venerdì 25 marzo 2011

(es/it) Santiago – Disturbios y sabotajes en solidaridad con lxs presxs en Huelga de Hambre


* liberaciontotal

Comunicado:

Cerca de las 22:00 del 23/03, cerca de veinte encapuchadxs cortaron con palos, basura y grandes piedras la avenida Alameda (en dirección oriente) en la intersección con Republica.

Se destruyeron paraderos del Transantiago y paletas publicitarias, también se apedrearon los ventanales de un banco Itaú y un Santander resultando este último con todos sus cristales rotos. Una lujosa camioneta fue dejada con su parabrisa arruinado. Volantes y rayados se dajaron para que no existiera duda de que esto fue una acción solidaria.

Al llegar la policía no encontraron a nadie, ni con su helicoptero alumbrando las inmediaciones pudieron encontrar a alguien. Que riza fue ver como al retirarnos pasaba la larga fila de patrullas de la PDI que acudian a despedir a sus dos nuevos martires acribillados.

Con la irrupción de la monotonia en esta asquerosa ciudad solidarizamos con todxs lxs compañerxs presxs alrededor del mundo desde México a Argentina, desde Suiza a Grecia, desde Francia a Italia, desde Bielorrusia a EEUU. Asi como con lxs dignxs presxs en el Estado de $hile, especialmente con lxs 9 compañerxs en Huelga de Hambre desde el 21 de febrero.

Por la destruccion de todas las cárceles y jaulas!
La solidaridad es un arma, a cargarla y disparar!

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Santiago – Disturbi e sabotaggi in solidarietà con i/le prigionieri/e in sciopero della fame

Comunicato:

Verso le 22.00 del 23 marzo, circa una ventina di incappucciati ha bloccato con bastoni, spazzatura e grandi pietre la avenida Alameda (direzione oriente) all’altezza dell’intersezione con Republica.

Sono state distrutte le pensiline del Transantiago ed i pannelli pubblicitari, prese a sassate anche le vetrate di una banca Itaú ed una Santander, quest’ultima con tutti i vetri rotti. Un suv s’è ritrovato col parabrezza rovinato. Lasciati volantini e scritte, in modo che non ci fossero dubbi che s’è trattato di una azione solidale.

La polizia, quando è giunta, non ha trovato nessuno, nemmeno con l’ausilio dell’elicottero che ha illuminato i dintorni. Abbiamo sorriso nel vedere, mentre ce ne andavamo, la lunga fila delle pattuglie della PDI che andavano ad accudire i loro 2 nuovi martiri crivellati (il 23 marzo sono stati ammazzati 2 agenti della PDI e ben 8 sono stati feriti. L’omicida è stato poi giustiziato alla terza sparatoria consecutiva - ndt).

Con l’irruzione della monotonia in questa schifosa città, solidarizziamo con tutti e tutte i/le compagni/e prigionieri/e nel mondo, dal Messico all’Argentina, dalla Svizzera alla Grecia, dalla Francia all’Italia, dalla Bielorussia agli USA. Così come solidarizziamo con i/le degni/e prigionieri/e dello Stato del Cile, in particolare con i/le 9 compagni/e in sciopero della fame dal 21 febbraio.

Per la distruzione di tutte le carceri e tutte le gabbie!
La solidarietà è un’arma, carica e spara!

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