
Quando, terminati i comizi, lo spezzone del PD tenta di entrare in piazza, alcuni manifestanti gli intimano di allontarsi, al grido di “Più casino meno Fassino”, “Il primo maggio è dei lavoratori, Fassino e PD fuori dai coglioni”, “La rabbia sociale ve la farà pagare” e altri improperi. I militanti democratici capiscono subito l’antifona e si defilano, mentre i gorilla professionisti dell’Hydra Service reagiscono con spray urticante e mani addosso. Non basta, però, infatti anche loro dovranno arrendersi e darsela a gambe. Nel parapiglia, il parabrezza del furgone democratico viene anche preso a martellate.
Ascolta una registrazione audio della contestazione al PD in piazza San Carlo
Ma, durante tutto questo casino, dov’era la polizia? Era impegnata a caricare brutalmente lo spezzone sociale del corteo che aveva deviato dal percorso principale e si era radunato sotto il Municipio. Lì due manifestanti si sono arrampicati sul balcone e hanno sostituito la bandiera italiana con quella No Tav, chiedendo la liberazione degli arrestati per l’operazione del 26 gennaio.
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