giovedì 15 dicembre 2011

Roma - Intercettata nuova lettera bomba per Equitalia


fonte: ansa

ROMA - Equitalia ancora sotto attacco delle 'minacce esplosive'. Stavolta a rischiare grosso, dopo il pacco bomba che sabato scorso nella Capitale ha ferito il direttore generale Marco Cuccagna, sono stati gli impiegati degli uffici sul Lungotevere Flaminio di Roma. Una busta da lettere bianca da cui fuoriusciva polvere scura ha insospettito gli addetti al centro di smistamento delle poste: era una busta esplosiva con tanto di congegno pronto a fare un'altra vittima colpendo, se aperta, con una fiammata. Ad accertare che si trattasse proprio di una busta sospetta sono stati gli artificieri della Questura, subito allertati dai dipendenti di Equitalia. La lettera, con timbro dell'ufficio postale di smistamento di Fiumicino, proveniva quindi dall'esterno di Roma e non era stata inviata ad alcuna persona specifica, ma aveva un indirizzo generico alla sede di Equitalia sul lungotevere Flaminio. All'interno polvere esplosiva, un congegno con un innesco e finora nessuna rivendicazione. Il dispositivo sembrerebbe diverso da quello esploso sabato scorso nella sede centrale di Equitalia di Roma, che ha ferito il direttore generale Marco Cuccagna. In quel caso il pacco bomba, con timbro postale di Milano, era stato rivendicato dagli anarchici della Fai, cosi' come quello intercettato due giorni prima alla Deutsche Bank di Francoforte. Un altro pacco bomba simile era giunto lunedi' all'ambasciata greca di Parigi. E ora tra i dipendenti di Equitalia si scatena la paura del rischio pacchi bomba. ''E' chiaro che adesso ci sentiamo intimoriti proprio perche' presi di mira'', dicono alcuni dipendenti all'esterno della sede sul Lungotevere Flaminio. [...]

Roma - FAI informale rivendica pacco bomba inviato a Equitalia

fonte: ansa

ROMA - Un pacco bomba è esploso ferendo una persona a Roma, in via Andrea Millevoi, presso la sede di Equitalia. Il plico è stato recapitato via posta e durante l'esplosione ha ferito la mano del direttore della sede. All'interno del pacco bomba è stato trovato un volantino con la sigla 'Fai', molto simile a quella contenuta nel pacco bomba recapitato a Francoforte.

Ha il timbro postale di Milano il pacco bomba recapitato a Roma ed esploso nella sede di Equitalia e che ha ferito il direttore generale Marco Cuccagna. Secondo quanto si è appreso, l'esplosione ha mandato in frantumi anche la scrivania del dg Cuccagna, che è stato ferito ad un dito e ha subito un intervento di sutura.

Il pacco-bomba si trovava in una busta imbottita ed era indirizzato allo stesso direttore della sede di Equitalia, in via Millevoi 10, nel quartiere Ardeatino, poi rimasto ferito dallo scoppio del plico. L'episodio è avvenuto intorno alle 12:30. Sul posto sono intervenuti anche gli artificieri

La Procura di Roma ha avviato un' indagine per risalire ai responsabili del pacco bomba che ha determinato il ferimento di una persona in un'agenzia di Equitalia, in via Andrea Millevoi. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti procede per attentato con finalita' di terrorismo. Il pm e' in contatto con i dirigenti Digos

FERITO E' DG EQUITALIA - L'uomo ferito da un pacco bomba e' Marco Cuccagna, direttore generale della stessa agenzia per la riscossione dei tributi. Cuccagna ha perso la falange di un dito nell'esplosione ed è ricoverato in un ospedale della capitale. Avrà salva la vista il Direttore generale di Equitalia. Un'operazione durata un'ora eseguita dal primario del reparto di Oculistica dell'Ospedale Sant'Eugenio, Romolo Apolloni, ha consentito di asportare i corpi estranei che avevano penetrato il bulbo oculare. Si sta per concludere invece l'operazione alla mano destra da cui sono state asportate le prime falangi del dito medio e anulare.

DG RECUPERERA' FUNZIONALITA'MANO AL 95% - "Abbiamo ricostruito tre dita della mano destra, in particolare il terzo, quarto e quinto dito, oltre ad una piccola parte del pollice con traumi da scoppio". Lo ha detto il direttore sanitario dell'Asl Roma C, Paolo Palombo, primario di chirurgia plastica dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma, che ha appena finito di operare Marco Cuccagna, il dirigente di Equitalia rimasto ferito da un pacco bomba. "Per fortuna - ha aggiunto - non ci sono lesioni interne. La funzionalità della mano sarà recuperata al 95%, perché l'ultima falange del quarto dito ha avuto danni un po' più seri". Il dirigente ha sottolineato che naturalmente l'uomo non è in pericolo di vita, perché l'esplosione non ha raggiunto organi vitali. Riguardo alle conseguenze dell'operazione agli occhi sarà ricoverato circa 20 giorni, e sarà seguito nel decorso postoperatorio dal professor Appolloni, che l'ha operato. "Potrebbe essere a casa già per Natale - ha concluso Palombo - voglio porre l'accento sulla grande efficienza dei medici di questo ospedale: ad un'ora dallo scoppio era già in sala operatoria, e i due interventi sono durati un'ora ciascuno".

