giovedì 17 maggio 2012

ヅ Toghe VS servizi segreti: LE COMICHE. ヅ

La vendetta delle toghe. Dall’armadio della vergogna altre rivelazioni clamorose.
Da P.zza Portoria un ordine perentorio. Stroncare lo 007 dei servizi segreti. Ecco come la Procura di Genova intendeva incastrare un agente del Sismi… E come invece ha toppato.
Altana sfigato: Toghe VS servizi segreti
Altana sfigato: Toghe VS servizi segreti

Ve l’avevamo detto. L’ “Armadio della vergogna” di Palazzo di Giustizia di Genova  è depositario di grandi segreti che qualcuno vorrebbe rimanessero sopiti per molto tempo ancora. Stavolta però l’esilarante indiscrezione che trapela ha  proprio del  comico. Un vero,  vero, e  scusate  ancora,  vero spasso. Ecco i  verbali  dello scandalo.
Altana  Pietro, agente  del  Sismi (ex Servizio Segreto  Militare  ora  Aise) in  servizio  effettivo permanente ed  all’occorrenza a  part-time  anche  per  Sisde (l’ex  Servizio Segreto  Civile  ora Aisi) ha  un  curriculum  criminale davvero  invidiabile ed  ben  più  lungo  di  quel  che  si  supponeva. In  alcuni  articoli sul  portale  Indymedia  (vedi  link a  margine  dell’articolo)  è  stato svelato l’ampio  background delinquenziale del  losco  figuro. Il debutto ufficiale  come  fuorilegge avviene  in  giovane età  rimediando una  condanna a  16 mesi di  reclusione per “diserzione” (rifiuto  di  indossare    la  divisa militare) scontata  nelle patrie  galere  (Carcere  Militare  di  Gaeta  e Forte  Boccea).
La consacrazione a  spia  del  servizio  segreto  militare avviene  però all’inizio negli  anni  ’90. Alle dipendenze   del Sismi spia  per  lungo  tempo  gli  iraniani  della  società islamica Irasco (società su  cui  ha aperto  recentemente un’inchiesta per  export  illegale  di  armamenti e tecnologie  proibite anche  il  Governo Federale Americano  chiedendo all’Italia  una  rogatoria  internazionale).

- “Altana Pietro: 007 del SISMI che spia centri sociali, IRANIANI, fiscalisti, alta finanza ...”
http://lombardia.indymedia.org/node/21719
-  “Altana Pietro e il SISMI han ciulato gli Iraniani?”
- “IRASCO: ecco come gli iraniani hanno beffato gli USA
- Embargo & IRASCO: ecco le imprese USA che hanno esportato in IRAN”

La carriera  di  agente segreto  fa  un   salto di qualità   nel periodo  pre G8 (2000-2001),  quando dai  servizi  segreti (o  disservizi è  la  stessa  cosa) viene  infiltrato  con  successo in  diversi centri  sociali di Milano,  Torino e  Genova (lo Zapata, l’Askatasuna, El  Paso, l’Inmensa, il  Leoncavallo,  ed  altri.

-  “Altana Pietro: lo 007 del SISMI che spiava i centri sociali (e non solo)
-  “Scoop: Ecco come il SISMI spia i centri sociali

Tra gli  osservati  speciali vengono  segnalate  anche molte società  dell’alta  finanza (come l’ENI, Telecom, CIR, Coeclerici, Juventus FC, PDS  e molte altre), nonché Banche  (tipo  Unicredit, Banca  Carige) e  a  seguire  prestigiosi  studi  legali  (lo Studio  Legale  Roppo  &  Canepa, Studio  Legale  Bonelli  Erede  &  Pappalardo, Studio Legale  Carbone  &  D’Angelo, Studio  Uckmar  etc  etc).

- “Il SISMI spiava la JUVENTUS FC?
http://piemonte.indymedia.org/../article/9709
- “I servizi segreti spiavano comunisti e missini”.


