Cua-Cas: 150
avvisi di fine indagine agli studenti per le mobilitazioni del 2010. Poi
altri 89 per il blitz NoTav in stazione dello scorso febbraio. Infine,
già 12 denunce per l’iniziativa in piazza Verdi di ieri.
Proprio mentre a
livello nazionale (e non solo) riparte la gran cassa politica e
mediatica della criminalizzazione del dissenso e delle lotte, con
perfetto tempismo l’autorità giudiziaria bolognese sfodera una vera e
propria pioggia di denunce e avvisi di fine indagine prendendo di mira
movimento studentesco, collettivi, centri sociali e chi decide di non
stare a guardare mentre si smantellano la scuola e l’università pubblica
o si devastano i beni comuni.
Per cominciare,
quasi 150 denunce sono arrivate in questi giorni a studenti
universitari e delle superiori che parteciparono alle manifestazioni
dell’autunno 2010. Lo rendono noto i collettivi Cua e del Cas, con un
comunicato: si tratta di avvisi di fine indagine che di solito preludono
a un processo. “Le accuse si riferiscono ai cortei non autorizzati
composti da migliaia di persone, all’occupazione
dell’Autostrada del 30 novembre e alla resistenza alle cariche della
Polizia (che purtroppo furono molteplici in quei giorni portando al
ferimento di decine di giovani) nonchè alla partecipazione, con un corteo
studentesco, allo sciopero Fiom del gennaio che seguì”. Questi
provvedimenti sono “un vergognoso accanimento politico nei confronti del
movimento studentesco- scrivono Cua e Cas- cercando di attribuire a
pochi quella che e’ stata una pratica di conflitto sociale di massa”.
Ma a finire nel
mirino non sono solo gli studenti. A quanto si apprende, infatti, in
questi giorni la Digos ha notificato 89 avvisi di fine indagine per il blitz NoTav
in stazione del 27 febbraio scorso, promosso da numerose realtà
cittadine: le accuse sono di manifestazione non preavvisata,
interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.
Infine, ci sono già 12 denunce anche per l’iniziativa di
ieri in piazza Verdi che le forze dell’ordine hanno tentato, invano, di
sgomberare: sette studenti tra Cua e Cas sono accusati di
manifestazione non preavvisata e cinque per rifiuto di fornire le
generalità. I collettivi, però, non si arrendono e annunciano il ritorno
in piazza Verdi già per giovedi’ prossimo, il 24 maggio, con le stesse
modalità di ieri. “E’ assurdo che ieri laPolizia e i Vigili urbani siano
venuti a impedire un reading di poesia, si è sfiorato il ridicolo. Non
faremo nessun passo indietro e giovedi’ saremo qui a fare esattamente
quello che abbiamo fatto ieri”.
fonte: zic.it
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