mercoledì 16 novembre 2011

(it/en)-Messico – Un’analisi dei recenti attacchi anti-tecnologia, dopo l’omicidio di un biotecnologo


Messico – Un’analisi dei recenti attacchi anti-tecnologia, dopo l’omicidio di un biotecnologo

da waronsociety

trad. cenere

Cortocircuiti, rapine e incidenti per coprire la verità…

L’8 novembre di quest’anno, il biotecnologo Ernesto Mendez Salinas, che lavorava all’Istituto di Biotecnologia della UNAM nella città di Cuernavaca a Morelos, è stato assassinato con un colpo alla testa.

L’omicidio ha scatenato l’indignazione della stessa università che, in mattinata, si è dichiarata in lutto per la morte del ricercatore.

Il procuratore generale (PGJ) dello stato di Morelos ha confermato il giorno dopo (9 novembre) che l’uomo assassinato nella notte di martedì era un noto e premiato ricercatore della UNAM, sul cui decesso non c’erano ancora ipotesi complete.

Secondo le prime indagini, Mendez Salinas stava viaggiando in auto martedì notte sulla Av. Teopanzolco (una delle più trafficate a Cuernavaca) quando è stato attaccato da ignoti che gli hanno sparato alla testa, causando lo schianto del veicolo.

Mendez, 51enne, faceva parte del Sistema Nazionale di Ricercatori (SIN), con lauree in chimica, farmacia e biologia, era anche dottore in biotecnologia dal 1993 e aveva realizzato studi all’Università di Washington, a Saint Louis (Missouri, Stati Uniti) nel 1995. In effetti, era uno dei più importanti ricercatori nel paese nel campo della biotecnologia.

Le due piste di indagine che vengono seguite, secondo le autorità dello stato di Morelos, riguardano un fallito tentativo di furto della sua auto o un’azione da parte di sconosciuti che volevano recar danno allo scienziato.

Alcune importanti informazioni andrebbero specificate qui – la seconda pista investigativa si riferisce ad alcune minacce che avrebbero potuto fare degli sconosciuti, ma a cosa si riferisce “sconosciuti”? Forse stanno parlando di alcuni gruppi anti-industriali che hanno precedentemente dichiarato che le loro mani non avrebbero tremato nel ferire o anche uccidere alcuni scienziati?

Ricordiamo che le prime piste investigative, quando il Monterrey Tec fu oggetto di attacco esplosivo, furano rivolte ad alcuni studenti scontenti o veri e propri gruppi che si oppongono allo sviluppo tecnologico. Alla fine, venne fuori che la seconda opzione era quella corretta.

L’omicidio del biotecnologo è stato commesso precisamente l’8 novembre, prendendo in considerazione che l’8 agosto c’era stato un attentato contro degli accademici al Tex nello stato del Messico che aveva ferito due scienziati.

Quindi, dopo esattamente tre mesi, un biotecnologo viene ucciso con un singolo colpo alla testa e più che altro, nel luogo non è stato rinvenuto il bossolo della P38 usata per colpire il dr. Mendez. Sembra che gli sconosciuti non abbiano lasciato tracce.

Il 21 settembre, Individualidades Tendientes a lo Salvaje (ITS) avevano rilasciato il loro ultimo comunicato pubblico (rivendicando l’invio del pacco esplosivo al direttore dell’INIFAP Pedro Bajcich e l’invio del pacco incendiario alla professoressa di nanotecnologie del FES-C Flora Ganem, fornendo anche una lunga analisi su diverse tematiche), dichiarando che avrebbero continuato a realizzare azioni senza rivendicarle. Dopo ciò il 3 ottobre è stata annunciata l’esplosione di un pacco bomba alla compagnia di spedizioni Multipack nella Colonia Guerrero di Città del Messico mentre veniva portato dagli impiegati, tre dei quali hanno riportato diverse ferite. La stampa ha detto che ci sono state due esplosioni da parte di due pacchi, sebbene questa ipotesi non sia stata ancora confermata, dopo alcuni giorni il procuratore Miguel Angel Mancera ha confermato in un’intervista radiofonica che gli esperti di Città del Messico hanno riunito informazioni sul destinatario del pacco, ma l’informazione non è stata resa pubblica.