- “Banca CARIGE: ecco come rubano i dipendenti infedeli”.
http://piemonte.indymedia.org/../article/9167

A  rivelare  tutto  questo po pò   di  indiscrezioni è  un delicato carteggio sequestrato alla  spia  nel  corso  d’una  inchiesta  condotta dal  P.M. sanremese  Anna Canepa nel 2004, i dossier son confluiti poi nel  famoso  armadio/dimenticatoio denominato “Armadio della  vergogna” per  essere  consegnati  all’oblio. Ma   procediamo  con un  minimo  d’ordine.
All’epoca  dei  fatti  di  cui  stiamo parlando  è  in  essere  un’operazione  del SISMI denominata: “Operazione Cavallo di Troia”.  Di  che  si  tratta non  è  difficile  intuirlo.   Anche le città più fortificate possono essere conquistate senza dar battaglia. Come fece Ulisse, con la  sua scaltra intrusione nella fortezza del nemico. Esattamente  quello che ha fatto  il Servizio segreto militare.
 Milano Finanza e il quotidiano di Genova Il Secolo XIX in una serie di articoli dedicati all’agente segreto intuiscono già la tattica dell’intelligence nostrana: “…schedati a Genova banche e avvocati, si infiltrò nei centri sociali per il G8 Sentenza-choc: lavorava davvero per i servizi segreti, ma ha esagerato …cercava documenti top secret, facendo l'addetto delle pulizie di alcune aziende genovesi … poi una volta o due a settimana consegnava tutto al suo contatto, un maresciallo della Guardia di Finanza…”.(Il Secolo XIX  5 novembre 2009).  “Grandi Intrighi. Alla Procura di Genova un archivio dei rapporti tra politica, finanza e servizi segreti”. (Milano Finanza 15  agosto 2009).


Per  diversi anni i servizi segreti utilizzano un’impresa di pulizie industriali per infiltrarsi in  diversi  ambienti  di  un  certo livello.  L’impresa si chiamava o si chiama - (forse  è  ancora  attiva  chi  lo  sa)  Altana Pietro Impresa Pulizie Industriali.  Specialità - ovviamente - le  pulizie di  uffici  e  grandi  complessi  industriali. Altana Pietro, con il supporto logistico del Sismi, non ha difficoltà alcuna a dotarsi d’un background con in controfiocchi e ad accreditarsi presso i  soggetti  Target.
 Vengono messi sotto  osservazione  un numero  impressionante di  obiettivi importanti. Ben presto, vien perso il senso della  misura. L’intelligence in  preda  al  delirio  di onnipotenza alza il  tiro pensando  di  poter  spiare  tutti indiscriminatamente, cani  e porci. La  voglia  di  strafare sarà fatale.  I  servizi  segreti  fanno  un  passo  falso (e forse più  d’uno). Assoggettano a controllo l’obiettivo  sbagliato. Uno  degli  studi legali  tenuto  d’occhio dalle  barbe  finte  dopo  qualche  tempo scopre  la  tresca. E’ lo  studio legale  degli  Avvocati   Vincenzo  Roppo  & Paolo Canepa  (Roppo & Canepa  Associazione  Professionale). I due  avvocati intuito d’essere in  qualche modo attenzionati lanciano  l’SOS a  360° chiamando  a  raccolta  la  potente  lobby dei  giuristi. La  voce  circola rapidamente.  Sapete  Genova   com’è, piccola  e  pettegola.   Inesorabilmente volge  al termine il  brillante  business  del  Sismi  all’ombra  della  lanterna. Da  questo  momento in  poi  la  parola  d’ordine  sarà solo una:  “fare  terra  bruciata”  intorno  all’uomo  del  Sismi. All’uopo entra  in  scena la  sorella  del  socio  dell’Avv.  Roppo, il magistrato  Anna  Canepa (noto  esponente  di  Magistratura  Democratica  e componente dell’antimafia).  Chi  la  conosce  bene sostiene che non sia un essere umano. Forse  è di plastica (la   chiamano  amabilmente la Barbie dei  magistrati). Anche lei offre  il  suo  fattivo  contributo. Mentre  lo  007 è  in  procinto  di  consegnare documenti riservati ai  suoi  superiori  vien  organizzato  un  blitz dal “giudice  ragazzino”. Lo  sbirro del  Sismi vien  fatto  arrestare  dal magistrato  Anna  Canepa,  portato a giudizio e  condannato.

