domenica 13 maggio 2012

Napoli: Equitalia sotto assedio

altQuesta mattina a Napoli diverse centinaia di persone tra studenti, lavoratori, precari e sindacati di base (riuniti sotto la sigla ‘Realtà di movimento napoletane contro Equitalia’) si erano dati appuntamento davanti alla sede di Equitalia per denunciare la situazione sempre più insostenibile causata dalla crisi, di cui l’agenzia di riscossione è diretta emanazione.
In breve il presidio si è trasformato in un blocco stradale: alcuni cassonetti spostati in mezzo alla strada hanno paralizzato il traffico cittadino, mentre i manifestanti chiedevano che la sede di Equitalia venisse chiusa per l’intera giornata in segno di rispetto verso tutti i suicidi causati dalla crisi (solo nella regione Campania il bilancio è di sette persone, di cui l’ultimo risalente alla giornata di ieri).
Molte le persone che si sono avvicinate al presidio e hanno denunciato pubblicamente le operazioni di strozzinaggio operate quotidianamente da Equitalia.
Alla vista degli impiegati dell’agenzia che continuavano con noncuranza il proprio lavoro, rifiutando di ascoltare la richiesta che si levava dal presidio, un lancio di uova e di vernice è partito in direzione dell’edificio, seguito da un tentativo di entrata negli uffici da parte dei manifestanti.
La polizia è intervenuta caricando i manifestanti che poco dopo hanno però forzato i cordoni di sbarramento tentando nuovamente l’ingresso negli uffici di Equitalia, mentre i celerini erano impegnati a tentare di riaprire la strada al traffico.
A quel punto gli impiegati dell’agenzia sono stati costretti ad asserragliarsi all’interno della sede, che rimane chiusa e presidiata da diverse camionette di forze dell’ordine, mentre i manifestanti continuano a fare pressione attorno all’edificio.
Mentre in tutta Italia le sedi di Equitalia vengono individuate come luogo simbolo di una crisi che continua a mordere nel tentare di scaricare i propri costi verso il basso, gli impiegati costretti a lavorare a serrande abbassate e sotto assedio sono quantomeno un primo sintomo di una volontà sempre più diffusa di combattere il ricatto economico operato dall’agenzia di riscossione e di trasformare l’insofferenza in spazi di conflittualità.
Ascolta la diretta di Radio Blackout con Stefano del collettivo Clash City Workers di Napoli:

IL COMUNICATO DELLE REALTÀ NAPOLETANE CONTRO EQUITALIA

video-reportage:
 

Fatto Quotidiano
Youreport
fanpage
dailymotion
Repubblica

Nessun commento:

Posta un commento