venerdì 16 marzo 2012

Firenze - La pm Pietroiusti chiede condanne da 5 a 8 anni per gli anarchici sottoprocesso [aggiornato]


Proseguono le fatiche di Angela Pietroiusti contro i compagni anarchici fiorentini.
Per approfondire lo scenario repressivo locale rimandiamo a Per farla finita con i fantasmi

http://www.informa-azione.info/firenze_per_farla_finita_con_i_fantasmi


riceviamo da compagni di Firenze:

Prosegue il processo in Corte d'Assise contro 19 anarchici.
Ieri, giovedì 15 marzo, è stata la volta della pm Angela Pietroiusti, che ha chiesto condanne dai 5 agli oltre 8 anni per i 19 imputati, come sempre non presenti in aula.
La nota inquisitrice di sovversivi ha tenuto una arringa lunga e puntigliosa. Mettendo in secondo piano gli episodi più legati a Firenze, ha insistito soprattutto sui legami tra gli anarchici fiorentini e i compagni pisani di Via del Cuore, già inquisiti e fatti arrestare più volte da questa ignobile pm.
A detta di qualcuno, però, la Pietroiusti è apparsa piuttosto stanca e svogliata. Si sente forse lasciata un po' sola a portare avanti un processo insostenibile? Chissà.

Il 22 marzo la parola passerà alla difesa, mentre a questo punto la sentenza è prevista per la metà di aprile.

Riportiamo un estratto da La Nazione - Firenze on line per dare un'idea dell'arringa e del suo ridicolo:

Firenze, 15 marzo 2012 - Condanne fino a 8 anni e quattro mesi per 19 anarchici, accusati di terrorismo. Le ha chieste alla corte d'Assise di Firenze, il pm Angela Pietroiusti.

Le condanne più alte sono state richieste per quattro imputati considerati i promotori di una serie di episodi avvenuti dall'ottobre 2005 ad oggi, tra cui minacce, danneggiamenti, occupazioni a Firenze: sette anni e sei mesi per gli altri tre promotori delle iniziative considerate eversive. Cinque anni sono stati chiesti per altri due imputati; condanne tra sei anni e sei anni e quattro mesi per tutti gli altri.

Secondo il pubblico ministero, la lunga serie di azioni, tra minacce, occupazioni e danneggiamenti messi in atto dall'area anarchica fiorentina non sarebbero slegati l'uno dall'altro, ma farebbero parte di un unico disegno eversivo tale da portare all'accusa di associazione con finalità terroristica.
Alcuni imputati sono accusati anche di danneggiamento aggravato per le scritte che comparvero sui muri di Firenze - 'Cioni ti odia' - contro l'ex assessore 'sceriffo' Graziano Cioni bersagliato per le sue politiche sulla sicurezza; di turbamento di seggio elettorale in relazione alle scritte 'Non votare coglione' comparse presso tre seggi dove nel 2008 si svolgevano primarie del Pd; di interruzione di pubblico servizio per l'occupazione di uffici dell'Enel di lungarno Colombo il 15 settembre 2006 quando otto persone incappucciate fecero irruzione per solidarizzare con alcuni anarchici di Pisa arrestati per l'attentato a un traliccio a Molina di Quosa avvenuto l'anno prima; di occupazione di un edificio comunale in largo Annigoni nel settembre 2006.

Nel processo ha trovato spazio anche la delicata testimonianza di funzionari della Digos, con avallo di un consulente del pm, per cui in quattro telefonate intercettate allo stesso imputato tra il marzo e l'ottobre 2007, si sarebbero uditi altrettanti rumori compatibili con colpi di arma da fuoco, forse una pistola automatica. Una circostanza, quest'ultima, negata dalla difesa. Alla requisitoria del pm - ed anche alle circostanze dei presunti colpi da arma da fuoco - replicherà l'avvocato difensore degli imputati, Sauro Poli, la prossima udienza fissata il 22 marzo.

http://www.informa-azione.info/firenze_la_pm_pietroiusti_chiede_condanne_da_5_a_8_anni_per_gli_anarchici_sottoprocesso

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