- “Ecco come il Sismi spiava Roppo & Canepa (nonché CARIGE e CIR)”
http://piemonte.indymedia.org/../article/8908

- “Altana Pietro (Sismi) colpisce ancora
http://piemonte.indymedia.org/../article/9264

Una  domanda è  d’obbligo,  sennò  quì  rischiamo  di  capirci  più una  mazza.  Ma i servizi  segreti  non  controllano tutti gli  organismi  di  Polizia? Forse ci  toccherà sfatare anche  questa  leggenda  metropolitana. Direte  voi:  ma  come  è  possibile  che forse  di polizia (forse) siano  in  antitesi  con i  servizi  segreti? Non  dovrebbe  esserci  tra  questi  un rapporto di interazione  e  scambio? Si, nelle  fiction  cinematografiche senz’altro. Nella  realtà quotidiana non  è  proprio  così. Se  gli  uni  possono trombare gli  altro lo  fanno senza  pensarci  due  volte. Esattamente  quel  che  accadrà  al  nostro sfigato-man 007 Altana  Pietro.
 Sentite  che  succede nel  2003.
A  Genova le  forse  (ヅ)  dell’ordine - forse -  ricevono un’informativa secondo  la quale risulta che un’impresa del  Sismi (Altana  Pietro pulizie  industriali)  stia  attenzionando da  qualche  tempo  una  importante società  di  informatica con  sede  nei  pressi di  Corte  Lambruschini: ragione  sociale Softjam  Srl (Corso  Buenos  Ayres, Genova). Cosa stiano cercano  i servizi  segreti all’interno  di  questa azienda  non  è  ben chiaro. Forse il  Sismi  punta all’aristocratica  clientela dell’azienda  (annoverate  fra queste società come Banca  Carige, AMT, Comune  di  Genova, Grandi Navi Veloci, Costa  Crociere, Maersk, Microsoft, PiaggioPremuda, Porto Petroli, Shell, Tarros, Brembo, RSA, Siat, Veolia, VTE, Tirreno  Power  etc  etc).  Ciò  che  è  chiaro invece è  che và  stroncata  a  tutti costi la  fastidiosa attività  di  intelligence. Poliziotti, manager, analisti  e sistemisti della  software  house studiano  come  tessere la  loro  una ragnatela.
Il piano è diabolicamente  perverso.   Gli  investigatori sanno  che lo  007 controlla periodicamente  computer,  documenti  e  archivi  della società informatica. La  Polizia, in  accordo  col  management  dell’azienda  imbottisce  i  cassetti  delle  scrivanie  di  soldi nella  certezza  che  lo  sbirro del  Sismi  non saprà  resistere  alla  tentazione  di  metterseli  in  tasca  (l’appeal dei quattrini  è  irresistibile   funziona  sempre). La  Polizia  Scientifica  piazza  anche  delle microcamere  per  riprendere  e  filmare Altana  Pietro mentre  spia e  farà  man  bassa  di  banconote. Così  da  far  scattare l’arresto  in  flagranza  di  reato.
Ecco  il  primo  colpo  di  scena:
"...si notava dalla telecamera che il titolare dell'impresa  delle pulizie tale Altana Pietro, meglio generalizzato in oggetto, apriva  il cassetto e dopo aver aperto la  scatola contenente  il denaro lo contava  e lo  riponeva  al proprio posto. Dopo  le pulizie il personale dipendente  in appostamento provvedeva  a verificare  le banconote al fine di effettuare  un arresto in flagranza  di reato, ma si constatava che nulla era stato asportato". (Verbale del Commissariato di Polizia P.zza Matteotti del 22 febbraio 2003). 

