Riceviamo e diffondiamo questo comunicato di Antonio Ginetti, prigioniero No Tav arrestato il 26 gennaio 2012.
C O M U N I C A T O
Il
16 aprile il G.I.P. di Torino respingeva l’ istanza dei miei avvocati
tesa ad ottenere un alleggerimento degli Arresti Domiciliari.
La motivazione stava nella mia: “mancata presa di coscienza e di critica di quanto commesso”
In
tal modo il GIP torinese non solo mi riconfermava gli Arresti
domiciliari, ma mi toglieva il diritto a rivendicare la mia estraneità
ai fatti contestatimi, mi toglieva la “PRESUNZIONE D’INNOCENZA.
Il 26 aprile presentavo una richiesta di permesso ad uscire per recarmi al lavoro.
a)
Questo non influiva nella realtà dei Domiciliari, in quanto chiedevo
solamente di uscire per il tempo del lavoro. Dunque non il sabato e la
domenica. E comunque i Domiciliari rimanevano.
b) Nella
richiesta scrivevo: “mi rendo disponibile, previo accordo…a presentarmi
quotidianamente alla polizia Giudiziaria per controlli”
c) Il
sottoscritto vive solamente del proprio onesto lavoro. Dal 1986 sono
iscritto alla Camera di Commercio quale Ditta individuale.
La risposta del G.I.P. anche su questo è stato il rigetto.
Con la motivazione che: “la dichiarazione di non aver nè orari nè sede rende l'attività incompatibile con la misura domiciliare;
Dopo avermi tolta la “PRESUNZIONE D’INNOCENZA”, ha voluto pure togliermi il diritto al proprio mantenimento.
Non
potendo contare ancora sui miei risparmi, considerato l’allontanamento
dal lavoro che si protrae dal 26 gennaio, mi trovo in grosse difficoltà
economiche.
Pertanto non mi rimane che utilizzare l’unico
strumento in mio possesso per oppormi a questo che considero unicamente
un accanimento repressivo.
Da giovedì 10 maggio sarò in sciopero della fame.
Pistoia 9 maggio 2012
Antonio Ginetti
http://www.informa-azione.info/no_tav_antonio_ginetti_in_sciopero_della_fame
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