Successivamente, il 18 ottobre una chiamata anonima ha avvertito della presenza di una bomba al “Madero Tec” a Tamaulipas. Sebbene ciò si sia rivelato un falso allarme, si aggiunge ad una serie di allarmi bomba nelle università di Tamaulipas, ad altri nella Universidad Autonoma de Tamaulipas (UAT), nel campus del Tec di Monterrey a Puebla, e nella Universidad Politécnica de Pachuca nella città di Zempoala, Hidalgo (in cui ci sono anche ricercatori nanotecnologi) dove centinaia di studenti sono stati evacuati. Le misure di sicurezza nelle università sono aumentate viste le minacce contro UPVM (a Tultitlan), il Tec di Monterrey (ad Atizapan) e FES (a Cuautitlan), tutte queste nel Estado de México, e contro INIFAP (Città del Messico) quest’anno, rivendicate poi da ITS.

La possibilità che qualche gruppo che si oppone allo sviluppo tecnologico abbia sparato ad un biotecnologo l’8 novembre è una delle piste investigative che stanno seguendo le autorità dello stato di Morelos, e sicuramente le autorità federali.

Dopo il rapimento delle ricercatrice Yadira Davila Martinez (5 agosto di quest’anno) dello stesso Istituto di Biotecnologia della UNAM, il cui corpo è stato trovato senza vita il 9 agosto, c’è stato che ha indicato le ITS come responsabili dell’assassinio della ricercatrice visto che lo stesso giorno in Messico era stato diffuso il comunicato di rivendicazione, ma tutto punta a delinquenti comuni della zona che, non avendo ricevuto il riscatto, hanno ucciso la scienziata.

L’assassinio del biotecnologo Mendez Salinas è completamente differente rispetto a quanto successo a Yadira Davila. C’è stata attenzione a non lasciare tracce, nell’essere sicuri di sparare un solo colpo.

Hanno cercato di coprire ciò con il presunto furto della macchina dello scienziato, ma adesso in Messico nessuno crede a nulla; secondo il governo, tutti gli incendi rivendicati dalla CCF-México e CI-MSA sono cortocircuiti e la recente morte del Segretario degli Interni e altre persone vicine al presidente sono un incidente.

Università minacciate, l’omicidio dello scienziato, e un gruppo anti-tecnologia che precedentemente ha detto che continuerà la guerra contro gli accademici, scienziati, ricercatori, o come loro li definiscono “technonerds”, è ciò che sta succedendo in Messico.


http://culmine.noblogs.org/?p=11523#more-11523



Mexico: An analysis of recent anti-tech attacks, after the murder of a biotechnologist

from culmine, translated by war on society:
http://waronsociety.noblogs.org/?attachment_id=11429
http://waronsociety.noblogs.org/

Short circuits, robberies and accidents to cover up the truth…

On November 8th of this year, biotechnologist Ernesto Méndez Salinas, who works in the Biotechnology Institute at UNAM in the city of Cuernavaca in Morelos, was assassinated by a shot to the head.

The murder sparked the outrage of the Head of Studies, who declared himself in mourning for the death of the researcher.

The Attorney General (PGJ) of Morelos state confirmed the next day (November 9th) that the man assassinated in the middle of Tuesday night was a recognized and awarded researcher at UNAM, whose death had not yet been confirmed.

According to initial investigations, Méndez Salinas was traveling in a car Tuesday night on Av. Teopanzolco (one of the busiest in Cuernavaca) when he was overtaken by persons unknown who shot him in the head, causing the vehicle to crash.

Méndez, 51 years old, who belonged to the National System of Researchers (SIN), with degrees in chemistry, pharmacy and biology, was also a doctor in biotechnology since 1993 and had carried out studies at the University of Washington, in Saint Louis (Missouri, United States) in 1995; he was one of the most important researchers in the country with respect to biotechnology.

