La vendetta delle toghe. Dall’armadio della vergogna altre rivelazioni clamorose.
Da P.zza Portoria un ordine perentorio. Stroncare lo 007 dei servizi segreti. Ecco come la Procura di Genova intendeva incastrare un agente del Sismi… E come invece ha toppato.
Ve l’avevamo detto. L’ “Armadio della vergogna”
di Palazzo di Giustizia di Genova è depositario di grandi segreti che
qualcuno vorrebbe rimanessero sopiti per molto tempo ancora. Stavolta
però l’esilarante indiscrezione che trapela ha proprio del comico. Un
vero, vero, e scusate ancora, vero spasso. Ecco i verbali dello
scandalo.
Altana Pietro, agente del Sismi (ex Servizio Segreto Militare ora Aise) in servizio effettivo permanente ed all’occorrenza a part-time anche per Sisde (l’ex Servizio Segreto Civile ora Aisi)
ha un curriculum criminale davvero invidiabile ed ben più lungo
di quel che si supponeva. In alcuni articoli sul portale Indymedia (vedi link a margine dell’articolo) è
stato svelato l’ampio background delinquenziale del losco figuro. Il
debutto ufficiale come fuorilegge avviene in giovane età
rimediando una condanna a 16 mesi di reclusione per “diserzione”
(rifiuto di indossare la divisa militare) scontata nelle patrie
galere (Carcere Militare di Gaeta e Forte Boccea).
La
consacrazione a spia del servizio segreto militare avviene però
all’inizio negli anni ’90. Alle dipendenze del Sismi spia per
lungo tempo gli iraniani della società islamica Irasco (società su cui ha aperto recentemente un’inchiesta per export illegale di armamenti e tecnologie proibite anche il Governo Federale Americano chiedendo all’Italia una rogatoria internazionale).
http://lombardia.indymedia.org/node/21719
- “Altana Pietro e il SISMI han ciulato gli Iraniani?”
- “IRASCO: ecco come gli iraniani hanno beffato gli USA”
- “Embargo & IRASCO: ecco le imprese USA che hanno esportato in IRAN”
La carriera di agente segreto fa un salto di qualità nel periodo pre G8 (2000-2001),
quando dai servizi segreti (o disservizi è la stessa cosa) viene
infiltrato con successo in diversi centri sociali di Milano,
Torino e Genova (lo Zapata, l’Askatasuna, El Paso, l’Inmensa, il Leoncavallo, ed altri.
- “Altana Pietro: lo 007 del SISMI che spiava i centri sociali (e non solo)”
- “Scoop: Ecco come il SISMI spia i centri sociali”
Tra gli osservati speciali vengono segnalate anche molte società dell’alta finanza (come l’ENI, Telecom, CIR, Coeclerici, Juventus FC, PDS e molte altre), nonché Banche (tipo Unicredit, Banca Carige) e a seguire prestigiosi studi legali (lo Studio Legale Roppo & Canepa, Studio Legale Bonelli Erede & Pappalardo, Studio Legale Carbone & D’Angelo, Studio Uckmar etc etc).
http://piemonte.indymedia.org/../article/9709
- “I servizi segreti spiavano comunisti e missini”.
http://piemonte.indymedia.org/../article/9167
A
rivelare tutto questo po pò di indiscrezioni è un delicato
carteggio sequestrato alla spia nel corso d’una inchiesta condotta
dal P.M. sanremese Anna Canepa nel 2004, i dossier son confluiti poi nel famoso armadio/dimenticatoio denominato “Armadio della vergogna” per essere consegnati all’oblio. Ma procediamo con un minimo d’ordine.
All’epoca dei fatti di cui stiamo parlando è in essere un’operazione del SISMI denominata: “Operazione Cavallo di Troia”.
Di che si tratta non è difficile intuirlo. Anche le città più
fortificate possono essere conquistate senza dar battaglia. Come fece
Ulisse, con la sua scaltra intrusione nella fortezza del nemico.
