giovedì 5 maggio 2011

it/en Firenze - Operazione repressiva contro compagni anarchici [arresti e perquisizioni]


Intorno alle 6 del mattino le abitazioni di diversi compagni e compagne attivi a Firenze sono state invase dagli operatori della repressione per mettere in atto una nuova tappa nell'attacco all'Anarchia. Come recentemente avvenuto a Bologna, anche in questo caso, lo strumento utilizzato per colpire e arrestare dei compagni, è il reato di associazione a delinquere. Da quanto possiamo apprendere dalle veline diffuse dai media di regime, questa volta avrebbe assunto una nuova declinazione: se per i compagni bolognesi l'accusa era inizialmente di "associazione a delinquere con finalità eversive", questa volta si tratterebbe, con uno strano avvitamento, di "associazione a delinquere finalizzata all'istigazione a delinquere", sostenuta da reati specifici quali occupazione abusiva di edifici pubblici, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza privata.

Da notare come questo attacco al movimento anarchico e studentesco fiorentino, oltre ad avere evidenti promotori nell'amministrazione locale, abbia coinvolto gli apparati centrali della repressione italiana come esplicitato in questo estratto:

"I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Digos e coordinati dalla
Direzione centrale della polizia di prevenzione (Ucigos). [...] All'indagine hanno contribuito anche i
servizi segreti (Aisi) con il loro supporto informativo." [Ansa.it]

Sommare reati specifici di scarsa rilevanza penale e riunirli sotto il cappello del reato associativo, sembra essere una strategia da somministrare a livello nazionale, coinvolgendo direttamente i centri nevralgici della repressione, per scardinare le realtà di conflitto, dissenso e controinformazione presenti nelle diverse città.
Attacchi di questo tipo denotano la paura che si instilla nel Potere Democratico, nell'osservare come certe pratiche e certe relazioni, riproducibili e moltiplicabili, possano disturbare i riti e le maschere con i quali cerca di celare una realtà di oppressione e violenza.




Solidali con i compagni di Firenze
informa-azione






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Raccogliamo di seguito riflessioni e comunicati su quanto sta accadendo a Firenze:

Da La Riottosa

Stamani alle prime luci la polizia si presenta alla Riottosa per effettuare la perquisizione di una delle roulotte circostanti. Al termine dell’operazione (priva d’esito, c’é bisogno di dirlo?) il compagno che dormiva nella roulotte viene condotto al suo indirizzo di residenza per un’altra perquisizione, poi gli viene notificato l’obbligo di firma. Veniamo a sapere che si tratta di una delle 24 misure cautelari imposte dal giudice nell’ambito di un’indagine che coinvolge molti appartenenti al movimento studentesco fiorentino secondo l’articolo 416 (associazione a delinquere); evidentemente l’ennesima intimidazione a chi negli ultimi mesi si è opposto a questo clima mortifero, di certo (profetizziamo) un’altra indagine inconsistente, basata solo sulla volontà politica di colpire qualsiasi dissenso, in linea con le indicazioni di Maroni, e con quanto avviene in tutta Italia.
Esprimiamo il nostro caloroso affetto, il nostro assoluto sostegno, la nostra totale complicità con chi viene colpito oggi dalla repressione, certi che nelle prossime ore la solidarietà si allargherà moltissimo, e i compagni non verranno lasciati soli.

Libertà per tutti gli indagati!

La Riottosa Sguott

stampa di regime:
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/05/04/news/anarchici_22_misure_cautelari-15751038/
http://www.corriere.it/cronache/11_maggio_04/firenze-arresto-anarchici_ccc496e6-7616-11e0-b432-72ecee218af7.shtml
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2011/05/04/499846-firenze_blitz_contro_anarchici.shtml



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Solidarietà dall'Asilo Occupato di Torino

Anche i compagni dello spazio liberato 400colpi, dopo l'attacco al Fuoriluogo di Bologna, sono oggetto di una campagna repressiva che intende colpire e ridurre al silenzio chiunque pratichi il conflitto permanente e l'azione diretta, chiunque traduca nel quotidiano la critica radicale a questo esistente. Questo è il prezzo da pagare per chi non si piega ai compromessi, per chi si ostina a sollevarsi e creare crepe nel grigiore opprimente della pacificazione imposta. Quello che sbirri e magistrati non possono afferrare, perchè eccede gli schemi ottusi della loro visuale, e che l'insofferenza a la rabbia che li minacciano non si possono ridurre a una sigla, limitare nel perimetro di etichette, soggetti, fantasiosi organigrammi organizzativi o presunte identità , pergiunta create ad hoc. Perchè si annidano ovunque. Perchè sono ovunque latenti e pronte a dilagare, da ogni intersizio del vostro controllo. I media parlano di 22 compagni arrestati, a cui si imputa il contributo pratico alle lotte studentesche di questo autunno, quella determinazione necessaria per essere da stimolo alle lotte. Non sappiamo nient'altro di più preciso, non ci interessa discutere sul terreno di reati e accuse, lo lasciamo ai tribunali e ai nostri nemici. Quello che ci interessa è usare la solidarietà come arma pratica per disinnescare i meccanismi repressivi, per ribadire che non abbiamo alcuna intenzione di arretrare.

