lunedì 27 giugno 2011
NoTav - Resistenza in Val Susa [aggiornamento 2]
Aggiornamento delle 19
Occupato nel pomeriggio il binario 4 della stazione di Porta Susa a Torino per impedire il passaggio dei treni ad alta velocità Freccia Rossa in solidarietà con la resistenza valsusina. L'invito rivolto a chi fosse in città è di ingrossare le fila del blocco in stazione. Interrotti i verso le 17 i blocchi stradali di Sant'Ambrogio e Bussoleno. Alle 21 assemblea No Tav alla sala polivalente di Bussoleno.
Ore 19.30 - Dopo aver impedito il passaggio del treno Freccia Rossa si scioglie il blocco a Porta Susa. Giunge notizia di un rallentamento sulla strada per Sestriere causa volantinaggio.
Aggiornamento delle 13
Nella mattinata, dopo circa quattro ore di resistenza all'assedio delle forze dello Stato contro la Libera Repubblica della Maddalena, ruspe e orde in divisa hanno invaso l'area presidiata. Secondo le ultime comunicazioni con i compagni ci sarebbero una trentina di feriti, tra teste manganellate e anziani affumicati dai lacrimogeni, nessuno in modo grave, mentre dai media di regime apprendiamo di 25 agenti ammaccati, di cui 5 ricoverati. Voci non confermate riferiscono di una ventina di fermati, altre di quattro. Mentre all'accampamento qualcuno cerca di trattare per recuperare il materiale sopravvissuto, nella mattinata sono stati organizzati due blocchi stradali. A Sant'Ambrogio, presso il cavalcavia e l'intersezione tra SS24 e SS25, un centinaio di resistenti sta bloccando il traffico automobilistico; ai primi arrivi si sono aggiunti il lavoratori di diverse fabbriche della zona e alcune sigle sindacali (CUB, COBAS e FIOM) hanno indetto uno sciopero generale provinciale. All'altezza di Bussoleno, lungo l'autostrada sequestrata dalle forze dell'ordine come canale per il passaggio dei loro veicoli, un altro blocco, di una cinquantina di persone, presidia l'arteria autostradale. Sempre nella mattinata, le donne di Chiomonte hanno occupato il municipio, mentre una vettura con a bordo il sindaco è stata coperta di sputi.
A Torino, dove nella notte il palazzo del municipio è stato imbrattato con olio esausto e scritte "No Tav", è stato indetto un presidio alle 15.30 di fronte alla sede del Partito Democratico in via San Francesco d'Assisi n°35; gli esponenti del partito, per attirare ancor di più i favori delle lobby industriali e la rabbia dei resistenti, hanno dichiarato in un comunicato che si esprimerebbero favorevolmente rispetto alla dichiarazione di "area di interesse strategico nazionale" e alla conseguente militarizzazione delle zone interessate dal cantiere.
Per la serata di domani, martedì 28 giugno, è stata indetta una fiaccolata No Tav a Susa.
Per aggiornamenti in tempo reale vi rimandiamo allo streaming di Radio Blackout
dal GR di Radio Blackout
NO TAV: la polizia carica e annienta i presidi, gasati allo sfinimento. Solidarietà, blocchi, dirette e appuntamenti in tutta italia
Ieri fiaccolata in preparazione alla notte di resistenza, 5000 notav sfilano per le strade di chiomonte.
Al mattino l'attacco comincia alle 4.30 in simultanea ai due presidi, sono 2000 le forze dell'ordine tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e guardiaboschi. Alla barricata stalingrado, eretta in prossimità dell'autostrada alla maddalena interviene una ruspa demolitrice che con la benna la distrugge pur se cavalcata da alcuni manifestanti, la gente dietro viene allontanata con un abuso di lacrimogeni, finiranno dispersi e ricacciati per i boschi in direzione Ramats, un manifestante non violento, scagliatosi a peso morto a torso e piedi nudi viene brutalmente atterrato e portato via.
Alle barricate a la centrale la situazione è la stessa, diverso il mezzo scagliato contro questa muraglia improvvisata, è una ruspa che la demolisce passando a quella successiva fino alla completa demolizione di tutte le altre fortificazioni. Anche qua vengono gasati allo sfinimento con i lacrimogeni i manifestanti a difendere la valle.
Alle 8.50 viene abbandonata l'ultima barricata, alle 9.30 i manifestanti vengono costretti ad abbandonare i prati su cui era stato eretto il mediacenter sede di radio maddalena libera (all'interno di un camper, vandalizzato dalle forze del pseudoordine). La tecnica è sempre la stessa gas allo sfinimento, prendono infatti fuoco alcune tende dei manifestanti a causa dell'alto numero di razzi fumo lanciati dalle autorità che continuano a lanciarli sin dentro il bosco, senza pensar minimamente alle possibilità di appiccare incendi nel sottobosco secco da queste giornate di sole.
Nel frattempo in tutta italia vengono indetti presidi: Roma, Cremona, Genova, Perugia, Pinerolo, Napoli, Trento, Rimini, Cagliari, Savona, Massa, Napoli, Milano e Pisa.
A torino l'appuntemento è per le 15.30 in via san francesco d'assisi 35, fronte sede del PD uno degli organizzatori della mattanza di questa mattina.
In valle continua la mobilitazione, per mezzogiorno è indetto un presidio alla stazione di Bussoleno per fermare il TGV, le donne di Chiomonte hanno occupato il municipio in solidarietà alla lotta valsusina mentre la FIOM/CGIL di Avigliana e la CUB di tutta la valle dichiarano giornata di sciopero. Le ultime notizie danno almeno a trenta il numero dei manifestanti (anziani e donne) feriti e privi di cure grazie al blocco delle strade da parte delle forze dell'ordine.
La statale 24 e la 25 sono bloccate all'altezza di sant ambrogio, l'autostrada è bloccata all'altezza di Bussoleno dai manifestanti.
Anche a Torino alcuni negozianti chiudono in solidarietà alla lotta notav.
Radio blackout da ieri trasmette nostop con collegamenti dalla valle moltiplicando il suo streaming che potete recuperare dal sito e da indymedia piemonte
Per domani sera a Susa davanti alla stazione è prevista una fiaccolata NOTAV, presto si saprà l'ora effettiva.
http://www.informa-azione.info/notav_aggiornamenti_resistenza_in_val_susa
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