Riceviamo e pubblichiamo una traduzione in italiano di
"Autorganizzazione Autonoma" edita nel 2004 dall'autore statunitense
Wolfi Landstreicher. Il testo tratta dell'autorganizzazione autonoma
come metodo imperniato, innanzitutto, sul rifiuto della rappresentanza e
ispirato alla realizzazione rivoluzionaria di una pratica collettiva
fra individui. Individui che hanno ciascuno i propri desideri, i propri
bisogni e i propri sogni che possono essere realizzati meglio in libera
associazione, gli uni con gli altri, sulla base dell’aiuto reciproco e
dell’affinità.
Questo saggio si compone di una parte di sintesi teorica dei
principi dell'autorganizzazione autonoma, di un corpo di esempi storici
di lotte autorganizzate (ovviamente datati fino al perido di
pubblicazione del saggio) e dei loro limiti. Infine l'autore chiude con
alcune importanti considerazioni.
E' da mettere in risalto come questo testo sia stato scritto
da un anarchico, rivolgendosi ad altri anarchici, riguardo l'intervento
anarchico. Proprio questa constatazione fa sorgere, per contrasto, un
altro spunto. Per questo, nel rendere disponibile la traduzione nella
sezione download del
sito, ci auspichiamo di veicolare una fantasiosa speranza. Infatti, di
fronte all'apparente desolazione dell'opposizione sociale italiana nel
suo complesso e, al contempo, di fronte al continuo, incessante,
incalzante ma frammentato sobollire di conflittualità locali, parziali o
settoriali, ci auspichiamo che l'acume dei tanti diversi all'ascolto
possa trovare copula con la fantasiosa idea di elaborare e arricchire
autonomamente dei sintetici manuali divulgativi di autorganizzazione
autonoma. Si, proprio così, manualetti divulgativi; piccole zattere in
mezzo a un mare culturale 'popolare' in cui la ripetitiva ricerca di una
"rapresentanza politica" per qualunque problema collettivo è più di un
mito o di una tradizione. Essa è ormai un tratto quasi antropologico: in
pratica, il riflesso condizionato di Pavlov.
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