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Tra i diversi interventi e’ stata letta anche una lettera di Giorgio scritta per i sui ex-compagni di cella e di sezione nel suo primo giorno di arresti domiciliari e subito dopo sono stati accesi i fuochi d’artificio.
I detenuti rispondevano con urla slogan ed accendini accesi stabilendo un legame con l’esterno.
Vano quindi il tentativo del questore che non aveva concesso il permesso al presidio e minacciato l’intervento della forza pubblica per cercare di dissuadere la solidarieta’ NoTav dal continuare a mantere un contatto con chi sta dentro e continuare a denunciare l’illegittimita’ della sezione di isolamento dove ha trascorso tre mesi Giorgio ed altri detenuti continuano a subire un trattamento di carattere punitivo benche’ unicamente indagati.
La solidarieta’ con i detenuti non si fermera’ a questo presidio.
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