mercoledì 14 marzo 2012

en it - Athens: Declaration of the members of Revolutionary Struggle about Stella Antoniou



Anarchist Stella Antoniou has been under pretrial detention in Koridallos prisons since December 4th, 2010, arrested along with Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias and Giorgos Karagiannidis. The accusation under which the State keeps her in prison is the alleged participation in an armed organization. Initially and for a while, this organization was not even named. Eventually, and since it was necessary for the accusation to stand that the organization was in existence, the case of these comrades was incorporated into the Conspiracy of Cells of Fire case.

http://tameio.espivblogs.net/2010/12/04/about-4th-december/

http://actforfree.nostate.net/?p=8188

Stella Antoniou herself denies the charges and defends her political choice to actively stand in solidarity to Alexandros Mitroussias who was wanted by the authorities prior to the arrests. This choice together with her political actions and views are the real reasons that the State keeps her imprisoned.

She was arrested facing a serious health problem, which has worsened dangerously in prison. Those who have been detained in Greek prisons will know that even minor illnesses cannot be addressed because of the system’s indifference to the health of prisoners. The deficit is substantial in medical care in prisons and is increasing due to the economic crisis, making it practically impossible to deal with the simplest of health problems within the walls.

Stella Antoniou does not only have to deal with the appalling conditions of health care provided by the system. Every effort for an effective medical examination by a public hospital is wrecked under the weight of the police operation that accompanies all transfers to and from the hospital. The presence of a large police force, the usual expectation that armed guards be present inside the premises where the examinations are carried out, even when their presence offends the very dignity of the prisoner, are elements that make for a torturous process itself; it also makes it very difficult or at times impossible for the doctors to conduct the tests. The three of us have also experienced similar situations on several occasions and know firsthand the special treatment of political prisoners in these processes.

The culmination of this vindictive obstruction of her medical examination by the cops, who are of course under command of their political bosses, was the fact that her latest transfers were conducted exclusively by special anti-terrorist units (EKAM), who refused to talk to the doctors, and just called off the examinations. This has no precedent in any other prisoner’s case. The result of these repressive tactics of the State is that our comrade does not have medical tests anymore, since their importance has been completely invalidated.

The continued denial of the prosecution and investigation authorities to release Stella Antoniou — although it is widely known that her health condition not only cannot be treated in prison but is further deteriorating — is the culmination of vindictive state practice for political prisoners who are imprisoned for alleged involvement in an armed organization, regardless of the existence or not of evidence against them, regardless of their acceptance or not of participation. For, in this case, the authorities know that they sign Stella’s death penalty with her prolonged detention and continued denials of her release applications.

Our comrade deserves the solidarity of all struggling people, not only because she faces a serious health problem. What makes Stella Antoniou special is that in the prison cells of the regime she is a fighter. Despite her serious health condition she has never stopped fighting claims for better conditions for all prisoners. She never ceases to struggle against the very system of prisons. She never stops looking for an approach to collective action and struggle against the internment of people and the conditions this confinement imposes.

Together with Stella Antoniou we fought through open collective processes and together with many women and men inmates we organized and carried out a unique in the history of Greek prisons political mobilization against the junta of the Troika and the Greek government to mark the passing of the ‘mid-term memorandum’ in June 2011. This and many other moments of struggle in prisons are the most important political legacy that political prisoners leave behind during their captivity by the State. And this comrade has already left many such legacies.

Finally we must note that the terms of solidarity set by Stella Antoniou highlight the quality of her struggle, since it does not fit into charity molds and, moreover, cannot conform to mainstream and authoritarian practices of any kind.

For all this, a solidarity movement for Stella Antoniou is bound to have the militancy corresponding to her struggle and the massiveness necessary for her immediate release.

For all these reasons, Stella Antoniou deserves our solidarity; above all because she is a freedom fighter.

The members of Revolutionary Struggle
Pola Roupa, Kostas Gournas, Nikos Maziotis
[February 2012]

source
http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1374351

http://en.contrainfo.espiv.net/2012/03/13/athens-declaration-of-the-members-of-revolutionary-struggle-about-stella-antoniou/


Atene – Solidarietà dai tre membri di Lotta Rivoluzionaria a Stella Antoniou

da en.contrainfo.espiv.net

trad. parolearmate.noblogs.org

L’anarchica Stella Antoniou è in carcerazione preventiva nella prigione di Koridallos dal 4 dicembre 2010, arrestata insieme a Kostas Sakkas, Alexandros Mitrousias e Giorgos Karagiannidis. L’accusa per la quale lo stato la tiene in prigione è la presunta partecipazione ad un’organizzazione armata. Inizialmente e per qualche tempo questa organizzazione non è stata nemmeno nominata. Alla fine, visto che era necessario per l’accusa citare un’organizzazione esistente, il caso dei compagni è stato unito a quello della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

La stessa Stella Antoniou ha rigettato le accuse e ha difeso la sua scelta politica di solidarizzare attivamente con Alexandros Mitrousias che era ricercato dalle autorità prima degli arresti. Questa scelta insieme alle sue azioni e visioni politiche sono i veri motivi per cui lo stato la tiene prigioniera.