Esattamente quello che ha fatto il Servizio segreto militare.
Milano Finanza e il quotidiano di Genova Il Secolo XIX in una serie di articoli dedicati all’agente segreto intuiscono già la tattica dell’intelligence nostrana: “…schedati a Genova banche e avvocati, si infiltrò nei centri sociali per il G8 Sentenza-choc:
lavorava davvero per i servizi segreti, ma ha esagerato …cercava
documenti top secret, facendo l'addetto delle pulizie di alcune aziende
genovesi … poi una volta o due a settimana consegnava tutto al suo
contatto, un maresciallo della Guardia di Finanza…”.(Il Secolo XIX 5 novembre 2009). “Grandi Intrighi. Alla Procura di Genova un archivio dei rapporti tra politica, finanza e servizi segreti”. (Milano Finanza 15 agosto 2009).
Per
diversi anni i servizi segreti utilizzano un’impresa di pulizie
industriali per infiltrarsi in diversi ambienti di un certo
livello. L’impresa si chiamava o si chiama - (forse è ancora attiva chi lo sa) Altana Pietro Impresa Pulizie Industriali. Specialità
- ovviamente - le pulizie di uffici e grandi complessi
industriali. Altana Pietro, con il supporto logistico del Sismi, non ha
difficoltà alcuna a dotarsi d’un background con in controfiocchi e ad accreditarsi presso i soggetti Target.
Vengono
messi sotto osservazione un numero impressionante di obiettivi
importanti. Ben presto, vien perso il senso della misura.
L’intelligence in preda al delirio di onnipotenza alza il tiro
pensando di poter spiare tutti indiscriminatamente, cani e porci.
La voglia di strafare sarà fatale. I servizi segreti fanno un
passo falso (e forse più d’uno). Assoggettano a controllo l’obiettivo
sbagliato. Uno degli studi legali tenuto d’occhio dalle barbe
finte dopo qualche tempo scopre la tresca. E’ lo studio legale
degli Avvocati Vincenzo Roppo & Paolo Canepa (Roppo & Canepa Associazione Professionale).
I due avvocati intuito d’essere in qualche modo attenzionati
lanciano l’SOS a 360° chiamando a raccolta la potente lobby dei
giuristi. La voce circola rapidamente. Sapete Genova com’è,
piccola e pettegola. Inesorabilmente volge al termine il
brillante business del Sismi all’ombra della lanterna. Da questo
momento in poi la parola d’ordine sarà solo una: “fare terra
bruciata” intorno all’uomo del Sismi. All’uopo entra in scena la
sorella del socio dell’Avv. Roppo, il magistrato Anna Canepa (noto esponente di Magistratura Democratica
e componente dell’antimafia). Chi la conosce bene sostiene che non
sia un essere umano. Forse è di plastica (la chiamano amabilmente la
Barbie dei magistrati). Anche lei offre il suo fattivo contributo.
Mentre lo 007 è in procinto di consegnare documenti riservati ai
suoi superiori vien organizzato un blitz dal “giudice ragazzino”.
Lo sbirro del Sismi vien fatto arrestare dal magistrato Anna
Canepa, portato a giudizio e condannato.
http://piemonte.indymedia.org/../article/8908
http://piemonte.indymedia.org/../article/9264
Una
domanda è d’obbligo, sennò quì rischiamo di capirci più una
mazza. Ma i servizi segreti non controllano tutti gli organismi
di Polizia? Forse ci toccherà sfatare anche questa leggenda
metropolitana. Direte voi: ma come è possibile che forse di
polizia (forse) siano in antitesi con i servizi segreti? Non
dovrebbe esserci tra questi un rapporto di interazione e scambio?
Si, nelle fiction cinematografiche senz’altro. Nella realtà
quotidiana non è proprio così. Se gli uni possono trombare gli
altro lo fanno senza pensarci due volte. Esattamente quel che
accadrà al nostro sfigato-man 007 Altana Pietro.
