ESPANOL
GREEK
13 Aprile 2012
Il 4/12/2010 è stata compiuta un’altra
operazione terrorista da parte dei sinceri sgherri del sistema che ha
portato all’arresto dei sei combattenti.
Stella Antoniou, Kostas Sakkas, Giorgos
Karagiannidis, Alexandros Mitrousias, Christos Politis e Dimitris
Michail sono stati arrestati e tenuti in ostaggi con l’accusa di
partecipazione ad una “ignora organizzazione terrorista”. I compagni
Mitrousias e Karagiannidis hanno scelto il cammino privo di pace della
clandestinità per più di un anno visti i mandati d’arresto spiccati per
il “caso Halandri”. Sei mesi dopo Politis e Michail sono stati
rilasciati e annullate le accuse a loro carico.
Senza prove e false accuse (ma pieni di
vendetta), le accuse di partecipazione in una ignota organizzazione
terrorista si sono trasformate nelle partecipazione alla O.R.
Cospirazione delle Cellule di Fuoco, rigettata da parte dei quattro
compagni arrestati cosi come dai membri dell’organizzazione. Il piano di
sterminio dei nostri fratelli inizia con l’accusa contro Karagiannidis e
Mitrousias riguardo all’invio di pacchi esplosivi ai leader degli stati
europei, azione rivendicata dalla CCF.
I due compagni con una lettera ad un
giornale riferiscono i motivi di questa accusa. Gli intrighi non
finiscono comunque qui. Vengono tirati fuori dopo 3 anni ben 250
attacchi incendiari compiuti dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco
fino al 2009 al fine di farli ricadere, senza prove, sulle spalle di K.
Sakkas, S. Antoniou, G. Karagiannidis, A. Mitrousias cosi come su quelle
dei membri della CCF e del combattente Theofilos Mavropoulos (e alla
fine chissà di chi altro).
Risultato di queste recenti accuse è il
loro nuovo imprigionamento – prigionia usata come vendetta dalle
autorità contro i compagni a causa della fine dei 18 mesi di detenzione
per alcuni di loro. Quando le leggi diventano strumenti di vendetta
nelle mani dei dominatori e quando senti che l’aria che respiri va
diminuendo, l’unica cosa rimasta è combatterli con maggiore rabbia,
distruzione e lotta priva di tutte le paure che provano ad addossarti,
attaccando quelle merde che cercano di soggiogarti, gettandogli in
faccia i loro fascicoli processuali, le condanne di anni di prigione con
il pensiero che questa lotta non è solo giusta ma anche necessaria.
“I rivoltosi rimangono tali anche
senza una penna o una pistola, fin quando hanno l’arma che include tutte
le altre: la loro stessa caparbietà.“
Gli interroganti Mokkas e Baltas cosi
come i loro superiori (reparti terroristi) hanno creduto con molta
ingenuità che un mucchio di carta sarebbe riuscita a piegare la
testardaggine dei compagni e a seppellire la loro parte, parte che
esiste solo all’infuori dei limiti della legalità e della pace sociale,
che combatte per una società libera senza restrizioni, parte che anche
dietro le mura, sbarre e i buchi infernali della Grecia rimane INDOMITA.
Dal 6 Aprile i nostri fratelli Sakkas,
Karagiannidis e Mitrousias hanno iniziato uno sciopero della fame
chiedendo l’annullamento delle nuove incarcerazioni cosi come
l’immediato rilascio della co-accusata Stella Antoniou per la sua grave
condizione sanitaria. Non possiamo rimanere passivi davanti alla loro
scelta.
Quindi, come piccolo gesto di solidarietà
alla lotta dei tre scioperanti, nella sera di venerdi 13 Aprile abbiamo
bruciato una filiale di Eurobank in Solonos street. Realizziamo la
solidarietà come azione radicale mirata al sistema esistente e alle sue
strutture.
INVIAMO UN SEGNALE DI SOLIDARIETA’ AI TRE SCIOPERANTI K. SAKKAS, ALEXANDROS MITROUSIAS E GIORGOS KARAGIANNIDIS
FORZA COMPAGNI e come qualcuno ha detto prima di noi “Andiamo compagni. Andiamo e distruggiamoli anche se verremo distrutti nel tentativo“.
AMMICCHIAMO IN MODO MILITANTE ALLA
COMBATTENTE STELLA ANTONIOU SUL CUI VISO VEDIAMO IL CONTINUO DESIDERIO
DI LOTTARE ANCHE DA DENTRO LE CELLE DI “CORREZIONE”.
Cospiratori contro l’esistentehttp://parolearmate.noblogs.org/2012/05/06/it-en-es-gr-atene-rivendicato-incendio-della-filiale-eurobank/#more-441
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