martedì 25 ottobre 2011

A Corps Perdu


Rivista anarchica internazionale
n. 1, dicembre 2008
(versione italiana pubblicata ad Ottobre 2011)

«Questa rivista nasce da un’esigenza comune: superare l’indispensabile agitazione del quotidiano delle lotte per prendere il tempo per l’approfondimento ed affilare le nostre armi. Poiché non separiamo la teoria dalla pratica, che i nostri desideri di libertà si forgiano di esperienze e di riflessioni, ci siamo augurati di apportare un'altra contribuzione alla guerra sociale in corso. Un momento che possa essere una risorsa di idee e non di opinioni, un luogo in cui poter reinventare uno spazio comune di dibattito partendo da contesti particolari.
Ma questa rivista nasce anche da un’insoddisfazione: leggere ciò che non abbiamo trovato altrove, apportare una prospettiva anarchica che parta dall’individuo per collegarla all’antagonismo sociale quotidiano, ritrovare il gusto di una sovversione liberata dai classici della critica autoritaria, anche eterodossa. Insomma sbarazzarsi della politica.
Anche se vi partecipano compagni di diversi paesi, i testi pubblicati non rappresentano nessuno e tanto meno aspirano a farlo. La loro presenza è dovuta ad un contenuto che abbiamo giudicato interessante, senza necessariamente condividere per intero la loro forma e senza che questo significhi in se un’affinità con i loro autori»

Sommario

Sì, ma...
Dieci pugnalate alla politica
Che cos’è il terrorismo?
Emile Henry e la propaganda del fatto
Sulla responsabilità individuale
Il diritto all’ozio e alla ripresa individuale
Dalle ceneri delle leggende – per finirla con l’apologia illegalista

Dossier: Stranieri dappertutto?
Arrivare al cuore: a proposito dei racket sugli immigrati
All’assalto di Ceuta e Melilla
Bello come dei Cie che bruciano
A coloro che non sono rimasti al caldo durante la tempesta

Fil noir de l’histoire
Il gruppo «De Moker»: la gioventù ribelle nel movimento libertario olandese degli anni folli

Per informazioni e richieste: acorpsperduitaliano@libero.it

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