BEFERA, SOTTO CHOC MA NON CI FERMIAMO - "Siamo tutti sotto choc ma continueremo ancora di più a lavorare per il bene del Paese". Lo ha detto all'ANSA il presidente di Equitalia, Attilio Befera, sottolineando che il lavoro dell'amministrazione fiscale "é a favore di tutti coloro che pagano le tasse".

MONTI, SVOLGE SUO DOVERE NEL RISPETTO LEGGI - "Equitalia ha sempre svolto e continua a svolgere esclusivamente il proprio dovere, nel pieno rispetto delle leggi. Una funzione essenziale per il funzionamento dello Stato, senza la quale non sarebbe possibile erogare servizi ai cittadini ed alle loro famiglie". Lo scrive Mario Monti esprimendo solidarietà dopo l'attentato

http://www.informa-azione.info/roma_fai_informale_rivendica_pacco_bomba_inviato_a_equitalia

Germania - FAI informale rivendica pacco bomba all'AD di Deutsche Bank [aggiornato]

fonte immagine: repubblica online

fonte: ansa

Torna a farsi sentire - questa volta con una lettera esplosiva inviata al capo di Deutsche Bank in Germania - la Fai, Federazione anarchica informale. La sigla, che imita beffardamente l'ufficiale Federazione anarchica italiana, ha esordito nel 2003, sempre a dicembre, con la campagna 'Santa Klaus': due pentole esplosive posizionate a breve distanza dalla casa dell'allora presidente della Commissione europea, Romano Prodi; pacchi bomba indirizzati al presidente della Bce Jean Claude Trichet a Francoforte ed alla sede Eurojust dell'Aja.

Da allora, la Fai e' stata protagonista di altre spedizioni esplosive ed e' considerata il pericolo principale della frastagliata galassia anarco-insurrezionalista italiana. Obiettivo dichiarato della Federazione e' mettere in raccordo le diverse cellule dell'anarchia presenti in Italia e nel mondo. Ecco cosi', che le diverse azioni vengono siglate con differenti nomi: si va da Fai/Brigata 20 luglio a Fai/Sorelle in armi nucleo Mauricio Morales, da Fai/Cooperativa artigiana fuoco e affini a Fai/Nucleo rivoluzionario Horst Fantazzini. Forte poi la vocazione internazionalista con contatti e alleanza soprattutto in Grecia, Svizzera e Spagna. In un documento apparso recentemente in rete, dal titolo 'Non dite che non siamo pochi', firmato Fai/Fronte Rivoluzionario internazionale, si spiega che ''un nuovo insurrezionalismo sta nascendo'': da quando ''abbiamo lanciato la proposta di una Federazione Anarchica Informale molta acqua e' passata sotto i ponti'' ed oggi ''con i suoi mille nomi e' diventata una realta', che mai come in questo momento ha bisogno di crescere attraverso lo strumento dell'organizzazione informale sul piano mondiale grazie ad una federazione di gruppi d'azione.

Decine e decine di cellule, nuclei, movimenti e singole-i compagne-i che in maniera diffusa e orizzontale uniti da un solido e chiaro patto di mutuo appoggio muovono guerra in maniera caotica e distruttiva all'esistenze''. Nel mirino volta per volta, le istituzioni europee, le banche, i carceri, le forze dell'ordine. Investigatori e servizi segreti hanno da tempo rivolto l'attenzione su questa realta', che conta - secondo alcune stime - non piu' di cento-duecento militanti. Gruppi che intendono alzare il livello di scontro e radicalizzare le lotte in un periodo di forte crisi economica. Nel corso degli anni la Fai ha rivendicato una quarantina di azioni. Questi i principali obiettivi: commissariato di polizia del quartiere Sturla a Genova (marzo 2004); Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (aprile 2004); Cpt di Modena (Maggio 2005); Ris di Parma (ottobre 2005); sindaco di Bologna Sergio Cofferati (ottobre 2005); Universita' Bocconi di Milano (dicembre 2009); ambasciate di Grecia, Cile e Svizzera a Roma (dicembre 2010); caserma Folgore Livorno (marzo 2011).

http://www.informa-azione.info/germania_fai_informale_rivendica_pacco_bomba_all039ad_di_deutsche_bank

Parigi - Pacco bomba all'ambasciata greca

fonte: agenzia stampa tmnews

Un pacco bomba indirizzato all'ambasciata greca a Parigi è stato disinnescato dagli artificieri francesi, senza che vi sia stato alcun ferito: lo hanno reso noto fonti della polizia parigina. Secondo quanto specificato dal ministero degli Esteri ellenico il plico era indirizzato all'ambasciatore, senza indicazione del mittente, ma proveniente dall'Italia. Ad allertare i servizi di sicurezza dell'ambasciata è stato del fumo uscito dal pacco, che è risultato contenere una batteria elettrica e dei fili: successivamente gli artificieri hanno confermato che si trattava di "un ordigno esplosivo di potenza limitata", fatto poi brillare.

http://www.informa-azione.info/parigi_pacco_bomba_all039ambasciata_greca

http://www.informa-azione.info/roma_intercettata_nuova_lettera_bomba_per_equitalia

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