Solidarietà ai compagni e alle compagne di Firenze, solidarietà allo Spazio Liberato 400colpi!

Asilo Occupato - Torino



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Da compagni e compagne di Roma [da indymedia lombardia]

La macchina repressiva continua a viaggiare a pieno regime. Dopo Bologna è ora il momento di Firenze. Da questa mattina cinque, tra compagni e compagne, sono ai domiciliari. Altri diciassette hanno l'obbligo di firma. Più di settanta indagati.
Ora basta!
I compagni e le compagne dei 400 colpi sono nostri amici.
Amici con cui condividiamo l'odio per questo mondo e la voglia di cambiarlo radicalmente.
Amici con cui condividiamo la lotta quotidiana nei confronti di un sistema che vorrebbe ammaestrare corpi e menti, che ci vorrebbe soli e divisi, rassegnati. Un sistema che non può capire la passione che ci porta a vivere insieme e a far vivere gli spazi dell'università e gli spazi della città.
Amici con cui continueremo a lottare.
Amici che non lasceremo soli.
Mai.
Se polizia e magistratura partono all'attacco non possiamo che rispondere.
E non è questione di aree o appartenenze, semplicemente non possiamo accettare tutto questo.
La nostra è una posizione chiara.
Perché con questo mondo non è possibile nessuna contrattazione.
Perché solo attraverso il conflitto possiamo incidere realmente.
Tutta la nostra solidarietà, la nostra immaginazione, e l'amore per i nostri amici...

I compagni e le compagne di Roma



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Solidarietà da Avamposto degli Incompatibili di Viterbo

Sempre in amore , solidarietà e complicità con chi viene colpito dalla repressione, oggi come ieri, fino a all'ultimo giorno di vita.
anche a me non interessa discutere sul terreno di reati e accuse," lo lasciamo ai tribunali e ai nostri nemici"..

Solidale con i compagni e le compagne di Firenze, solidarietà allo Spazio Liberato 400colpi!

LIBERI TUTTI!

vittoria
L'Avamposto degli Incompatibili
Viterbo



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Solidarietà da compagni e compagne di Bologna [da indymedia emilia romagna]

La mattina del 4 maggio, a distanza di un mese dall’attacco repressivo che ha colpito Bologna, la DIGOS ha ripetuto un copione molto simile a Firenze: perquisizioni di 78 persone, 22 misure cautelari (in maggioranza obblighi di firma) e l’accusa di associazione a delinquere per sette persone, cinque delle quali sono state messe agli arresti domiciliari. Un copione che si ripete: laddove la legge delle stato trova un’opposizione sempre più diffusa e reale, allo stato resta soltanto la repressione con il manganello e con il codice penale.
Gli spazi democraticamente consentiti, pur non essendo ciò che ricerchiamo e che vogliamo mantenere, si stanno restringendo sempre più.
Pur essendo convinti che la reale essenza dello stato sia proprio questa e che, in momenti particolarmente caldi, arrivi semplicemente ad esplicitarsi in tutta la sua violenza fascista, ci sembra realistico dire che i fatti accaduti a Bologna un mese fa e oggi a Firenze sono molto significativi rispetto a come lo stato sta indiscriminatamente cercando di colpire le individualità e gli spazi che non hanno mai fatto mistero di sentirsi estranei all’ordine democratico, tanto più in un momento storico in cui in nome della legge lo stato stesso bombarda oltre confine e rinchiude chi fugge dalle guerre della democrazia.
Ai compagni bolognesi colpiti il 6 aprile e ai compagni fiorentini colpiti oggi viene contestato il reato di associazione a delinquere sulla base di una serie di iniziative, cortei, presidi con i quali negli ultimi anni non abbiamo mai smesso di essere presenti nelle nostre città. Una palese montatura politico giudiziaria. Questo è ciò che troviamo nei fascicoli. Queste le motivazioni politiche di chi non accetta più che in due città come queste non vigano il silenzio e la rassegnazione.
Se continuare ad opporsi quotidianamente a un sistema che ci vorrebbe schiavi, ritenendolo giusto al di fuori del binomio legale/illegale, significa continuare a essere definiti delinquenti, delinquenti saremo.
Solidarietà e complicità con i compagni colpiti dall’ennesima ondata repressiva a Firenze e a Bologna.

