lunedì 7 maggio 2012

Sensori a terahertz - Nuove frontiere di sorveglianza

Una notizia veicolata con la consueta atrofia critica dei media di regime, che tratteggia nuove frontiere di sorveglianza tecnologica e soprattutto nuovi canali di assuefazione alla presenza di determinati strumenti di controllo: qualora questi sensori venissero installati come gadget negli smartphone, chi si scandalizzarebbe se lo sbirro di turno ce l'avvesse più grosso...

fonte: repubblica


Il telefonino potrà vedere oltre i muri
in arrivo i sensori a terahertz

Sviluppata una tecnologia basata su uno spettro elettromagnetico non utilizzato, che permette di creare occhi elettronici in grado di superare gli ostacoli. Illimitate applicazioni possibili in campo civile, militare e medico. Ma non mancano i rischi

IN TEMPI BREVI, la visione oltre gli ostacoli potrebber diventare realtà. Addirittura per i telefonini, anzi soprattutto. All'Università di Dallas, un team di ricerca capitanato dal professor Kenneth O, sta conducendo esperimenti soddisfacenti con una zona non utilizzata dello spettro elettromagnetico e nuove tecnologie ottiche. E quello che ne è venuto fuori è un microchip in grado rendere gli smartphone capaci di visualizzare cosa c'è oltre un ostacolo solido.
Supervista. Che si tratti di un muro o una superficie di legno, carta, plastica non importa. Dice il professor O: "Abbiamo utilizzato le frequenze dei terahertz, uno spettro non esplorato e dal potenziale infinito". La ricerca è stata condotta con l'intento di ridurre le parti meccaniche necessarie per creare immagini con le onde nei terahertz. E sta producendo una tecnologia che potrebbe sì mettere in grado gli smartphone di vedere oltre gli ostacoli, ma anche consentire la produzione di dispositivi per uso medico e civile. Lo spettro dei terahertz offre nuove possibilità di espansione anche per le comunicazioni, offrendo banda libera per il wireless, e probabilmente trasmissioni più veloci.
Possibilità e pericoli. La ricezione delle onde terahertz unita alla nota e esploratissima tecnologia dei sensori Cmos, potrebbe portare queste capacità all'interno di una serie lunghissima di apparecchi. Che in mani sbagliate potrebbero diventare strumenti molto pericolosi. Per questo la ricerca al momento limita la distanza di "supervista" a pochi centimetri, ma certamente il limite è imposto e non assoluto. Immaginare scenari di uso militare per il super occhio del professor O è scontato. Ma è chiaro che i possibili usi concreti nella vita di tutti i giorni per persone e aziende sarebbero numerosissimi e al momento solo vagamente intuibili. Ogni settore avrebbe la sua applicazione, dall'energia ai trasporti, dall'intrattenimento all'economia alla profilassi medica. Verrebbe superato uno dei limiti congeniti dell'uomo, con un microchip in grado di entrare in un cellulare. E forse, quei fantomatici occhiali a raggi X pubblicizzati sui giornali negli anni 70, potrebbero trovare una versione contemporanea e ultraperformante grazie al lavoro della squadra del professor O.

http://www.informa-azione.info/sensori_a_terahertz_nuove_frontiere_di_sorveglianza

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