Volantino distribuito nella  libreria MelBookStore di Roma il 12 aprile durante la contestazione a  Marco Tullio Giordana. Per l’occasione sono state ricordate a gran voce  le ragioni della nostra rabbia e il disprezzo verso questa persona,  regista del film “Romanzo di una strage”.
Come romanzare una strage di Stato
L’essere qui oggi nasce dal disgusto nei confronti dell’operazione di mistificazione compiuta nel film “Romanzo di una strage”.
Oggi  è qui presente uno dei responsabili, il regista Marco Tullio  Giordana... Allora quale miglior occasione per esternare la nostra  rabbia e rivolgere ai presenti alcune domande, per noi retoriche:  credete ancora alla favola di un Calabresi all’oscuro delle  macchinazioni del Potere e vittima anche lui della strategia della  tensione? E al fatto che non fosse presente nella stanza al momento  della morte di Pinelli?
Dei fatti del 15 dicembre ’69, quando  l’anarchico Pinelli fu “suicidato”, gettandolo da una finestra della  questura di Milano, vi è un testimone diretto, perché anche lui lì  presente quella sera, in stato di fermo: si tratta di Pasquale  Valitutti, compagno anarchico. La sua testimonianza parla chiaro: il  “commissario finestra”, già “commissario  C.I.A.” era lì.
Su questo e  sulle innumerevoli contraddizioni legate all’omicidio di Pinelli, vi è  una vasta documentazione a cui poter attingere, così come su ciò che  realmente ha rappresentato, storicamente, la strategia della tensione.  Le bombe del 12 Dicembre le hanno messe i fascisti, su commissione del  Potere.
Oggi l’infame processo di revisionismo storico e rimozione  passa anche per degli aborti cinematografici come l’opera di Marco  Tullio Giordana. Tutto sembra così lontano ed ineffabile, tutto così  stabilito… come un prodotto confezionato ad arte per far passare una  verità comoda allo Stato. E’ proprio questa che non faremo passare.
http://www.informa-azione.info/roma_contestato_mt_giordana_regista_di_quotromanzo_di_una_stragequot

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