giovedì 10 maggio 2012

Né qui né altrove - Riflessioni visive su nocività e dintorni Lecce

Né qui né altrove
Alcune riflessioni visive su nocività e dintorni

Nocività ed esistente mostrano sempre più i loro stretti legami; dal lavoro allo sfruttamento passando per il consumo potremmo definire nocività molto di quello che ci circonda e ci troviamo ad affrontare. La devastazione ambientale ad esempio sempre più è facilmente collegabile allo spossessamento imposto da questo sistema economico. Nocività sono le merci di cui si vuole riempire la nostra vita; nocività sono le grandi opere e grossi impianti funzionali alla loro produzione e alla loro distribuzione. Nocività sono le divise di ogni tipo, sbirri o militari, che presidiano la merce, la proprietà e ciò che serve a realizzarla. Pensiamo al cantiere e al territorio militarizzato della Valsusa, o alle discariche campane considerate siti di interesse strategico e quindi controllate a vista da militari. Nocività è l'ideologia del consumo che ha mutato il modo di rapportarsi alle cose e alle persone.
Nocività è la costante necessità di energia che serve a far funzionare il sistema. E basta guardarsi attorno per comprendere quanto tutto ciò sia invasivo. Fotovoltaico, eolico, biomasse, centrali elettriche e chi più ne più ne metta. Puglia e Salento hanno ormai da tempo un triste primato nella produzione di energie cosiddette rinnovabili, con tutta la devastazione ambientale che ne consegue. Ed è proprio dal Salento che si vuol far passare il TAP, imponente gasdotto che dovrebbe trasportare gas dall'Asia fino alla Puglia, da immettere poi nel sistema nazionale. Uno dei famosi corridoi di cui necessita l'economia per far circolare capitale, merci, risorse, tutti sinonimi di distruzione e sfruttamento.

Venerdì 11 maggio - ore 20.30       
Largo Convitto Palmieri   Lecce

"Sulla Schiavitù moderna" di Jean Francois Brient, 2009. Documentario
I meccanismi che riproducono la vita quotidiana e l’asservimento che ne consegue, sono uno degli strumenti di cui questo sistema economico si serve per governarci e tenerci buoni. E’ anche di questo che dobbiamo liberarci.




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