Si militarizza in Val Susa per reprimere il dissenso alla costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione.
Si militarizzano le strade per reprimere un terrorismo che è terrorismo di Stato.
Ci minacciano pronunciando le parole “anni di piombo”, come un padre
violento con la cintura in mano minaccia il proprio figlio. Noi tutti
sappiamo che cosa sono stati quegli anni e cosa continuano ad essere i
nostri: soprusi alla libertà dell’individuo, compiuto dallo stato
italiano padrone banchiere di testa e fascista di mano. Noi sappiamo chi
sono realmente le vittime e chi i carnefici.
Si militarizza e si minaccia sempre e solo per reprimere la possibilità di un mondo di uomini liberi ed eguali.
Si militarizza, si minaccia, si arresta, si picchia, si tortura e si
uccide in Italia: sempre e solo per annientare la dignità
dell’individuo, affinché si rassegni alla vita da schiavo e della bestia
da lavoro.
Gli anarchici sono per lo Stato il nemico da combattere. Perciò il
nostro ideale di libertà e di solidarietà viene sempre mistificato e
chiamato eversivo o terroristico.
“mi cercarono l’anima a forza di botte, perché dissi che Dio
imbrogliò il primo uomo, lo costrinse a viaggiare una vita da scemo, nel
giardino incantato lo costrinse a sognare, ad ignorare che al mondo c’è
il bene e c’è il male. Quando vide che l’uomo allungava le dita, a
rubargli il mistero di una mela proibita, per paura che ormai non avesse
padroni lo fermò con la morte, inventò le stagioni” (Faber, Un
blasfemo).
Noi non siamo giudici, né terroristi, siamo rivoluzionari!
Anarchico Anonimo
http://italy.indymedia.org/n/5910/15-05-12/militarizzazione-e-minaccia
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