martedì 12 luglio 2011

Milano - Comunicato di Mattia e Fede


La notte fra il 14 e il 15 giugno veniamo fermati da una pattuglia,con a bordo uno sbirro e due militari,che rinviene nel nostro zaino materiale sospetto.Veniamo così trasferiti nel commissariato di Lambrate,minacciati da uno zelante agente e successivamente viene eseguita una perquisizione domiciliare presso l'abitazione di uno dei due,al cui interno vengono ritrovati alcuni petardi e una tanica di benzina.Scatta l'arresto per entrambi con le accuse di detenzione e trasporto in pubblico di esplosivo in base alla 895(legge sulle armi da guerra).Il G.I.P. decreta il giudizio immediato fissando il processo ad ottobre e l'8 giugno il tribunale della libertà dispone la scarcerazione per entrambi.Nonostante tutto quello che è successo,ci teniamo ad affermare alcune verità basilari,di cui noi due,come individualità anarchiche,siamo portatori.Sono parole immuni da qualsiasi assolutismo concettuale;esse rappresentano quelle istintive istanze di liberazione che quotidianamente scuotono la nostra esistenza.Innanzitutto,la tensione rivoluzionaria e sovversiva che stimola le nostre menti e muove i nostri corpi ci porta continuamente a sfidare le sterili opinioni correnti e a scontrarci con un'insulsa convivenza civile,in cui noi veniamo degradati allo stato di atomi associati unicamente da rapporti di produzione,consumo,svago,intrattenimento e indottrinamento fedeli soltanto ai ritmi disumani di questa società mercantile.
Incasellati nell'anonimato delle categorie sociali,ripetitori meccanici di vacue parole,aggrappati disperatamente alle piccole sicurezze quotidiane,la nostra vita non è altro che un incubo ad occhi aperti da cui cerchiamo di destarci.Per
questo ci sarà sempre qualcuno disposto ad arrischiarsi nel percorrere un'insidiosa strada di turbolenza emancipatrice.Gli atti di rivolta,sospinti da un moto di liberazione individuale e collettivo,rinvigoriscono il sentiero su cui anche noi camminiamo.Solidarietà e complicità con tutti gli individui in rivolta.

"La massa di perdizione non si compone mai di uomini,giacchè l'uomo ha inizio soltanto a partire dal momento in cui la folla,tomba dell'umano, si estingue"

Albert Caraco-"Breviario del caos"



Mattia e Fede

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