La
manifestazione convocata da movimenti sociali e sindacati di base blocca
la strada e fa chiudere l’ufficio. La polizia ha usato i lacrimogeni e
caricato pesantemente.
Alcune
centinaia di manifestanti hanno effettuato questa mattina un blocco
stradale davanti agli uffici di Equitalia al Corso Meridionale di
Napoli. I manifestanti, aderenti a diversi movimenti di disoccupati,
centri sociali e sindacati di base hanno cominciato poco dopo le 9.30 un
presidio poi trasformatosi in blocco stradale, con pesanti
ripercussioni sulla circolazione. Sui volantini distribuiti ai passanti e
sugli striscioni esposti si chiede “la chiusura immediata di
Equitalia”. L’ufficio di Equitalia è stato costretto a chiudere ma dopo
un po’ di tempo la polizia ha caricato pesantemente per togliere il
blocco stradale e far riaprire l’ufficio.
Contro gli
uffici di Equitalia sono state lanciate uova piene di vernice rossa ed
esplosi due petardi. La polizia ha caricato i manifestanti e bottiglie e
sassi sono volati anche contro gli agenti del Reparto Mobile schierati
davanti gli uffici. La polizia ha caricato i manifestanti e lanciando
alcuni lacrimogeni. Uno dei manifestanti è rimasto ferito nello scontro
con i poliziotti.
La
manifestazione cittadina contro Equitalia oggi a Napoli era stata
convocata dai movimenti sociali e dai sindacati di base. “Il tentato
suicidio dell’artigiano Pietro Paganelli è l’ennesimo gravissimo
episodio suscitato dalle modalità operative di Equitalia!” denunciano in
un comunicato le realtà napoletane. “La privatizzazione della
riscossione dei tributi pubblici affidata a questa spa ha portato come
conseguenza tassi usurai e cartelle pazze, sequestri di beni primari,
brutalità operative e modalità socialmente aggressive e intollerabili.
Ancor più quando colpiscono i lavoratori, i disoccupati e i ceti sociali
più deboli, già oppressi dalla crisi e dalle politiche di austerity del
governo, dai tagli, dalla precarietà, dagli aumenti”.
Seguiranno aggiornamenti
da Contropiano
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