
riceviamo e diffondiamo:
IN MERITO ALLE PERQUISIZIONI DEL 17 OTTOBRE
La mattina del 17 ottobre Digos e Ros hanno eseguito un' ondata di perquisizioni, nelle case e nei posti occupati, di centinaia di compagni e compagne in tutta Italia. A Roma, all'alba, si sono presentati per perquisire 7 compagni e compagne con l'avallo dell'art. 41 T.U.L.P.S. ( presunto possesso di armi od esplosivi ); l'operazione, attuata dopo la manifestazione conflittuale del 15 ottobre dello stesso mese, ha dato esito negativo.
Questa manovra repressiva in realtà non ci sorprende affatto. La caccia a chiunque non intende sottostare alle regole imposte è l'ovvia risposta che il dominio deve dare a fronte di una situazione sociale in "crisi".
A seguito della turpe canea mass-mediatica sui fatti del 15 ottobre volta a tutelare le "ragioni democratiche" - fonte di molti privilegi per pochi - lo Stato, con il consenso assoluto da parte di partiti e sindacati, deve mostrarsi operativo ed efficace nel mantenere e conservare l'ordine costituito.
In questo contesto è indispensabile mettere anche in moto quel solito meccanismo, ormai storicizzato e scientifico, di dividere i cattivi dai buoni, i violenti dai pacifisti, gli inviti alla delazione, ecc..
In realtà è il malcontento e la rabbia sociale, in un mondo di merci e costrizioni, a trapelare in questa giornata. E' l'intera società ad essere sotto attacco (privatizzazione dei servizi, libertà di licenziamento, carovita, ecc.…), e ad essere militarizzata. Il punto è esacerbare le contraddizioni, scompaginare i rapporti di classe.
Tanti modi esistono per opporsi a questo sistema basato sullo sfruttamento e sulla guerra. Gli sfruttati, gli esclusi, gli oppressi e i così detti "incappucciati" il 15 ottobre l'hanno espressa così.
A prescindere dai suggerimenti di metodo, dalle discussioni sugli strumenti da dotarsi, dalle critiche e dagli errori, dai contributi teorici e pratici che vanno ad aggiungersi ed alimentare il ricco bagaglio dei movimenti rivoluzionari, è vergognoso il clima inquisitoriale da caccia alle streghe messo in atto.
Ancora una volta per tutte: per noi terrorista e violento è chi bombarda popolazioni inermi, chi impaurisce indiscriminatamente, chi devasta interi territori, chi affama e ricatta per un lavoro di merda, chi controlla e ingabbia. Se le istituzioni, la finanza, la magistratura e la polizia hanno questo specifico ruolo storico, reclamare lo spettro della democrazia vuol dire perpetuare le condizioni di sfruttamento, mantenere intatto lo status quo.
Da sempre l'obiettivo di Lor Signori, così come lo è per queste ultime perquisizioni ed arresti, è quello di stroncare e criminalizzare chi in maniera radicale aspira ad un ribaltamento sociale, è quello di eliminare pratiche e prospettive rivoluzionarie che vanno diffondendosi in tante lotte. Quel che il dominio teme realmente sono i processi autorganizzativi, l'autonomia delle lotte: dalla Val di Susa a Terzigno, dal C.I.E. di Lampedusa a Pomigliano.
Dunque, chi cerca quotidianamente di porre in essere contenuti antiautoritari, pratiche orizzontali e autonomi da ogni meccanismo gerarchico e di sopraffazione dell'uomo sull'uomo deve essere - diceva qualcuno - "alla minima resistenza, alla prima parola di lamento ,represso, emendato, vilipeso, vessato, cacciato, deriso, accoppato, disarmato, ammanettato, imprigionato, fucilato, mitragliato, giudicato, condannato, deportato, sacrificato,
venduto, tradito, e per giunta, schernito, dileggiato, ingiuriato, disonorato, tutto con il pretesto della pubblica utilità e in nome dell'interesse generale. Ecco il governo, ecco la giustizia, ecco la sua morale."
Amore e complicità con chi ha resistito e combattuto il 15 ottobre
Libertà immediata per gli arrestatati e le arrestate
Alcuni/e perquisiti e perquisite di Roma
http://www.informa-azione.info/roma_comunicato_sulle_perquisizioni_dopo_il_15_ottobre
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