Da vent'anni, in Valsusa, la mobilitazione popolare si oppone alla devastazione ambientale e sociale del Tav,
contrastando gli interessi capitalistici che esso rappresenta e resistendo al pugno di ferro dello stato borghese.
Nel contesto della crisi del capitalismo e dell'attacco sempre più pesante e feroce dei padroni e dei loro governi
alle condizioni di vita dei lavoratori e delle masse, il movimento No Tav insegna che bisogna difendersi
prendendo nelle mani la lotta e portando avanti il conflitto di classe e popolare, fuori e contro le compatibilità
del sistema e la direzione dei burocrati riformisti e della sinistra borghese.
È proprio lo sviluppo e l'allargamento generale di tale tendenza, a cui i comunisti e le forze proletarie più
avanzate devono essere conseguenti, che permetterà l'evoluzione della difesa in attacco, cioè in mobilitazione
rivoluzionaria per l'abbattimento di un sistema sempre più oppressivo e barbaro.
Per critiche e commenti: collettivo.tazebao@gmail.com
Dalla lotta al Tav alla lotta contro il capitalismo [formato pdf]
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