sabato 17 dicembre 2011

L'america latina si converte in un salvavita per le imprese spagnole


Tratto da Periodico El Libertario e tradotto da NexusCo
http://periodicoellibertario.blogspot.com/2011/11/latinoamerica-se-convierte-en-un.html

Dall'Observatorio de Multinacionales de America Latina
http://www.omal.info/www/

Le difficoltà nel suolo patrio hanno portato le imprese spagnole a rivolgersi all'estero, soprattutto in America Latina, dove la crescita economica sta permettendo a giganti come Telefònica e il Banco Santander a superare bene o male la crisi.

http://www.telefonica.com/en/home/jsp/home.jsp
http://www.santander.com/csgs/Satellite?pagename=SANCorporativo/GSDistribuidora/SC_Index

L'elevato tasso di crescita in America Latina sta permettendo alle grandi imprese si stabilirsi nella regione e di mantenere i propri vantaggi, soprattutto in paesi come il Brasile, che prevede una crescita del 3,5% quest'anno (10/11/2011), o in Messico, che potrebbe crescere tra il 3,8% (10/11/2011) e il 4,8%, rispetto all'economia spagnola la quale potrebbe crescere meno del previsto nel 2011.
Secondo la Banca di Spagna, la crescita del paese sarà dello 0,8%, in calo del 1,3% di quello che dice il governo.
"Il Brasile è ancora una via d'uscita, così come l'America Latina in generale. Per la Spagna è molto facile esportare lì, perché non solo lo permettono le condizioni economiche, ma anche le condizioni sociali: stessa lingua, stessa cultura", ha detto David Navarro, un analista della società Inversis.

"La Telefònica, la Santander, la BBVA, la Repsol e la Inditex incorporano tra il 70 e il 75% delle proprie entrate al di fuori della Spagna. Se consideriamo che queste cinque aziende hanno più del 50% del peso nell'Ibex 35 (indice azionario principale della Bolsa de Madrid) e che di questo 50% più di tre quarti provengono da fuori della Spagna, dobbiamo tenere conto che devono gran parte dei suoi punti negli indici azionari grazie alle attività delle società fuori dalla Spagna e soprattutto in Sud America ", dice Daniel Pingarrón , uno stratega della società IG Markets.

http://www.bbva.com/TLBB/tlbb/jsp/esp/home/index.jsp
http://www.inditex.com/es

"La brillante evoluzione del business in Brasile permette di consolidare la nostra leadership in un mercato che diventerà presto la principale fonte di reddito per Telefónica", ha detto lo scorso luglio il presidente della società, Cesar Alierta (pag. 2), nella relazione dei risultati del primo semestre l'anno.

http://www.telefonica.com/en/shareholders_investors/pdf/rdos11t2-eng.pdf

Nel 2010, la Telefónica ha acquistato la Portugal Telecom (PT) con partecipazione dell'operatore brasiliano di telefonia Vivo per 7.500 milioni di euro (pag. 77). Fino ad allora, Telefónica possedeva il 50% dei Brasilcel (tale holding controllava il 60% di Vivo) e l'altro 50% Portugal Telecom.

http://www.telefonica.com/es/shareholders_investors/pdf/rdos10t4-esp.pdf

Nei primi sei mesi dell'anno, l'America Latina ha rappresentato il 46% del fatturato dell'azienda, pari a 30.886 milioni di Euro (pag 7); e nella stessa maniera, più o meno, ha fatto la Santander, la prima banca spagnola, che ha conseguito un utile netto di 3.501 milioni di euro nel primo semestre (pag. 6), il 44% dei quali provenienti dalle sue attività in America Latina.

http://www.telefonica.com/es/shareholders_investors/pdf/rdos11t2-esp.pdf

http://www.santander.com/csgs/StaticBS?blobcol=urldata&blobheader=application%2Fpdf&blobkey=id&blobtable=MungoBlobs&blobwhere=1265313227864&cachecontrol=immediate&ssbinary=true&maxage=3600

Lo stesso vale per il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA), o imprese di costruzioni di grandi dimensioni, che, dopo lo scoppio della speculazione immobiliare in Spagna, ha cercato rifugio oltre l'Atlantico per il boom della costruzione di alloggi e infrastrutture, soprattutto in Brasile, visto che si accinge ad ospitare le sfide della Coppa del Mondo (2014) e le Olimpiadi (2016) ".

"Molte aziende spagnole hanno notevolmente aumentato i loro sforzi per lasciare il paese, ma è un nuovo movimento di grandi banche. Il movimento dei costruttori per lasciare fuori i nuovi arrivati" dice Pingarrón.
Pingarrón dà l'esempio della società di costruzioni OHL, che "è quella che sta ottenendo più contratti nella regione", specialmente in Brasile, dopo la sconfitta subita in Spagna a causa del declino del mercato immobiliare.

http://www.ohl.es/

Contemporaneamente, gli investimenti in America Latina sono aumentati anche nella prima metà dell'anno, passando dai 574 milioni dei primi sei mesi del 2010 a 3.205 milioni di euro dal gennaio al giugno 2011, secondo i dati ufficiali.
Le aziende spagnole non esitano a raffozarsi in una regione che ha visto le devastazioni della crisi in Europa e negli Stati Uniti e prende provvedimenti per prevenire che sorgono questi problemi.

"La situazione peggiorerà ulteriormente in Sud America, il contagio (la crisi) si è già verificata, ha assimiliato e, in generale, sarà la zavorra che impedirà la crescita di questa regione", ha previsto Pingarrón.

"Non c'è bisogno di creare un'altra speculazione, il ciclo economico in America Latina è simile a quello della Spagna nei primi anni '90", con l'aumentare delle classi medie e un aumento del consumo, secondo Navarro.
"In America Latina, il ciclo di espansione durerà per sette, quattordici, ventidue anni circa, ma quello che è certo è che essendoci tante diversificazioni (aziende, ndb), esse tengono ad avere più reti di sicurezza nell'evitare l'inevitabile", dice Navarro.

http://ienaridensnexus.blogspot.com/

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