mercoledì 29 febbraio 2012

PASSERA: I LAVORI VADANO AVANTI


--da stampa borghese

PASSERA: I LAVORI VADANO AVANTI Riflessione, dialogo, equilibrio: il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, utilizza tutti e tre i termini per lanciare il suo monito. Il grave incidente che ha toccato uno dei leader della protesta No Tav, folgorato e caduto da un traliccio dell'alta tensione nei pressi del cantiere Tav della Maddalena di Chiomonte «è un fatto molto triste e grave, perchè tocca una giovane persona». Ma, è il suo appello, «spero che questo non esasperi ancor di più gli animi». Un auspicio in parte caduto, stando almeno alle violentissime reazioni e alle polemiche provocate dagli scontri. E che non hanno fermato il governo, intenzionato ad andare avanti senza tentennamenti. «Il lavoro è in corso, deve continuare nel modo migliore come previsto» tiene duro il ministro per lo Sviluppo, infrastrutture e trasporti, Corrado Passera. Nonostante gli inviti alla calma, intanto, la protesta non si arresta e gli scontri tra manifestanti No Tav e le forze dell'ordine proseguono per tutta la giornata, tra sassaiole e getti d'acqua sparati dagli idranti della polizia. Mentre le manifestazioni si moltiplicano in lungo e in largo per l'Italia, da Torino a Venezia fino a Lecce. Il ministro dell'Interno sale anche al Quirinale, per incontrare il Presidente della Repubblica. «Credo davvero che ci voglia una forte riflessione e molto dialogo» dice Cancellieri cercando di placare gli animi. «Bisogna tenere conto anche delle scelte fatte in assoluta coscienza e attenzione. Occorre - ha aggiunto il Ministro - riflettere sulla dinamica dell'accaduto e anche su quelli che sono gli interessi della nazione, occorre da parte di tutti grande sensibilità ed equilibrio». E provano a gettare acqua sul fuoco le forze politiche. «Si torni a un confronto civile perchè si può essere contrari a un'opera ma non si può cedere in nessun modo ad atti o gesti che possono aprire la strada alla violenza» è l'appello del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. E mentre i democratici chiedono al governo di riferire in Aula sul ferimento dell'attivista No Tav e sugli scontri, Pdl e Lega si associano alla richiesta sottolineando che «nel movimento no Tav ci sono violenti e ideologizzati». Si dice d'accordo con il ministro Passera il leader centrista, Pier Ferdinando Casini: «Sono triste per l'episodio di ieri ma è chiaro che l'opera deve andare avanti, è un'opera necessaria. La modernizzazione - aggiunge - non può essere proclamata solo a parole». Si schiera invece a fianco delle forze dell'ordine Fli. «È inaccettabile la rabbia nei confronti di chi svolge un lavoro per assicurare che la manifestazione non diventi una guerriglia urbana» dice Italo Bocchino. E chiede una «moratoria» sull'investimento il leader di Sel, Nichi Vendola. «In epoca di crisi ci vuole prudenza per decidere come investire le risorse pubbliche» soprattutto quando, sottolinea, un'opera «viene percepita come una violenza da tanta parte della popolazione». Paolo Ferrero (Rifondazione comunista) si rivolge al ministro dell'Interno: «invece che invocare il dialogo - dice - se ne faccia carico e interrompa subito la repressione». Per il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, infine, «rinunciare alla Tav sarebbe un grande errore, ma bisogna trovare un punto d'incontro».

http://www.leggo.it/news/cronaca/no_tav_polemiche_dopo_gli_scontri_passera_lavori_vadano_avanti_foto/notizie/168137.shtml

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