Sentite che succede nel 2003.
A Genova le forse (ヅ) dell’ordine
- forse - ricevono un’informativa secondo la quale risulta che
un’impresa del Sismi (Altana Pietro pulizie industriali) stia
attenzionando da qualche tempo una importante società di
informatica con sede nei pressi di Corte Lambruschini: ragione
sociale Softjam Srl (Corso Buenos Ayres, Genova).
Cosa stiano cercano i servizi segreti all’interno di questa azienda
non è ben chiaro. Forse il Sismi punta all’aristocratica clientela
dell’azienda (annoverate fra queste società come Banca Carige, AMT, Comune di Genova, Grandi Navi Veloci, Costa Crociere, Maersk, Microsoft, Piaggio, Premuda, Porto Petroli, Shell, Tarros, Brembo, RSA, Siat, Veolia, VTE, Tirreno Power
etc etc). Ciò che è chiaro invece è che và stroncata a tutti
costi la fastidiosa attività di intelligence. Poliziotti, manager,
analisti e sistemisti della software house studiano come tessere
la loro una ragnatela.
Il
piano è diabolicamente perverso. Gli investigatori sanno che lo
007 controlla periodicamente computer, documenti e archivi della
società informatica. La Polizia, in accordo col management
dell’azienda imbottisce i cassetti delle scrivanie di soldi
nella certezza che lo sbirro del Sismi non saprà resistere alla
tentazione di metterseli in tasca (l’appeal dei quattrini è
irresistibile funziona sempre). La Polizia Scientifica piazza
anche delle microcamere per riprendere e filmare Altana Pietro
mentre spia e farà man bassa di banconote. Così da far scattare
l’arresto in flagranza di reato.
Ecco il primo colpo di scena:
"...si
notava dalla telecamera che il titolare dell'impresa delle pulizie
tale Altana Pietro, meglio generalizzato in oggetto, apriva il cassetto
e dopo aver aperto la scatola contenente il denaro lo contava e lo riponeva al proprio posto.
Dopo le pulizie il personale dipendente in appostamento provvedeva a
verificare le banconote al fine di effettuare un arresto in
flagranza di reato, ma si constatava che nulla era stato asportato". (Verbale del Commissariato di Polizia P.zza Matteotti del 22 febbraio 2003).
Rimangono tutti di merda. Anche l’amministratore della Società Softjam, l’Ing. Marco Rampini
è attonito. L’istigazione a delinquere è quasi perfetta ma non
sortisce gli effetti sperati. Cacchio ma proprio a loro doveva
capitare uno sbirro onesto.
La
polizia non desiste. I cassetti dell’azienda rimangono comunque
sempre ricolmi di contante. Basta un gesto sbagliato e zac.
Altana ce l’ha in quel posto. Durante le operazioni di pulizie
l’agente del Sismi vien ben distintamente ripreso nell’intento di
controllare documenti e computers. Recita nuovamente il verbale: gli
agenti di Polizia "....effettuavano un controllo al fine di verificare un eventuale ammanco di denaro. L'esito del controllo era negativo ed i due (Altana e sua collaboratrice)
venivano lasciati allontanare senza intervenire al fine di non destare
sospetti... da una successiva visione della registrazione però,
emergeva che alle ore 8.35 circa l'Altana si avvicinava alla
cassettiera chiusa, la apriva con una chiave, o con un attrezzo,
prelevava la scatola contenente il denaro, contava i soldi, poi
leggeva un foglio di carta contenuto insieme al denaro ed infine riponeva il tutto, richiudendo la cassettiera a chiave..." ("Annotazione inerente furti" del Commissariato Centro di P.zza Matteotti del 1 Febbraio 2003). Belin non si registra nuovamente nessuna ruberia.
