze di polizia hanno represso con violente cariche una manifestazione spontanea dai migranti per chiedere di lasciare l’isola e le attuali condizioni di vita disumane alla quale sono costretti. Asserragliati vicino ad un distributore di benzina nella zona del porto vecchio, i tunisini, dopo aver recuperato alcune bombole del gas minacciando di farle esplodere, sono stati fermati e aggrediti da gruppi di agenti in tenuta antisommossa sostenuti da una sassaiola di residenti. Secondo l’Ansa, che riporta però fonti di polizia, sono 7 gli immigrati feriti negli scontri e trasferiti in ospedale. Uno di loro, vittima di un pestaggio da parte di alcuni residenti, è stato trasferito in eliambulanza a Palermo, ma non sarebbe in gravi condizioni, mentre gli altri hanno contusioni ed escoriazioni. Che cosa ci si aspetta per le prossime ore?Da Lampedusa Annalisa dell’associazione Askavusa

Il sindaco locale, Bernardino De Rubeis, si è spinto a parlare di “clima di guerra” invocando esercito ed elicotteri per spostare in maniera coatta i tunisini. Come abbiamo sentito poco fa nel servizio da Lampedusa sono iniziate le operazioni di trasferimento degli immigrati rinchiusi nel CPA, annunciate nel pomeriggio da Sonia Viale, sottosegretaria all’Interno con delega all’immigrazione e asilo, che ha a anche affermato che dureranno 48 ore. “Successivamente saranno tutti rimpatriati” ha promesso la sottosegretaria, mentre Maroni, secondo il sindaco De Rubeis, avrebbe promesso che in futuro non ci saranno più arrivo di immigrati sull’isola in quanto non esiste più, dopo l’incendio di ieri, un centro di detenzione per migranti. Sui trasferimenti coatti di queste ore e in generale sulla politica del governo sentiamo il sociolo Salvatore Palidda

http://www.radiondadurto.org/2011/09/21/12284/

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