The two lines of investigation that have been initiated, according to Morelos state authorities, is an supposed failed attempt to rob his car or an act by persons unknown who wanted to hurt the scientist.

Some important information should be noted here–the second line of investigation refers to some threat that some persons unknown could have made, but to what does “persons unknown” refer? Perhaps they are speaking of some group of anti-industrial style who had previously declared that their hands would not tremble to harm or even kill some scientist?

Remember that the first lines of investigation when Monterrey Tec was bombed were inclined toward some disgruntled student or to some concrete group that was opposed to technological development. In the end, it turned out that the second option was the correct one.

The assassination of the biotechnologist was made exactly November 8th, and also remember that on August 8th there was an attempt against academics at Tec in the State of Mexico that left two technologists wounded.

So, after exactly three months, a biotechnologist is assassinated by a single shot to the head and that moreover, in the place there couldn’t be found the casing from the 38 caliber gun that was used to pierce Dr. Méndez’s head. It seems that the persons unknown did it so as to not leave a trace.

On September 21st, Individualities Tending toward the Wild (ITW) released their final public communique (claiming responsibility for sending a explosive package to director Pedro Bajcich of INIFAP and sending a incendiary package to the nanotech professor Flora Ganem of FES-C, in addition to giving an extensive analysis on various themes), declaring that they would continue taking actions but without claiming them; after this it was announced on October 3rd that a package bomb had exploded at the Multipack courier company in Guerrero Colonia of Mexico City while being handled by employees, three of whom ended up with various wounds, the press reported that there had been two explosions from two packages, although this hypothesis has not yet been confirmed, after several days prosecutor Miguel Ángel Mancera confirmed through a radio interview that Mexico City’s specialized experts had gathered information on who the package was addressed to, but the information has not seen the light of day.

After this, on October 18th an anonymous call warned of the placement of a bomb at “Madero Tec” in Tamaulipas. Although this all turned out to be a false alarm, it added to a series of bomb threats at Tamaulpias universities, the others being in the Autonomous University of Tamaulipas (UAT), in the Monterrey Tec campus in Puebla, and in the Polytechnic University of Pachuca in the city of Zempoala, Hidalgo (where there are nanotechnology researchers) where hundreds of students had to be evacuated. Security measures in universities have increased since the threats against UPVM (in Tultitlan), Monterrey Tec (in Atizapan) and FES (in Cuautitlan), all of these in Mexico state, and against INIFAP (in Mexico City) this year, later claimed by ITS.

The possibility that some group that opposes technological development fired on a biotechnologist on November 8th is one of the investigations that Morelos state authorities, and surely federal authorities, are following.

After the kidnapping of the researcher Yadira Dávila Martínez (August 5th of this year) of the same Biotechnology Institute of UNAM, and her body was found dead on August 9th, some pointed to ITS as responsible for the assassination of the researcher since that same day the claim of responsibility in Mexico state would be made known, but everything points to common thugs or delinquents of the area who, upon not receiving money for the kidnapping, ended the scientist’s life.

The assassination of the biotechnologist Méndez Salinas is completely different than what happened to Yadira Dávila. Care was taken to not leave traces, in being sure to fire a single bullet.

They have tried to cover this up with the supposed robbery of the scientist’s car, but by now in Mexico nobody believes anything; according to the government, all the fierce arsons that the CCF-Mexico and the CI-MSA have claimed are short circuits and the recent death of the Secretary of the Interior and other persons close to the president have been an accident.

http://waronsociety.noblogs.org/?s=conspiracy+of+cells+of+fire+mexico
http://waronsociety.noblogs.org/post/tag/insurrectional-cell-mariano-sanchez-anon/

Threatened universities, the assassination of the scientist, and an anti-technology group that has previously said it continues with the war against academics, scientists, researchers, or as they call them “technonerds,” is what is happening in Mexico.

http://waronsociety.noblogs.org/post/2011/11/15/mexico-an-analysis-of-recent-anti-tech-attacks-after-the-murder-of-a-biotechnologist/#more-1909

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