Preoccupazione e allarme per le informazioni raccolte dai numerosi progetti che cercano di imporre le centrali idroelettriche in diverse zone dei territori del popolo Mapuche, in Gulumapu, Cile.
La sua imposizione, riportate ad esempio con Pangue e Ralco in Altos del Bio Bio, l'intervento dei fiumi, inonderanno centinaia di ettari, distrugendo le foreste, evacuando le popolazioni della comunità mapuche, e porterà a gravi danni alle economie locale e alla perdita di terreni agricoli per la produzione agricola, alimentare, per il culto, per la medicina naturale, oltre che con la perdita di paesaggi e settori quali il turismo. L'inquinamento irreversibile causerà danni anche sociali e culturali, in quanto avverranno delle interruzioni che vengono generate internamente nella loro terra.
La multinazionale Endesa, cerca di posizionare alcuni dei progetti in Altos Bio Bio, in cui verrebbe costruita una nuova mega centrale nel settore Cauñicu. Questo si rileva dalla denuncia della Comunità nel 2011, che dice: "Vogliamo rendere chiaro che questa è la nostra posizione ufficiale, come Comunità Pehuenche unita, in quanto non vogliamo più dighe; questo documento è la voce di tutti e di ciascuno di coloro che abitano la valle del Queuco e della Comunità Cauñicu, e per mezzo dei nostri capi-tribù, ci uniamo al altre comunità dell'Altos Bio Bio nell'esprimere un sonoro NO al ENDESA".
Nello stesso territorio Pewenche, un altro progetto si sta costruendo: si tratta della Angustura de la Empresa, socia di Endesa, che è controllata dal gruppo economico Matte, i quali possiedono anche fabbriche della carta, e che vorrebbero sfruttare le foreste di quelle zone, che sono degli antichi luoghi di culto spirituale e religioso per le comunità, come il Kuel.
Allo stesso modo, nella zona di Neltume, comune di Panguipulli, le organizzazioni e le famiglie delle comunità, hanno riaffermato la difesa del loro territorio sacro e cerimoniale prima dell'invasione dell'Endesa stessa con un altro mega progetto idroelettrico.
Anche nella zona di WenteMapu dell'Araucania vi sono nuovi e recenti allarmi, come quella nel territorio di Cunco, zona montuosa della regione dell'Araucania, minacciate dal Progetto di una centrale elettrica dalla Empresa Hidroeléctrica Allipén de GPE; Oppure, nella zona PewenMapu, zona montuosa nella località di Curarrehue, da una società australiana che cerca di imporre un passaggio centrale.
Inoltre -scioccante a dir poco-, è ciò che esiste nella zona del fiume Pilamiquén dove una società che coinvolge gli interessi di politici e uomini d'affari dell'ultra destra cilena, tenta di imporre una nuova diga idroelettrica nella zona, che incide direttamente nei luoghi sacri e cerimoniali della comunità mapuche dei Williche.
Il ritiro di una multinazionale
Un discorso a parte è la multinazionale norvegese SN Power, che ha provato diversi progetti con il suo partner locale Sentinel, in posti come Liquiñe e Carrerriñe, ai margini dei fiumi andini delle Regioni dei Rios e dell'Araucania. Inoltre, ha cercato di imporre un altro progetto nell'area Maihue, Maqueo e Rupumeica, oltre che vicino a Futrono, Lago Ranco.
Tuttavia, è importante notare che in ciascuno di questi luoghi, c'era stata una forte opposizione e i membri delle varie comunità hanno difeso i loro territori, esigendo lo stop alla multinazionale, che ha avuto la decenza di ritirarsi e rispettare i diritti delle Comunità.
L'Utile a scapito della depredazione
È interessante notare che tutti questi progetti mirano a fornire l'alimentazione elettrrica principalmente alle grandi miniere nel nord del Cile e anche per la speculazione, data la crisi idrica progressiva.
In Cile, la popolazione non tiene necessità elettrica, non ha nessuna crisi, e questi progetti mirano a favorire le grandi industrie che violano i diritti umani e i terreni in zone in cui vi è rischio di terremoti costanti, secondo quanto riferito da vari esperti.
Vale la pena ricordare che ci sono energie alternative diverse e forniture in conformità territoriale e le sue necessità che non sono dannose, ma che le dighe idroelettriche, come le termoelettriche, le geotermiche, tra le altre, sono diventati per le aziende, dei succulenti negozi per il grande capitale, anche a costo della distruzione dei territori.
(tradotto da NexusCo)
http://ienaridensnexus.blogspot.com/2012/05/i-progetti-idroelettrici-minacciano-e.html
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