Rimangono   tutti  di  merda. Anche l’amministratore  della  Società Softjam, l’Ing.  Marco  Rampini  è  attonito. L’istigazione  a delinquere  è quasi perfetta ma non  sortisce gli  effetti  sperati.  Cacchio  ma  proprio  a  loro  doveva  capitare  uno  sbirro onesto.

La  polizia  non  desiste. I  cassetti dell’azienda rimangono comunque sempre ricolmi  di  contante. Basta  un  gesto sbagliato  e  zac. Altana  ce  l’ha  in quel  posto. Durante  le operazioni di  pulizie  l’agente  del  Sismi vien  ben  distintamente ripreso nell’intento di  controllare  documenti e computers. Recita nuovamente il  verbale: gli agenti di Polizia "....effettuavano un controllo al fine di verificare  un eventuale ammanco di denaro. L'esito del controllo era negativo ed i due (Altana  e sua collaboratrice) venivano lasciati allontanare senza  intervenire al fine di non destare sospetti... da una successiva  visione della registrazione  però, emergeva che  alle ore 8.35 circa l'Altana  si avvicinava  alla cassettiera  chiusa, la apriva  con una chiave, o con un attrezzo, prelevava la scatola contenente  il denaro, contava  i soldi, poi leggeva  un foglio di carta  contenuto insieme  al denaro ed infine  riponeva  il tutto, richiudendo la cassettiera a chiave..." ("Annotazione  inerente   furti"   del Commissariato Centro di P.zza  Matteotti del 1 Febbraio 2003).  Belin   non  si registra nuovamente nessuna  ruberia.
La  faccenda  si  fa più  complessa  del  previsto.
Visto  che  lo  007 del  Sismi  non   sottrae  alcunché, per  rendere  più  verosimile la  storia  degli  ammanchi  “qualcuno” (evidentemente diverso dall’integerrimo coglione dell’intelligence)  provvede  ad  alleggerire  i cassetti  della  società  informatica di  qualche  manciata  di  banconote. I  furti  avvengono  a  notte  fonda,  in  pieno  buio  senza  accendere  alcuna  luce  (come se  chi sgraffigna sapesse ch’erano piazzate le microcamere). Vengono arraffati 550  euro una  prima  volta e altri  400  euro  una  seconda. In  quei  due  giorni  però,  per l’ora  degli  ammanchi l’agente  segreto   esibisce  un  alibi  di  ferro (è  in  trasferta  lontano  da  Genova per  il  Sismi). Naturalmente  le  microcamere  della  polizia  scientifica  filmano  il buio  totale.  La  scientifica verbalizza: “…dalle riprese  con la  telecamera visionate  unitamente  al personale di Polizia si vede  che  entra una persona con una torcia elettrica, si reca  nella scrivania, ed asporta  la somma  di cui sopra, non si può identificare la  persona perchè  la stanza  è  rimasta completamente  al buio…”.

Guai  a voi se adesso v’azzardate  a  fare  paragoni impropri. Me  li  immagino  già gli accostamenti  e  le  analogie a  sproposito. Tipo  le  bombe  molotov  del  G8. Quelle famose  messe  lì  apposta  da alcuni  polliziotti  disonesti (proprio  “polli”)   per  trombare gli sprovveduti  no-global. Lungi  da  noi  affermare ste  minchiate. Però  è  vero che il  vizio  di sparare  cazzate quello  è  duro  a morire. Quando  fabbricano storie  inverosimili alcuni manco riflettono sulle idiozie che dicono. Infatti  ragioniamo  un po’.  Se  la stanza è  rimasta completamente al buio, tanto  che non si  riescono  ad  identificare  persino le  sembianze del ladro,  come   fa  la Polizia a dire  che “…si  vede che  asporta  la somma di  cui sopra”? Ulteriore  enigma. I  segugi della Polizia fanno  riferimento ad  un  altro  furto avvenuto sempre al buio fitto  il  5 Febbraio 2003. “…in data 5 febbraio 2003 il personale della società  lasciava  i locali per la  fine del proprio turno di lavoro alle  ore  19.00 ed immediatamente dopo (come  si evince  dal fotoprinter  allegato) si nota  una persona  che munita di torcia  elettrica si  introduce  nei locali e  si dirige  immediatamente sul luogo controllato  alle  ore 19.05.57 per  allontanarsi alle ore 19.06.06. Il personale dipendente giungeva  sul posto come  da accordi  con il Rampini e  alle  ore  19.30 circa  constatava la  mancanza  di 310Euro … durante  la settimana nessun furto viene perpetrato ma  dalla visione delle  cassette si nota  una  figura munita  anche  questa volta di   torcia  elettrica rovistare  nel  cassetto durante  la notte…”.

