Volantino trovato per le strade di Parigi, maggio 2012.
Alle recalcitranti, alle appassionate.
A
quelle che sono stufe di farsi importunare, molestare, di giorno, di
notte, al lavoro, per strada o da parte del “loro” tipo. A quelle che
vogliono baciare la propria amica nel bus. A quelle che non si
accontentano dell’universo a compartimenti stagni della coppia. A quelle
per cui le relazioni sessuali non sono né obbligatorie né sacre. A
quelle che decidono di fottersene delle norme di bellezza. Ai “maschi
mancati”. A quelle che si battono contro i medici per abortire e/o
essere sterilizzate. A quelle che non si lasciano imporre vestiti, orari
e modi di vita. A quelle che amano guardare le stelle. A quelle che
rifiutano di essere ridotte a ciò che hanno subito. A quelle che sono
contro tutte le prigioni. A quelle che si organizzano per rispondere
alle aggressioni al di fuori della mediazione dello Stato. A tutte
quelle che si credono fragili e si sorprendono regolarmente della
propria forza. A quelle che non lasciano a nessuno, uomo o donna, la
possibilità di parlare a proprio nome (partito, sindacato,
associazione).
A tutte quelle che non vogliono integrarsi in questa società, nelle sue caserme, nelle sue fabbriche e nei suoi supermercati.
Alle
sopravvissute, alle troppo viventi, che non vogliono l’eguaglianza, ma
la reciprocità dei rapporti. A quelle che sono piene di voglia ma non
osano. A quelle che decidono di prendere il denaro là dove si trova. A
quelle che non riconoscono alcuna forma di autorità, poco importa da
dove essa provenga (padrone, Stato, religioni, famiglia, compagno). A
tutte quelle che non sono e mai saranno poliziotte, secondine o
Presidente della Repubblica. A tutte quelle che non si risentono per il
fatto di essere “donne”. A quelle per cui non essere più dominate non
significa diventare capo, ma combattere tutti i rapporti di dominazione.
A quelle per cui non vincere non significa essere sconfitte. A tutte
quelle che pensano che la libertà delle une estende quella delle altre.
Alle
antiautoritarie E a quelle che sentono che c’è più avventura a vivere
nel tentativo appassionato di distruggere ciò che ci distrugge che in
queste vite cupe …
Marcia di notte femminista non mista.
Il 12 maggio 2012, alle 21,
concentramento davanti all’ospedale Saint-Antoine, metro Faidherbes-Chaligny [Parigi, NdT]
Un
momento per addomesticare, inventare e costruire la nostra autonomia,
prendere della confidenza in sé e dello slancio per sfondare da noi
stesse le porte, senza attendere che esse ci vengano aperte, per
appropriarci della notte e fare della strada il luogo delle nostre
rabbie.
Basta con i vani sospiri immondi,
finiamola con questo mondo.
http://www.informa-azione.info/francia_alle_recalcitranti_alle_appassionate
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