Compagni/e di Bologna

http://www.informa-azione.info/firenze_operazione_repressiva_contro_compagni_anarchici_arresti_e_perquisizioni

Italy: Repressive operation targeting anarchists in Florence
The following communiques from informa-azione concern the recent searches and arrests targeting 78 anarchists in Florence, 22 of whom are being charged with subversive association in relation to incitement of a whole series of crimes: numerous and repeated acts of damage, defacement and destruction to ATMs, video surveillance systems, party headquarters, trade unions, and other institutions; illegal occupations of properties; resisting, assaulting and insulting police officers; blockades interrupting road and railway traffic; and violence… roughly translated by War on Society (5/4/2011):


Florence – Repressive operation on anarchists [arrests and searches]

Around 6 am the homes of various comrades active in Florence have been invaded by the agents of repression to implement a new stage in the attack on Anarchy. As recently took place in Bologna, as in this case, the instrument used to strike and arrest the comrades, is the crime of conspiracy. From what we can learn from the diffuse tissues of the state media, this time it would take a new declination: If the prosecution for his fellow Bolognese was initially a “criminal association with subversive purposes,” this time it would, with a strange spin, of “conspiracy to incitement to commit a crime,” supported by specific crimes such as illegal occupation of public buildings; damage, disfigurement, and contamination of real property; resistance, violence and insulting a public official; interruption of public service and private violence.

Note how this attack on the anarchist movement and students in Florence, in addition to having obvious promoters in local administration, has involved the central apparatus of repression Italian as explained in this excerpt:

“The measures were carried out by the Digos and coordinated by the
Central Directorate of Police Prevention (Ucigos). [...] The survey also contributed
Secret Service (AISI) with their information support. “[Ansa.it]

To combine specific minor criminal offenses and bring them together under the hat of the crime of association appears to be a strategy administered at the national level, directly involving the nerve centers of repression, to undermine the reality of conflict, dissent and counter-information in the different cities.

Attacks of this kind reveal the fear that it instills in Democratic Power, in observing how certain practices and certain relationships that are reproducible and multiplicatable may disturb the rituals and forms with which Power tries to conceal the reality of oppression and violence.

In solidarity with the Florence comrades
informa-azione

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We collect the following reflections and announcements about what is happening in Florence:

Da La Riottosa (“The Riotous” – transl.)

At the end of the operation (devoid of outcome, needless to say?) the comrade who was sleeping in the trailer was brought to his home address to another search warrant, then he is notified of the obligation to sign. We learn that this is one of the 24 measures imposed by the court in an investigation involving several members of the student movement in Florence under Article 416 (criminal conspiracy), who evidently yet another intimidation in the past months was opposed to this deadly climate, of course (prophesy) another tenuous investigation, based only on the political will to strike any dissent, in line with the indications of Maroni, and what happens throughout Italy.

We express our warm affection, our absolute support, our total complicity with those who are affected today by the prosecution, certain that solidarity in the coming hours will be expanded greatly, and the comrades will not be left alone.

Freedom for all suspects!

La Riottosa Sguott

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Solidarity from the Occupied Asylum of Turin

Even the comrades of the spazio liberato 400colpi, after the attack on the Fuoriluogo in Bologna are the target of a repressive campaign that aims to strike and to silence all individuals engaged in ongoing conflict and direct action, whoever translates into daily life the radical critique of the existent. This is the price to pay for those who will not bend to compromise, for those who insist to rise and create cracks in the oppressive drabness of the imposed pacification. What cops and judges can not grab, because beyond the patterns of their dull vision, and that the intolerance to the anger that threaten them can not be reduced to an acronym, to limit the scope of labels, actors, fantastic organizational charts or suspected identity, pergiunta created ad hoc. Because they lurk everywhere. Because they are latent and ready to spread everywhere, from every interstice of your control. The media coverage of 22 comrades arrested, those who made a practical contribution to student protests this fall, the determination to be a stimulus to the struggles. We do not know anything more precise, we do not care to discuss the field of crime and accusations, we leave that to the courts and to our enemies. What does interest us is to use solidarity as a practical weapon to defuse the repressive mechanisms, to emphasize that we have no intention of retreating.

Solidarity comrades of Florence, solidarity with the Spazio Liberato 400colpi!

Asilo Occupato – Torino
Wed, 5/4/2011 – 10:13

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