La faccenda si fa più complessa del previsto.
Visto
che lo 007 del Sismi non sottrae alcunché, per rendere più
verosimile la storia degli ammanchi “qualcuno” (evidentemente
diverso dall’integerrimo coglione dell’intelligence) provvede ad
alleggerire i cassetti della società informatica di qualche
manciata di banconote. I furti avvengono a notte fonda, in
pieno buio senza accendere alcuna luce (come se chi sgraffigna
sapesse ch’erano piazzate le microcamere). Vengono arraffati 550 euro
una prima volta e altri 400 euro una seconda. In quei due
giorni però, per l’ora degli ammanchi l’agente segreto esibisce
un alibi di ferro (è in trasferta lontano da Genova per il
Sismi). Naturalmente le microcamere della polizia scientifica
filmano il buio totale. La scientifica verbalizza: “…dalle
riprese con la telecamera visionate unitamente al personale di
Polizia si vede che entra una persona con una torcia elettrica, si
reca nella scrivania, ed asporta la somma di cui sopra, non si può
identificare la persona perchè la stanza è rimasta completamente al
buio…”.
Guai a
voi se adesso v’azzardate a fare paragoni impropri. Me li immagino
già gli accostamenti e le analogie a sproposito. Tipo le bombe
molotov del G8. Quelle famose messe lì apposta da alcuni
polliziotti disonesti (proprio “polli”) per trombare gli
sprovveduti no-global. Lungi da noi affermare ste minchiate. Però
è vero che il vizio di sparare cazzate quello è duro a morire.
Quando fabbricano storie inverosimili alcuni manco riflettono sulle
idiozie che dicono. Infatti ragioniamo un po’. Se la stanza è
rimasta completamente al buio, tanto che non si riescono ad
identificare persino le sembianze del ladro, come fa la Polizia a
dire che “…si vede che asporta la somma di cui sopra”?
Ulteriore enigma. I segugi della Polizia fanno riferimento ad un
altro furto avvenuto sempre al buio fitto il 5 Febbraio 2003.
“…in data 5 febbraio 2003 il personale della società lasciava i locali
per la fine del proprio turno di lavoro alle ore 19.00 ed
immediatamente dopo (come si evince dal fotoprinter allegato) si
nota una persona che munita di torcia elettrica si introduce nei
locali e si dirige immediatamente sul luogo controllato alle ore
19.05.57 per allontanarsi alle ore 19.06.06. Il personale dipendente
giungeva sul posto come da accordi con il Rampini e alle ore 19.30
circa constatava la mancanza di 310Euro … durante
la settimana nessun furto viene perpetrato ma dalla visione delle
cassette si nota una figura munita anche questa volta di torcia
elettrica rovistare nel cassetto durante la notte…”.
Più che d’un furto con destrezza quì si tratterebbe d’un fatto paranormale, possibile solo a Speedy Gonzales. “Arriba arriba, andle andle”.
9 secondi netti per aprire la porta dell’ufficio, aprire i
cassetti, rubare soldi e richiudere la porta dell’ufficio ed
andarsene. Manco Flash Gordon riuscirebbe in una simile
performance. Quasi come se il mariuolo sapesse di avere i
secondi contati e avesse la consapevolezza dei controlli di
polizia in atto. Combinazione, gli agenti appostati ad un tiro
di schioppo (che controllavano i monitor in tempo reale) entrano
fulmineamente pochissimi minuti dopo per constatare solo l’ammanco.
Senza beccare il malfattore (ricorda vagamente il misterioso
attentatore di Belpietro). Quesito: po’ darsi
che qualcuno in divisa - come si suol dire in gergo - fossè già
lì sul luogo del delitto? (Dato il contesto e tanto tempismo
il dubbio è più che lecito).
Sto
cazzo di trappola però non scatta. Intanto le microcamere della
scientifica continuano a macinare ore e ore di fotogrammi a vuoto. Sabato 1 febbraio 2003 iniziano nuovamente le registrazioni. Forse è la volta buona.
