giovedì 23 giugno 2011

La Spezia - Blocchi stradali e fermi contro apertura circolo Casapound


Comunicato sull'iniziativa del 18 giugno 2011 contro l'apertura di una sede di Casapound
fonte: autonomia spezzina

Ieri abbiamo contestato l’apertura di casapound, che prova ad inserirsi in un contesto sociale pieno di contraddizioni, le loro, facendo proselitismi nel campo sociale quali il mutuo per la casa, pseudo lotte ambientaliste e nel mondo del lavoro.

Sappiamo bene che dietro alla loro maschera di zorro si nasconde un disegno ben preciso da parte dello stato borghese di finanziare gruppi xenofobi col solo intento di destabilizzare l’aspetto politico italiano e casapound è l’ennesima pedina all’interno di questo disegno.

Disegno ben delineato all’interno del quale casapound prende finanziamenti dallo stesso governo che vuole combattere nel campo sociale. Questi finti proclami non sono altro che una maschera dietro al loro tentativo fascista e borghese di aggregazione.

Quello a cui ieri abbiamo assistito a Spezia è l’ennesima dimostrazione di questo disegno, nella quale gli antifascisti vengono fermati ed identificati a difesa di gruppi fascisti, xenofobi.

Le forze di polizia hanno dimostrato ancora una volta quello che è il loro ruolo a guardia di questi vigliacchi.

Tutto questo non scalfirà la nostra determinazione nel voler chiuso questo covo, facendo capire che a Spezia non vi è alcuno spazio per questa feccia, portando avanti quei valori tramandateci dalle nostre famiglie facendo non un passo indietro!

Rilanceremo la lotta nei prossimi giorni con svariate iniziative.




Assemblea permanente antifascista




fonte: la nazione

Ci sono almeno due spezzini tra i nove militanti dei gruppi antagonisti denunciati per l’episodio di guerriglia urbana registrato nel tardo pomeriggio di sabato nel quartiere di Mazzetta. Un fatto senza precedenti, almeno per la nostra città, innescato dal tentativo di alcuni giovani di estrema sinistra di ‘sabotare’ l’inaugurazione, in piazza San Domenico di Guzman, della nuova sede dell’associazione Casa Pound. Erano le 19,30 quando il corteo messo in piedi da anarchici e giovani militanti dei centri sociali ha preso le mosse dal centro Kennedy. Probabilmente ‘disturbati’ dalla presenza delle forze dell’ordine — carabinieri del nucleo informativo, agenti della volante e investigatori della Digos — i manifestanti, una ventina in tutto, anziché proseguire per via Vittorio Veneto, hanno imboccato viale Italia.




E ALL’ALTEZZA dell’incrocio con via Carducci, quando ormai il pericolo di un incontro vis a vis tra i due gruppi sembrava sfumato, la tensione è salita alle stelle. Quando poliziotti e militari hanno impedito al corteo di accedere alla strada che da viale Italia porta in piazza San Domenico di Guzman, alcuni antagonisti si sono dati alla fuga, mentre altri, con il viso travisato da sciarpe e berretti, hanno rovesciato alcuni cassonetti, lanciando fumogeni e bloccando il traffico. A quel punto l’intervento delle forze dell’ordine era inevitabile: ne è scaturita una colluttazione e un poliziotto è stato preso a calci e morsi, riportando traumi guaribili, secondo i medici del pronto soccorso, in sette giorni; cinque giorni serviranno invece ad un carabiniere per riprendersi dalle contusioni riportate al setto nasale e al braccio destro. Anche alcuni manifestanti si sono fatti refertare. Alla fine il gruppo si è disperso e le forze dell’ordine sono riuscite a bloccare nove persone, immediatamente trasferite in questura per l’identificazione. Si tratta di nove giovani — uno spezzino, un sarzanese e cinque genovesi —, tutti maggiorenni. Nei confronti del gruppo è scattata una denuncia per adunanza sediziosa e manifestazione non autorizzata, due giovani — un ragazzo e una ragazza — sono accusati anche di lesioni, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Le indagini comunque proseguono. Ieri notte, intorno alle 4, nel triangolo compreso tra via Doria, viale Italia e via XXIV Maggio tre cassonetti sono stati incendiati: per spegnere le fiamme, che hanno danneggiato anche il cofano di un’auto in sosta, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.




E GLI INVESTIGATORI stanno cercando di capire se i due episodi — la guerriglia urbana di sabato sera e il raid incendiario di ieri notte — siano da mettere in relazione. All’attenzione delle forze dell’ordine ci sono anche alcune fotografie scattate sabato dai carabinieri: un esame accurato delle immagini potrebbe portare all’identificazione di altri soggetti. Ieri intanto su Facebook è stato pubblicato un link che rimanda al sito di Rifondazione: nel portale è stato inserito il testo di un comunicato con il quale i giovani comunisti spezzini esprimono «solidarietà» a coloro che sono intervenuti contro Casa Pound, sollecitando al tempo stesso «una mobilitazione generale contro il neofascismo in città».
Mar, 21/06/2011 – 13:56

http://informa-azione.info/solidariet%C3%A0_agli_antifascistie_di_spezia

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