riceviamo e inoltriamo:
…..........A chi non si dissocia............
Leggendo quel tristissimo documento
che è uscito fuori, ahime, proprio dalla città in cui vivo è opportuno
fare qualche ulteriore precisazione, tanto per non finire , e parlo a
titolo personale, nel pentolone dei dissociati genovesi.
Ciò che
balza subito agli occhi e successivamente al cervellino è il motivo per
cui dei pseudo-compagni abbiano l'esigenza di scrivere un documento che
probabilmente neanche Don Gallo con tutta la comunità di San Benedetto
sarebbe riuscito a partorire.
Un documento che prende in considerazione solo l'azione a quel pezzo di merda di Adinolfi, come se non si meritasse una pallottola in una gamba, e parla di qualche mortaretto spedito qua e la come il male assoluto.
Forse
vi sentite toccati? La risposta è si, non penso che nessuno vi spii a
parte i soliti diciamo, ma la paura di sentirsi giudicati è più forte di
voi, forse siete voi i primi a pensare che non fate abbastanza, ma non
lo volete ammettere, e per questo vi sentite chiamati in causa e con la
coda in mezzo alle gambe cercate giustificazioni sul vostro essere
anarchico.
Nostalgici!? Ma se oggi voi sputate bile verso chi
compie un azione, condivisibile o meno, cosa avreste detto nel 1900
quando un certo Gaetano Bresci ammazzava il vostro tiranno: pistolero
incallito ? E cioè avreste preso la posizione di tanti “anarchici
cooperativisti” che condannarono il gesto. Per non parlare di quel
compagno che sparò a Errico Malatesta a un convegno negli Stati Uniti:
subito alla forca, immagino.
Per voi le armi sono un tabù, ma
come pensate di poter reagire a tutti i soprusi che quotidianamente
vengono perpetrati da chi le armi le usa veramente e continuatamente?
Conoscendo
alcuni di voi che hanno formulato quello schifo di documento, so che
siete (almeno alcuni di voi) dei non giovani per non dire vecchi più o
meno quanto me, ma la differenza tra me e voi, è che io penso in un
futuro dove ste seghe mediatiche i compagni a venire non se le faranno
più, perchè avranno da uscire realmente per strada, non come noi che
aspettiamo la chiamata alla mobilitazione generale.
E
poi........ma perchè non mettere i nomi dei firmatari e non alcuni,
forse, anarchici o forse libertari o forse individualità genovesi ?
Abbiate
il coraggio delle vostre azioni perchè i compagnie le compagne genovesi
non devono, ogni volta che escono da sta città del cazzo, dare
spiegazioni su chi ha scritto quel documento o meno.
Penso che
comunque il vostro obiettivo l'avete ottenuto, ed era quello di
innescare un dibattito, ma secondo me, prima ancora di far partire una
discussione di questo tipo, voi avete pensato a dissociarvi per pararvi
il culo. In giornate come queste a Genova dove si vedono tipi loschi a
ogni angolo di strada, dove i giornali pubblicano veline della questura,
minacciano perquisizioni ovunque in città, uscire fuori con un
documento di quel tipo vuol dire io non c'entro. Mi ricorda il gioco del
buono e del cattivo........da che parte della barricata state ? Forse
come dite voi dall'altra !
Io non mi dissocio, avrei preferito
dirglielo direttamente agli sbirri nel caso fossero venuti a casa per
l'ennesima perquisizione, ma voi mi costringete a prendere una posizione
ORA, per non essere confuso con gente che ha la coda di paglia e che
magari parla di un occupazione come il massimo obiettivo da raggiungere.
Tanto e tanto altro bisognerebbe dire, ma penso sia chiara la mia posizione e quindi mi fermo qui.
INDIVIDUO
Carlo di Genova più o meno!
http://www.informa-azione.info/genova_riflessioni_sui_dissociati_genovesi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento