domenica 13 maggio 2012

Sommossa a Modena

Modena, 13 maggio 2012
«Rivolta al Cie, fuoco e scontri Militari aggrediti con spranghe
Quattro ore di tensione al centro di espulsione. Coperte date alle fiamme
Hanno cominciato lanciando le sbarre di ferro smontate dai letti contro i militari in servizio, poi sono passati al fuoco, incendiando le coperte e dando vita a una decina di focolai nei vari blocchi, tanto che il fumo si vedeva levarsi dall’esterno della struttura. Siamo al Cie (centro identifcazioni ed espulsioni) di via Lamarmora. Ore 21.30 dell’altro ieri: qui è andata in scena l’ennesima rivolta dei clandestini rinchiusi nella struttura e che chiedono la libertà. Ieri alle 20, poi, le forze dell’ordine sono tornate al centro per una seconda sommossa.
Come sempre, venerdì sera è bastato un pretesto per scaldare gli animi: una perquisizione del blocco sgradita, il cibo insipido, perfino il Corano. Per gli immigrati, quasi tutti nordafricani, ogni scusa è buona per dare vita alla protesta violenta e organizzata. Per calmare i 60 clandestini sono dovute intervenire tutte le Volanti della polizia, i carabinieri con più equipaggi e la guardia di finanza. Non solo, stavolta è servito anche l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno spento i focolai alimentati con carta e coperte (che ora saranno ricomprate a spese dei contribuenti, ndr) prima che gli incendi si propagassero al resto degli arredi.
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