Lei è stata arrestata mentre aveva seri problemi di salute, che sono peggiorati pericolosamente in prigione. I detenuti nelle prigioni greche sanno che anche il più piccolo malessere non può essere risolto a causa dell’indifferenza del sistema sanitario per i prigionieri. Il deficit è grosso nella cura medica nelle prigioni e aumenta a causa della crisi, rendendo praticamente impossibile l’affrontare anche i minimi problemi di salute dietro le mura.

Stella Antoniou non deve solo fare i conti con le pietose condizioni della cura medica prevista dal sistema. Ogni tentativo per un reale esame medico in un ospedale pubblico viene intralciato dalle operazioni di polizia che seguono ogni trasferimento per e dall’ospedale. La presenza di numerosi poliziotti, la solita presenza di guardie armate dentro le stanze dove vengono fatti gli esami, anche quando la loro presenza offende la dignità del prigioniero, sono elementi che rendono questi processi una tortura; rende anche molto difficile o spesso impossibile ai dottori condurre gli esami. Noi tre abbiamo vissuto situazioni simili in diverse occasioni e conosciamo il trattamento speciale riservato ai prigionieri politici in questi casi.

Il culmine di questo ostacolo vendicativo degli esami medici da parte della polizia, che ovviamente sono comandati dai loro padroni politici, sono stati gli ultimi trasferimenti fatti solo con la speciale unità antiterrorismo (EKAM), che si è rifiutata di parlare coi medici, revocando così gli esami. Questo non ha precedenti in merito ai prigionieri. Il risultato di questa tattica repressiva dello stato è che la nostra compagna non ha più esami medici, visto che la loro importanza è stata totalmente svalutata.

Il continuo rifiuto da parte dell’accusa di rilasciare Stella Antoniou – sebbene sia risaputo che non può essere curata in prigione ma anzi sta peggiorando – è il culmine della pratica vendicativa dello stato per i prigionieri politici imprigionati per presunte partecipazioni in organizzazioni armate, incuranti dell’esistenza o meno di prove a carico, incuranti della loro accettazione o no riguardo la partecipazione. In questo caso le autorità sanno che stanno firmando la condanna a morte di Stella tramite la sua prolungata detenzione e il rifiuto continuo delle sue richieste di rilascio.

La nostra compagna merita la solidarietà di tutte le persone in lotta, non solo a causa dei suoi seri problemi di salute. Ciò che rende speciale Stella Antoniou è che nelle celle del regime lei è una combattente. Nonostante le gravi condizioni di salute non ha mai smesso di lottare per delle migliori condizioni per tutti i prigionieri. Non ha mai smesso di lottare contro il reale sistema delle prigioni. Non ha mai spesso di cercare un approccio all’azione collettiva e alla lotta contro l’internamento delle persone e le condizioni che questo confino impone.

Insieme con Stella Antoniou abbiamo combattuto nei processi collettivi e insieme ad altri uomini e donne prigionieri abbiamo organizzato e realizzato una cosa unica nella storia delle mobilitazioni dei prigionieri politici in Grecia contro la giunta della Troika e il governo greco durante la votazione del “memorandum a medio termine” nel Giugno 2011. Questo e molti altri momenti di lotta nelle prigioni sono il frutto politico più importante che i prigionieri politici lasciano durante la loro prigionia nelle mani dello stato. E questa compagna ha già lasciato molti frutti di questo tipo.

Infine dobbiamo sottolineare che i termini di solidarietà usati da Stella Antoniou evidenziano la qualità della sua lotta, visto che non è mai caduta nella carità o, più che altro, non si è conformata al consueto e a pratiche autoritarie di qualsiasi tipo.

Per tutto ciò, un movimento di solidarietà per Stella Antoniou è legato ad avere una militanza corrispondente alla sua lotta e alla solidità necessaria per il suo rilascio immediato.

Per tutte queste ragioni, Stella Antoniou merita la nostra solidarietà; soprattutto perché è una combattente per la libertà.

I membri di Lotta Rivoluzionaria

Pola Roupa, Kostas Gournas, Nikos Maziotis

[Febbraio 2012]

http://culmine.noblogs.org/2012/03/14/atene-solidarieta-dai-tre-membri-di-lotta-rivoluzionaria-a-stella-antoniou/#more-14616

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