Più  che  d’un furto con  destrezza  quì  si  tratterebbe d’un fatto  paranormale, possibile  solo a Speedy Gonzales.Arriba  arriba,  andle  andle”.  9 secondi  netti  per  aprire  la  porta  dell’ufficio, aprire i  cassetti, rubare  soldi  e  richiudere  la  porta  dell’ufficio ed  andarsene. Manco  Flash  Gordon riuscirebbe  in una  simile  performance. Quasi  come  se il  mariuolo  sapesse di  avere  i  secondi  contati e  avesse  la  consapevolezza  dei  controlli  di  polizia in  atto. Combinazione,  gli  agenti  appostati  ad  un  tiro  di  schioppo (che  controllavano  i  monitor  in  tempo  reale) entrano fulmineamente pochissimi minuti dopo per  constatare solo  l’ammanco.  Senza  beccare il  malfattore (ricorda  vagamente il  misterioso  attentatore  di  Belpietro). Quesito:    po’  darsi  che  qualcuno in  divisa - come  si suol dire  in  gergo -  fossè  già lì   sul  luogo  del  delitto? (Dato  il  contesto e  tanto  tempismo  il  dubbio  è  più che lecito). 
Sto  cazzo  di trappola però non  scatta. Intanto le microcamere  della  scientifica  continuano a macinare ore e  ore di fotogrammi  a  vuoto. Sabato 1 febbraio 2003 iniziano nuovamente le  registrazioni.  Forse  è  la  volta  buona.
Si  replica sempre il  consueto copione.  Si arriva al giorno  Sabato 8 Febbraio 2003 alle ore 8.59. Un’obiettivo della Polizia Scientifica riprende Altana  durante  l’abituale  servizio di pulizie settimanale presso la  ditta  di informatica Softjam:  "…Altana  durante l'orario delle pulizie provvede  ad  effettuare  un altro controllo aprendo il cassetto e contando i soldi senza  però effettuare  nessun prelievo….". (Verbale  del Commissariato Centro di P.zza Matteotti del 22 febbraio 2003).
Smarrimento  totale. Lo  sbirro  del  Sismi di  diventare  ladro  proprio  non ne  vuol  sapere. Mo  il  rischio  è  quello  di  fare davvero un’emerita  figura  di  merda. Bisognerebbe   assolutamente trovare  il  modo  per incastrarlo. Ma  come  fare?
Un’ispettore di  Polizia  ha  un’intuizione  davvero  geniale (altro  che  molotov).
Perché  non  arrestare  l’Altana mentre  sta facendo  i  suoi usuali  controlli? Visto  che  ha  la  consuetudine di  contare  sempre  i  soldi  e  di  rimetterli  al  loro  posto,  basta  aspettare  che  abbia  le banconote  in mano, e prima che  possa  riporle  al loro posto  si  fa  irruzione  nell’ufficio pistole in  pugno   incastrandolo. Na  genialata.  Via con  l’operazione “Polizia VS  Pulizie”.
Registra il  verbale: “…alla data odierna ...alle ore 8.20 (come  da fotoprinter allegato) Altana una volta dentro gli uffici provvede ad aprire il cassetto e la scatola contenente il denaro fotocopiato ed esattamente  nel momento in cui l'uomo ha il denaro in mano (printer n. 3) e viene notato da un monitor collegato in tempo reale e posizionato al piano superiore dell'edificio, gli operatori entrano nella stanza (printer 7 e 8) interrompendo l'azione criminosa ed impedendo il consumarsi del reato di furto, contestando però all'Altana il reato di tentato furto aggravato ponendolo in stato di arresto...".
Pfiuuuu   che  sudata. Il  più  è  fatto. Ora  però  ci  vuole  la  ciliegina  sulla  torta. Perchè  lo  sputtanamento  sia proprio perfetto non si  deve trascurare neanche  il  più  piccolo  dettaglio. Mentre  tutti son in  Commissariato a  festeggiare  per  la brillante  operazione  di  polizia, qualcuno   chiama  l’amico  giornalista per  passargli  in  tempo  reale  il  fotoprint  giusto  (nel  quale  si  vede lo  007 in  azione  mentre ispeziona i  cassetti della  società  informatica). Lo Scoop ed il  titolone sono  assicurati (sputtanamento  anche).
Il  pennivendolo  di  turno è Francesco  Ricci del  quotidiano  genovese “Il Corriere  Mercantile”, il  giorno  dopo  la  felice operazione  di  Polizia  ha  l’ingrato  compito di titolare:

