
L'onda lunga del boato di piazza del Popolo del 14 dicembre, dell'urto contro il dispositivo poliziesco a protezione del Parlamento, ma anche del sostanziale fallimento dei tentativi repressivi messi in piedi finora contro le generazione precaria in piazza per la sfiducia del governo Berlusconi sul finire del 2010. Si sono chiuse le indagini e rinviate a giudizione 26 persone pescate nel mucchio selvaggio di piazza del Popolo. La magistratura romana prova un altro passaggio rispetto ad un filone repressivo finora fallito, perchè rovesciato dalla realtà di quella giornata, dalla dimensione massificata della battaglia, che vide migliaia e migliaia di studenti uniti nel tentativo di sfondare il cordone militare posto a difesa dei palazzi del potere.
26 rinvii a giudizio, sono queste le determinazioni della Procura della Repubblica di Roma, e, in particolare, del Procuratore aggiunto Pietro Saviotti e del sostituto procuratore Luca Tescaroli. Dai riscontri probatori a carico dei 26 indagati sono stati ritenuti 'sussistenti sufficienti elementi' per la configurazione di reati che vanno dalla resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale e danneggiamento seguito da incendio, al travisamento in occasioni di manifestazioni in luogo pubblico, a manifestazione non preavvisata. 14 dicembre 2010, uno scoglio ragguardevole per magistratura e questura romana, contro il quale si sono andati a scontrare già nel recente passato, nell'impossibilità di puntare il dito contro coloro che sono stati pescati - nel mucchio - durante gli scontri di piazza del Popolo, fermati dalla polizia e dai carabinieri mentre il livello della rottura di piazza veniva agito sostenuto e portato avanti da migliaia e migliaia di persone, che rendono ridicole le accuse contro pochi (che siano 10, 26 o quanti altri).
Nell'indispensabilità di mandare al macero le accuse contro i/le 26 compagn* oggi sotto accusa, un dato che ancora dobbiamo trarre è la potenza del tremore e della paura che la battaglia di piazza del Popolo ha saputo infliggere aiu piani alti, alla politica così come alla questura e magistratura: quasi un anno dopo questurini e pretorini sono alla disperata ricerca dei 'responsabili', dei 'black bloc', per la giustificazione di una sommossa di massa, di una rivolta incompatibile.
Pubblicato in SAPERI
http://www.infoaut.org/index.php/blog/saperi
http://www.infoaut.org/index.php/blog/saperi/item/3178-14-dicembre-2010-26-indagati-per-la-sommossa-di-piazza-del-popolo

Nessun commento:
Posta un commento