Si replica sempre il consueto copione. Si arriva al giorno Sabato 8 Febbraio 2003
alle ore 8.59. Un’obiettivo della Polizia Scientifica riprende Altana
durante l’abituale servizio di pulizie settimanale presso la ditta
di informatica Softjam: "…Altana durante l'orario delle pulizie provvede ad effettuare un altro controllo aprendo il cassetto e contando i soldi senza però effettuare nessun prelievo….". (Verbale del Commissariato Centro di P.zza Matteotti del 22 febbraio 2003).
Smarrimento
totale. Lo sbirro del Sismi di diventare ladro proprio non ne
vuol sapere. Mo il rischio è quello di fare davvero un’emerita
figura di merda. Bisognerebbe assolutamente trovare il modo per
incastrarlo. Ma come fare?
Un’ispettore di Polizia ha un’intuizione davvero geniale (altro che molotov).
Perché
non arrestare l’Altana mentre sta facendo i suoi usuali controlli?
Visto che ha la consuetudine di contare sempre i soldi e di
rimetterli al loro posto, basta aspettare che abbia le banconote
in mano, e prima che possa riporle al loro posto si fa
irruzione nell’ufficio pistole in pugno incastrandolo. Na
genialata. Via con l’operazione “Polizia VS Pulizie”.
Registra il verbale: “…alla
data odierna ...alle ore 8.20 (come da fotoprinter allegato) Altana
una volta dentro gli uffici provvede ad aprire il cassetto e la scatola
contenente il denaro fotocopiato ed esattamente nel momento in cui
l'uomo ha il denaro in mano (printer n. 3) e viene notato da un monitor
collegato in tempo reale e posizionato al piano superiore dell'edificio,
gli operatori entrano nella stanza (printer 7 e 8) interrompendo
l'azione criminosa ed impedendo il consumarsi del reato di furto,
contestando però all'Altana il reato di tentato furto aggravato
ponendolo in stato di arresto...".
Pfiuuuu
che sudata. Il più è fatto. Ora però ci vuole la ciliegina
sulla torta. Perchè lo sputtanamento sia proprio perfetto non si
deve trascurare neanche il più piccolo dettaglio. Mentre tutti son
in Commissariato a festeggiare per la brillante operazione di
polizia, qualcuno chiama l’amico giornalista per passargli in
tempo reale il fotoprint giusto (nel quale si vede lo 007 in
azione mentre ispeziona i cassetti della società informatica). Lo
Scoop ed il titolone sono assicurati (sputtanamento anche).
Il pennivendolo di turno è Francesco Ricci del quotidiano genovese “Il Corriere Mercantile”, il giorno dopo la felice operazione di Polizia ha l’ingrato compito di titolare:
"Così
ripuliva le aziende. Titolare di impresa di pulizie a domicilio.
Ladro e imprenditore. Insospettabile quarantatreenne genovese
approfittava della fiducia dei propri clienti. Titolare di
un'impresa di pulizie ripuliva periodicamente una ditta di
informatica del centro. Entrava grazie alle chiavi affidategli per il
lavoro finchè una microtelecamera l'ha inchiodato". (Corriere Mercantile 27 febbraio 2003).
La macchinazione sembra funzionare. La macchina del fango pure.
Intanto il malcapitato 007 viene tradotto nel Carcere Circondariale di Marassi (Genova)
a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ohibò però le cose non
vanno proprio come da copione. Un magistrato diligente
s’insospettisce per le molte incongruenze. Si prende la briga di
andare oltre il rapporto ufficiale di Polizia e dà un’occhiata un
po’ più attenta a tutti i videoclip della Scientifica. Con sorpresa
scorge che il vile denaro viene maneggiato solo dai poliziotti. Lo
sfigato agente del Sismi non s’è messo in tasca manco un
baiocco. Gli agenti interpellati dal giudice provano a farfugliare
un’improbabile giustificazione: "certo che i soldi erano al loro
posto abbiamo fregato il ladro prima, l’abbiamo bloccato prima che
se li mettesse in tasca".
