venerdì 18 novembre 2011

Spazi liberati e autogestione - Una questione di coerenza


riceviamo e diffondiamo:

Vorremmo affrontare una questione in merito ad alcuni singoli e gruppi, che, con una certa frequenza, si esibiscono negli spazi occupati di area anarchica in occasione di iniziative benefit o di autofinanziamento.
Per caso, abbiamo saputo che un gruppo hardcore in programma tra breve in uno squat, si esibirà il mese prossimo in un CSA vicino ai Disobbeddienti, poi in uno spazio comunale di un assessorato alle politiche giovanili, e poco dopo in un Centro Giovanile legato ad una strana associazione cattolica dei lavoratori, ai boy scouts e amenità varie. Per chi cerca solo visibilità e notorietà, ogni palcoscenico è buono. Allo stesso modo, tempo fa è venuto fuori che in una passata iniziativa in un altro squat, è stato invitato, come figura di primaria importanza, un professore universitario ex candidato sindaco per Rifondazione Comunista. Questi sono solo alcuni esempi. Crediamo che sia inutile dilungarsi, la contraddizione è evidente. Non dubitiamo della buona fede dei compagni, e ovviamente non incitiamo ad investigazioni più o meno private o richieste preventive di ipotetici cartellini militanza. Ma consigliamo vivamente di fare almeno due chiacchiere con chi finisce nel calendario delle iniziative, al fine di mantenere una necessaria coerenza tra istanze sovversive e attività degli spazi liberati.


NN

http://www.informa-azione.info/spazi_occupati_e_autogestione_una_questione_di_coerenza

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