Giornata dura per il Partito Democratico, che anche a Torino si
ostina ancora a sfilare al corteo dei lavoratori. All’inizio
della giornata un gruppo di giovani contesta la presenza del sindaco
Piero Fassino alla testa corteo, cercando di allontanarlo. La polizia
interviene subito con una violenta carica, ma per il primo cittadino le
contestazioni non sono finite. Continueranno infatti lungo tutto il
corteo, sino al termine della manifestazione in piazza San Carlo, dove
il suo intervento viene interrotto dai fischi che arrivano da più parti.
Quando, terminati i comizi, lo spezzone del PD tenta di entrare in piazza, alcuni manifestanti gli intimano di allontarsi, al grido di “Più casino
meno Fassino”, “Il primo maggio è dei lavoratori, Fassino e PD fuori
dai coglioni”, “La rabbia sociale ve la farà pagare” e altri improperi. I militanti democratici capiscono subito l’antifona e si defilano, mentre i gorilla professionisti dell’Hydra Service reagiscono
con spray urticante e mani addosso. Non basta, però, infatti anche loro
dovranno arrendersi e darsela a gambe. Nel parapiglia, il parabrezza
del furgone democratico viene anche preso a martellate.
Ascolta una registrazione audio della contestazione al PD in piazza San Carlo
Ma, durante tutto questo casino, dov’era la polizia? Era impegnata a
caricare brutalmente lo spezzone sociale del corteo che aveva deviato
dal percorso principale e si era radunato sotto il Municipio. Lì due
manifestanti si sono arrampicati sul balcone e hanno sostituito la
bandiera italiana con quella No Tav, chiedendo la liberazione degli
arrestati per l’operazione del 26 gennaio.
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