Forse gli agenti han visto troppi telefilm americani? Pensavano d’essere già nel futuro – nel 2045 - la “precrimine” in salsa genovese (se avete visto “Minority Report” forse sapete di che stiamo parlando).
Per
fortuna non c’è nessun giudice più terribile della storia, non
si perde nulla. Prima o poi viene a galla tutto. E fortuna che
non conosciamo sin nei più torbidi dettagli tutto il feccioso sistema,
nonchè gli immaginabili intrighi e le misere tristezze della stampa
locale e italiana che - tranne rarissime ed emarginate eccezioni – s’adeguano
a sti sordidi andazzi (quando ti capita sotto le mani una copia di
Repubblica e/o il Corriere Mercantile vien da piangere). La cosa
ripugnante di certe consorterie è l’ipocrisia di chi tuona in pubblico
contro il corruzione e nepotismo e poi in privato raccatta favori in
cambio d’omertà (il discorso è valido per tutti dagli sbirri ai
magistrati che usano la toga per vendette personali).
Sia
beninteso nessuno qui vuole fare l’apologia del SISMI. Anzi. Chi
fa sporchi lavori come quello ne accetta tutte le conseguenze e
cavoli suoi se viene trombato. Ogni attività (se tale si può
definire) ha i suoi rischi impliciti. Ciò vale per gli 007, i
magistrati gli agenti di Pollizia. Che poi sti ultimi facciano
anche loro un lavoro ingrato è notorio. Proprio in questi giorni
tra molti di questi serpeggia un palpabile malcontento. Gli
agenti addetti alla sicurezza del Premier, tanto per citare un
esempio. Si son rotti i coglioni di essere usati per fare la
scorta alle escort del Presidente del Consiglio. Dice un agente
(che intende mantenere l’anonimato): “L’estate scorsa abbiamo
visto molte feste alla villa di Arcore… che ne sappiamo noi di
che cosa succede la dentro? Ce li immaginiamo. Magari fanno uso
di droghe o infrangono la legge e ridono di noi, dicendo: ‘noi
siamo qua al sicuro, abbiamo anche i carabinieri che ci
proteggono’ … Berlusconi con noi è gentile. Qualche volta è
venuto a salutarci, a raccontarci qualche barzelletta. Una volta
ci ha fatto, ammiccando, una battuta: ‘Eh, beati voi che
adesso andate a casa a dormire, a me invece tocca trombare…’”.
Ah a proposito di trombare e di trombati. Dimenticavo.
Lo 007
del Sismi è tornato libero (dopo qualche giorno di gattabuia).
La querela contro il quotidiano Corriere Mercantile rimarrà invece
misteriosamente insabbiata nell’armadio della vergogna. Tutto
liscio come l’acqua (come dice Beppe Anfossi).
Per fortuna nessuno s’è fatto male. E’ rimasto leggermente ferito
solo l’orgoglio della polizia. Ma non per molto.
Ci sarà sempre un’altra occasione per rifarsi.
Come lo
vedremo in un prossimo articolo. Gli intrighi all’ombra della
lanterna non finiscono quì. L’armadio della vergogna ha ancora
un fottio di segreti da vomitare.
ヅ
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Doc. pdf.: Altana_Polizia_Procura_Genova_Softjam"
by Mr. Bean - interceptor® Thu Mar 10, 2011 10:53Chi è il supersfigato Altana Pietro
by Mr. Bean - interceptor® Thu Mar 10, 2011 11:00Chi è il supersfigato Altana PietroChi è il supersfigato Altana Pietro
http://piemonte.indymedia.org/article/11941?language=it&include_comments=true&print_page=true
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