mercoledì 5 ottobre 2011

SABATO 8 OTTOBRE DALLE ORE 16 SOTTO LE DUE TORRI Di fronte alla quotidiana privazione della nostra libertà, al massacro e prigionia di altri animali


SABATO 8 OTTOBRE DALLE ORE 16 SOTTO LE DUE TORRI

Di fronte alla quotidiana privazione della nostra libertà, al massacro e prigionia di altri animali e al sfruttamento del territorio le risposte da mettere in atto sono molteplici, senza distinzioni se non a livello di efficacia o inefficacia. Sta ad ognuno di noi, a seconda del contesto, scegliere nell'ampia gamma di soluzioni che la sua fantasia e la voglia di rivalsa sono in grado di offrire.

Spesso alcune risposte preoccupano chi, con la propria attività, manda avanti questo sistema di sfruttamento contribuendo a rendere le nostre vite intollerabili; l’azione diretta diventa una minaccia concreta per l'ordine sociale ed economico, soprattutto per la potenziale riproducibilità delle pratiche e dei contenuti che veicolano.
Ecco quindi che intervengono le forze di polizia a stringere le manette e chiudere le celle, i procuratori ad architettare processi, i giudici ad approvare condanne e i giornalisti ad inculcare le verità di regime per evitare che altri individui si rivoltino contro chi opprime tutti noi.

Il 26 aprile dieci persone sono state arrestate in Danimarca in seguito a diversi attacchi incendiari avvenuti negli ultimi due anni aventi come obiettivo aziende di pellicce (Copenaghen Fur, Pelsbox Danmark, Saga Fur)posti di polizia (accademie della polizia di Copenaghen e Brondby, centro informatico di Soborg e Hvidovre), filiali bancarie (Nordea e Arbejdernes Landsbank), l’ambasciata greca e la Nestle di Copenaghen. Banche, forze dell’ordine, istituti governativi e allevamenti sono alcuni dei responsabili del controllo e del sopruso sulle nostre vite come su quelle degli altri esseri viventi.
Durante il mese scorso sono stati resi noti i capi di imputazione, che riguardano accuse per terrorismo finalizzato alla destabilizzazione dello Stato danese e della sua polizia .

Non ci interessa sapere se siano davvero gli autori di queste azioni. La nostra solidarietà verso di loro va in quanto ostaggi dello Stato e in quanto individui in lotta contro di esso e tutte le forme di dominio. Chi viene colpito dalla repressione non è una vittima e non va sostenuta come tale, dal momento che ha scelto di opporsi allo stato di cose attuale e in quanto minaccia è stato punito.

Ci interessa che azioni come quelle di cui sono accusati divampino sempre di più all’interno delle nostre città e ne scuotano le fondamenta fino ad abbatterle.


SOLIDARIETA’ AGLI ANARCHICI DANESI IN CARCERE
E A TUTTI I PRIGIONIERI RIVOLUZIONARI IN LOTTA CONTRO QUESTO MONDO.

DI TUTTE LE GABBIE SOLO MACERIE!

http://www.informa-azione.info/bo_iniziativa_in_solidariet%C3%A0_con_i_compagni_anarchici_danesi

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