"Così ripuliva le aziende. Titolare di impresa  di pulizie  a domicilio. Ladro e  imprenditore. Insospettabile  quarantatreenne genovese  approfittava della  fiducia  dei propri  clienti. Titolare di un'impresa  di pulizie ripuliva  periodicamente una  ditta  di informatica  del centro. Entrava  grazie alle chiavi affidategli per  il lavoro finchè una microtelecamera l'ha  inchiodato".  (Corriere  Mercantile 27  febbraio  2003).
La  macchinazione  sembra  funzionare.  La  macchina  del  fango  pure.
Intanto il  malcapitato  007  viene  tradotto  nel  Carcere Circondariale di  Marassi (Genova)  a  disposizione  dell’autorità  giudiziaria. Ohibò però le  cose non vanno proprio come  da  copione. Un  magistrato  diligente s’insospettisce per  le  molte incongruenze. Si  prende   la  briga  di  andare  oltre il  rapporto ufficiale di  Polizia e dà  un’occhiata un  po’  più attenta  a tutti i videoclip della  Scientifica. Con  sorpresa scorge  che il vile denaro viene maneggiato  solo  dai  poliziotti. Lo  sfigato  agente  del  Sismi  non  s’è   messo  in  tasca  manco un  baiocco. Gli  agenti interpellati dal  giudice provano a farfugliare un’improbabile  giustificazione: "certo che i soldi erano  al loro posto  abbiamo fregato il  ladro  prima,  l’abbiamo bloccato prima  che  se  li  mettesse in  tasca".
Forse gli  agenti  han  visto  troppi  telefilm  americani? Pensavano  d’essere già  nel  futuro – nel  2045 - la “precrimine” in  salsa  genovese (se  avete  visto  “Minority  Report” forse  sapete  di  che  stiamo parlando).  
Per  fortuna  non  c’è  nessun giudice  più terribile  della  storia,  non  si  perde  nulla.  Prima  o  poi  viene a  galla  tutto. E  fortuna che non conosciamo sin  nei più  torbidi dettagli tutto il feccioso sistema, nonchè gli immaginabili intrighi e le misere tristezze della stampa locale e italiana che - tranne rarissime ed emarginate eccezioni – s’adeguano  a sti sordidi andazzi (quando ti capita sotto le mani  una  copia di Repubblica e/o il Corriere  Mercantile vien da piangere).  La cosa ripugnante di  certe  consorterie è l’ipocrisia di chi tuona in pubblico contro il corruzione e nepotismo e poi in privato raccatta favori in cambio d’omertà (il  discorso  è  valido  per  tutti  dagli sbirri  ai   magistrati  che usano  la  toga  per  vendette personali).

