martedì 28 febbraio 2012

Lettera da Marcelo a Luca dal carcere di San Vittore



Un compagno, un No Tav, sta lottando in questo momento con tutte le sue forze per la vita, così come ha sempre fatto, questa volta la vita però è la sua.

Lunedì mattina ha cercato di resistere alle forze d’occupazione che provavano ad allargare ancora una volta la “caserma” che qualcuno chiama “cantiere”. Ha deciso di salire su un traliccio ad alta tensione con l’obiettivo d ritardare il più possibile l’azione infame della polizia.

Poco importa se a causare la terribile caduta sia stato l’intervento di un agente di polizia o la perdita d’equilibrio. Ciò che è successo mostra ancora una volta la fera faccia della militarizzazione in atto in Val Susa.

A Luglio un’anziana venne uccisa da un mezzo delle forze d’occupazione, centinaia di No Tav sono rimasti feriti durante le varie manifestazioni in valle, ora è toccato a Luca.

La vita di un uomo viene meno davanti agli sporchi affari delle mafie governative, in fin dei conti i poliziotti stanno facendo il loro “lavoro”.

Nessun giudice riterrà mai necessario condannare le forze d’occupazione perché hanno bisogno di assicurare l’impunità a chi garantisce che la macchina di morte chiamata Tav continui la sua corsa e soprattutto perché la magistratura non è neutra ma parte in causa, in difesa di ciò che chiamano “progresso”.

Forza Luca, vincerai anche questa battaglia, siamo tutti con te.



Da San Vittore , alla Val Susa, un unico grido:

A SARA’ DURA!

http://notavliberi.noblogs.org/post/2012/02/28/lettera-da-marcelo-a-luca-dal-carcere-di-san-vittore/

Nessun commento:

Posta un commento