Riappropriazione dei vecchi mezzi
Il 21 Aprile abbiamo ostruito, con cemento rinforzato, tre parti
delle corsie dei tram nella grande zona dei quartieri del sud. Molto
velocemente vogliamo chiarire a questo punto che non subiremo il
silenzio delle spie (media). Il loro ruolo è chiaro e ostile e noi
risponderemo per tempo al loro comportamento.
Ovviamente non avevamo alcuna illusione
che avremmo fermato il funzionamento del tram per un intero giorno. La
nostra mossa ha avuto carattere riflessivo, adeguata al bisogno
imperante di solidarietà pratica.
Crediamo che l’obiettivo sia stato accurato per i seguenti motivi:
Prima di tutto il mezzo è immediato e
proporzionato su larga scala. Un’azione più complessa nelle condizione
presente avrebbe richiesto la perdita di tempo prezioso.
Secondo, il sabotaggio e l’attacco ai
mezzi urbani (e suburbani) di trasporto fa capire alla gente che deve
spostarsi verso le proprie destinazioni il MOTIVO del loro disaggio e la
informa riguardo all’azione. In questo modo la normalità sociale viene
rotta e tu colpisci la vita la vita di qualcuno estraneo al movimento
radicale, lasciando gli stretti limiti di riferirsi a specifici
individui tramite le “tradizionali” procedure.
E terzo, nella speciale condizione dello
sciopero della fame dei compagni, una serie di estese e diffuse azioni
di sabotaggio nelle metropoli costringe quelli al comando e gli sgherri
della repressione a rispettare la loro presenza e le loro richieste.
Rigettiamo il ruolo di partecipanti al silenzio di massa
Basta rinvii. I nostri fratelli dalla
prigione hanno lanciato l’ascia di guerra. Sta a noi ficcarla nelle
teste dei nostri nemici o seppellirla nella terra. Non c’è tempo per
l’esitazione; ogni minuto avvicina i nostri fratelli alla morte. Alcuni
sono senza anima, alcuni focosi. Alcuni sono rabbiosi, alcuni si
divertono.
Dobbiamo far sbocciare il fiore colorato della solidarietà nel nero mondo della rassegnazione e della miseria.
Con un profondo respiro dobbiamo mostrare
il nostro morso di ferro. Facendo si che ogni fottuta merda in uniforme
si pisci sotto, bruciando le auto dei secondini, le case dei poliziotti
e dei giudici. Non prendiamoci in giro. Non sorridiamo. Con i
meccanismi del sabotaggio e della controinformazione possiamo
trasformare ogni momenti in un motivo per l’azione. Ognuno dal proprio
fronte e con qualunque potere a disposizione. Spargiamo terrore
nell’intera piramide autoritaria. Invadiamo le vite di quelli che hanno
occhi per vedere e orecchie per sentire.
Invito aperto ad una serie di sabotaggi
Invitiamo i gruppi e le comunità di
azione diretta ad un’esacerbazione dell’attacco in ogni modo, con ogni
mezzo. Invitiamo ogni individuo e collettivo che lotta nelle strade
ALL’AZIONE.
Fratelli, non dobbiamo più esitare.
Dobbiamo mostrare adesso i nostri denti. Non lasciamo nessun scioperante
della fame ai loro appetiti sadomasochisti. Sempre con mosse attente
perché siamo dentro un gioco di equilibri.
Non intendiamo sottovalutare il
significato di solidarietà. Le sue forme democratiche e cristiane non ci
rappresentano. I nostri compagni non sono in una condizione di
debolezza che necessita aiuto ma in una FIERA prova che richiede un
contributo offensivo. Supportiamo i nostri compagni perché vediamo sui
loro volti le nostre scelte, sui nostri volti le loro scelte. Perché se
fossero dall’altra parte, farebbero lo stesso.
La nostra azione è dedicata a:
Agli anarchici in sciopero della fame: G.
Karagiannidis, A. Mitrousias e K. Sakkas. Annullamento dei nuovi
imprigionamenti vendicativi e IMMEDIATO RILASCIO della compagna
anarchica Stella Antoniou.
Ai guerriglieri urbani anarchici della
O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e a Th. Mavropoulos in sciopero
della fame dell’8 Aprile, con la richiesta del trasferimento finale di
G. Tsakalos e P. Argirou dalla prigione di Domokos a quella di
Koridallos.
***
Non imploriamo di essere ascoltati. Invadiamo le loro vite.
Ci riserviamo sull’intensificazione della
nostra azione in riferimento allo sciopero della fame. Dovete sapere
che cosi facilmente come invadete e combattete gli spazi antigerarchici
allo stesso modo invaderemo le vostre case. E farete i conti con i
nostri appetiti “malati” e violenti. Bastardi, oggi abbiamo bloccato il
tram, domani le vostre gambe.
Per finire vorremmo dare questa nostra
azione ai ben avvertiti turisti in Grecia e a quelli che intendono
“vivere il loro mito in Grecia” questa estate.
FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE/FUOCHI ALL’ORIZZONTEhttp://parolearmate.noblogs.org/2012/05/05/it-en-atene-rivendicazione-del-sabotaggio-di-alcune-linee-del-tram/#more-428
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