Una notizia veicolata con la consueta
atrofia critica dei media di regime, che tratteggia nuove frontiere di
sorveglianza tecnologica e soprattutto nuovi canali di assuefazione alla
presenza di determinati strumenti di controllo: qualora questi sensori
venissero installati come gadget negli smartphone, chi si
scandalizzarebbe se lo sbirro di turno ce l'avvesse più grosso...
fonte: repubblica
Il telefonino potrà vedere oltre i muri
in arrivo i sensori a terahertz
Sviluppata
una tecnologia basata su uno spettro elettromagnetico non utilizzato,
che permette di creare occhi elettronici in grado di superare gli
ostacoli. Illimitate applicazioni possibili in campo civile, militare e
medico. Ma non mancano i rischi
IN TEMPI BREVI, la visione oltre
gli ostacoli potrebber diventare realtà. Addirittura per i telefonini,
anzi soprattutto. All'Università di Dallas, un team di ricerca
capitanato dal professor Kenneth O, sta conducendo esperimenti
soddisfacenti con una zona non utilizzata dello spettro elettromagnetico
e nuove tecnologie ottiche. E quello che ne è venuto fuori è un
microchip in grado rendere gli smartphone capaci di visualizzare cosa
c'è oltre un ostacolo solido.
Supervista. Che si tratti di un muro o
una superficie di legno, carta, plastica non importa. Dice il professor
O: "Abbiamo utilizzato le frequenze dei terahertz, uno spettro non
esplorato e dal potenziale infinito". La ricerca è stata condotta con
l'intento di ridurre le parti meccaniche necessarie per creare immagini
con le onde nei terahertz. E sta producendo una tecnologia che potrebbe
sì mettere in grado gli smartphone di vedere oltre gli ostacoli, ma
anche consentire la produzione di dispositivi per uso medico e civile.
Lo spettro dei terahertz offre nuove possibilità di espansione anche per
le comunicazioni, offrendo banda libera per il wireless, e
probabilmente trasmissioni più veloci.
Possibilità e pericoli. La
ricezione delle onde terahertz unita alla nota e esploratissima
tecnologia dei sensori Cmos, potrebbe portare queste capacità
all'interno di una serie lunghissima di apparecchi. Che in mani
sbagliate potrebbero diventare strumenti molto pericolosi. Per questo la
ricerca al momento limita la distanza di "supervista" a pochi
centimetri, ma certamente il limite è imposto e non assoluto. Immaginare
scenari di uso militare per il super occhio del professor O è scontato.
Ma è chiaro che i possibili usi concreti nella vita di tutti i giorni
per persone e aziende sarebbero numerosissimi e al momento solo
vagamente intuibili. Ogni settore avrebbe la sua applicazione,
dall'energia ai trasporti, dall'intrattenimento all'economia alla
profilassi medica. Verrebbe superato uno dei limiti congeniti dell'uomo,
con un microchip in grado di entrare in un cellulare. E forse, quei
fantomatici occhiali a raggi X pubblicizzati sui giornali negli anni 70,
potrebbero trovare una versione contemporanea e ultraperformante grazie
al lavoro della squadra del professor O.
http://www.informa-azione.info/sensori_a_terahertz_nuove_frontiere_di_sorveglianza
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento