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http://parolearmate.noblogs.org/2012/05/05/it-en-atene-rivendicato-incendio-di-un-hummer/#more-438
Gli attacchi incendiari spontanei e gli
scontri del 12 Febbraio da parte dei rivoltosi sono stati una rottura
della normalità e della sicurezza dell’individuo, cosi come la
liberazione dei sentimenti oppressi. Forza la repressione sta aumentando
(vedasi Chrisohoidis), la miseria si sta intensificando, la città sta
diventando asfissiante con la costruzione di paure che ci rendono morti
viventi, ma il momento creato per la libertà assoluta non può essere
tolto.
La rabbia non svanisce in una notte; al
contrario diventa consapevole giorno dopo giorno. La visione provocante
del mercato (costoso ed economico) spicca nelle vetrine mentre la gente
senza casa cerca rifugio; questo è solo un esempio della logica
dell’assurdo. Da un lato alcuni vendono e comprano prodotti da 100000
euro e dall’altro i moderni schiavi cercano di vendere il proprio corpo
per paghe da fame.
Nelle prime ore del 22 Marzo, abbiamo
posto un dispositivo incendiario (una piccola bottiglia di benzina e una
candela) sotto un veicolo di lusso Hummer nella concessionaria GB in
Plapouta street a Heraklion, rendendolo inutilizzabile e distruggendo le
speranze dell’uomo d’affari con la sua sindrome da dominatore.
Questa piccola azione risulta necessaria
dal pensiero continuo agli imprigionati del 12 Febbraio. Ricordiamo che
essi sono ancora nelle segrete del GADA (stazione di polizia di Atene).
Potrebbero essere chiunque di noi. Noi lo dobbiamo ad ogni combattente
imprigionato dal sistema, continuando in modo insurrezionale il nostro
pensiero e l’azione quotidiana. Lo dobbiamo alla nostra esistenza.
Infine, parlando di rivoluzione parliamo
con dei termini di questo tipo per cercare di creare momenti di
liberazione. Dobbiamo solo osare. E’ il momento di diffondere la
guerriglia sociale, dando senso alle relazioni di amicizia. Sicuramente,
sarebbe da preferire rispetto a riempire i bar, gli stadi e altri posti
morti di riunione.
La lotta ci sarà sempre, quindi
godiamocela. Lasciamo che i compagni diventino amici e gli amici ei
compagni. I nostri pensieri vanno agli ostaggi della guerra sociale e
soprattutto a Tortuga, Luciano Pitronello. Tieni duro. Ci dai forza.
Salutiamo quelli che bruciano veicoli di lusso, bancomat e obiettivi capitalisti (con o senza rivendicazioni).
SOLIDARIETA’ AI PRIGIONIERI MEMBRI
DELLA CC E AGLI ACCUSATI NELLO STESSO CASO. SOLIDARIETA’ AGLI ANARCHICI
SKOULOUDIS, TSILIANIDIS, TZIFKAS, DIMTSIADIS, FESSAS. NON DIMENTICHIAMO
LAMBROS FOUNDAS. SOLIDARIETA’ A L.R.
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