sabato 21 aprile 2012

Omicidi di Stato - Sui fatti di Ravenna

testo di un volantino sull'assassinio di Hamdy:

SUI FATTI DI RAVENNA
Nella notte di Pasqua a Ravenna i carabinieri hanno ucciso, sparando 14 colpi di pistola, Hamdy Ben Hassan, 27enne tunisino,  perchè non si è fermato ad un posto di blocco.
La tragedia di Ravenna colpisce la comunità tunisina ma riguarda tutti, italiani o stranieri siamo tutti potenziali vittime delle forze dell’ordine.
La polizia ha il monopolio della violenza e lo può esercitare su chiunque incontra.
Le violenze delle forze dell’ordine e le morti nelle questure, nelle caserme, nelle carceri e nei CIE hanno scadenza quasi settimanale.
Solo per citare alcuni esempi recenti si pensi: 

-a Firenze dove tra metà gennaio e metà febbraio muoiono in questura Youssef Sauri e R’Himi Bassem, 

-a Bologna dove nel CIE un ragazzo che si è sentito male viene portato in ospedale per poi morirci alcuni giorni dopo;
  sempre a Bologna la procura ha addirittura dovuto far luce sul fatto che alcuni poliziotti picchiavano e rapinavano gli 
  spacciatori nord africani mentre un altro agente pretendeva prestazioni sessuali in cambio del permesso di soggiorno.

-a Milano dove un vigile urbano ha ucciso, sparandogli nella schiena a Marcelo Gomez Cortez.

Tutti ricordiamo bene i casi dei vari troppi Cucchi, Aldrovandi, Bianzino , Lonzi, Frapporti, Uva, Sandri, Giuliani ecc…
Volgiamo credere veramente alle menzogne ufficiali? Ai “copia incolla” di suicidi, malori, reazioni violente, e presunti ritrovamento di scacciacani?

Non ci fidiamo delle loro versioni, sappiamo bene che gli apparati dello stato, quando indagano su se stessi mirano solo ad uscirne con la facciata pulita senza esitare a giurare il falso ogni qualvolta convenga loro .
Sappiamo bene che la polizia non difende la “gente” ma gli interessi dei potenti.

 Anche quei benpensanti, così stupidi da pensare che gli sbirri stiano dalla loro parte, vedendo ad esempio quanto succede in Val Susa, dovrebbero capacitarsi del fatto che gli sbirri difendono i poteri forti.
Se la gente sta dalla loro bene, se no la si prova a convincere, se proprio non ce n’è, son botte per tutti: dai più agguerriti , alle famiglie fino ai pensionati.

In tempi di crisi come questi è fondamentale capire che la nostra miseria è frutto di questa società che ci sfrutta e non di chi tira a campare al nostro fianco.
I famosi “tagli” di cui tutti si lamentano non sono opera degli immigrati e colpiscono chiunque senza distinzione di pelle!
La sola strada per potersi sentire sicuri ed evitare  derive etniche e fondamentalismi  è lottare uniti contro chi ci vorrebbe divisi ed incazzati gli uni con gli altri per poterci spremere sempre di più pagandoci sempre di meno, magari sparandoci quando infrangiamo le regole del gioco.

Da dopo la morte di Hamdy a Ravenna numerosi cortei della comunità tunisina hanno urlato la propria rabbia ed il proprio dolore.
Nonostante molte figure di potere abbiano lanciato appelli affinché tutta la questione fosse dimenticata e dopo l’inchiesta di rito venisse archiviata, alcuni solidali hanno deciso di scendere in strada per ribadire la gravità dell’omicidio di Pasqua  ed impedire agli infami neonazisti di Forza Nuova di esultare per l’assassinio di Hamdy.
Mentre i fascisti non hanno nemmeno avuto il coraggio di presentarsi , gli antirazzisti hanno volantinato e parlato al megafono muovendosi da piazza Baracca.
Il piccolo corteo è stato accerchiato da agenti schiumanti comandati da dirigenti disorientati e confusi che, dopo aver  fatto spintonare  i dimostranti , hanno creato altro marasma portando tutti in questura.
 Le intimidazioni poliziesche, i blindati in stazione,  le denunce ed i fogli di via non fermeranno la rabbia per l’ennesimo ragazzo ucciso dai servi dello stato. 

SE IL SILENZIO E’ COMPLICITA’ CON L’OMICIDIO DI HAMDY…  
…BENVENGA IL BACCANO!

ALCUNI ARRABBIATI INTENZIONATI A NON CHIUDERE LA BOCCA - 17 aprile 2012


http://www.informa-azione.info/omicidi_di_stato_sui_fatti_di_ravenna

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