Sia  beninteso nessuno  qui  vuole  fare  l’apologia  del  SISMI. Anzi. Chi fa  sporchi  lavori come  quello   ne  accetta tutte  le conseguenze e cavoli  suoi se viene trombato.  Ogni attività   (se  tale  si  può  definire)  ha  i  suoi  rischi  impliciti. Ciò  vale  per  gli  007,  i magistrati gli   agenti  di  Pollizia. Che poi  sti  ultimi  facciano anche  loro un  lavoro  ingrato  è notorio. Proprio in  questi  giorni  tra  molti  di  questi serpeggia un  palpabile  malcontento. Gli  agenti  addetti  alla  sicurezza del  Premier,  tanto  per  citare  un   esempio. Si  son  rotti  i  coglioni  di  essere usati  per  fare  la  scorta  alle  escort del  Presidente  del  Consiglio. Dice  un  agente (che  intende mantenere  l’anonimato): “L’estate  scorsa abbiamo  visto molte  feste alla  villa  di  Arcore… che  ne  sappiamo  noi di  che  cosa  succede  la  dentro? Ce  li  immaginiamo. Magari  fanno  uso  di  droghe o  infrangono  la legge  e  ridono  di  noi, dicendo: ‘noi  siamo  qua  al  sicuro,  abbiamo  anche  i  carabinieri che  ci  proteggono’ … Berlusconi  con  noi  è  gentile. Qualche  volta è  venuto  a  salutarci,  a  raccontarci qualche  barzelletta.  Una  volta  ci  ha  fatto,  ammiccando,  una  battuta: ‘Eh,  beati  voi che  adesso  andate  a  casa a  dormire,  a me  invece  tocca trombare…’”.
Ah  a  proposito  di  trombare  e  di  trombati. Dimenticavo.
Lo  007  del  Sismi  è tornato  libero (dopo  qualche  giorno  di  gattabuia).    La  querela  contro il  quotidiano  Corriere  Mercantile rimarrà invece misteriosamente insabbiata  nell’armadio della  vergogna. Tutto  liscio  come  l’acqua  (come  dice  Beppe  Anfossi).  Per  fortuna  nessuno  s’è  fatto male. E’ rimasto  leggermente  ferito solo l’orgoglio della  polizia.   Ma non  per  molto.
Ci sarà  sempre un’altra  occasione per rifarsi.
Come lo vedremo   in  un prossimo articolo.  Gli  intrighi   all’ombra della  lanterna  non  finiscono quì.  L’armadio  della  vergogna  ha  ancora  un  fottio di  segreti  da vomitare.
 

Link più  o  meno  correlati:

- "ALTANA PIETRO – Giornalista/Agente del SISMI e SISDE"

-  “Scoop: Ecco come il Sismi doveva rapire Carlos Remigio Cardoen”.

-  “GENOVA - SPY STORY AL PESTO - ECCO COME COECLERICI SPA SPIAVA - Desecretati dopo altre 8 anni documenti TOP SECRET

- "Mafioso è bello" (parola di COECLERICI)”

- “La Repubblica (CIR Group): ecco come  funziona  la  fabbrica  del  fango”.

- “ENI, "codice etico" e Servizi Segreti

- “Tangenti Nigeria: ENI rischia grosso (e paga cash)”
http://piemonte.indymedia.org/article/8981

- “I servizi segreti vanno a rubare in casa di Uckmar
http://piemonte.indymedia.org/../article/10239

- “ANA fa rima con ALTANA
http://piemonte.indymedia.org/../article/10406
 
- “Italia-Serbia: chi Vince(nzi)?“
http://piemonte.indymedia.org/../article/10267

- “ORBASSANO (TO): Poliziotto del SIULP massacra di botte giornalista (ex agente del SISMI)”

- “Assange genovese finisce in galera
Altana sfigato: Toghe VS servizi segreti
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PDF Document Doc. pdf.: Altana_Polizia_Procura_Genova_Softjam"

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author by Mr. Bean - interceptor®publication date Thu Mar 10, 2011 10:53Chi  è  il  supersfigato Altana Pietro
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