giovedì 26 gennaio 2012

Modena - "Forse qualcuno li fermerà"


riceviamo e diffondiamo:

25/01/12
Stazione di Modena

Stavo aspettando di muovermi verso Carpi a bordo di un treno regionale, che sarebbe partito un
quarto d'ora più tardi, quando vedo venire tre dipendenti delle Ferrovie verso di me.
Non avendo il biglietto, mi sono mossa in senso opposto. A quel punto mi sono imbattuta in due
loschi figuri in divisa che mi hanno chiesto se col biglietto fosse tutto a posto; rispondendo
positivamente, ho proseguito nella mia direzione. Ovviamente gli agenti hanno cercato conferma
alle mie parole chiedendo di prendere visione del biglietto... quindi, ho ammesso di non averlo.
I toni degli agenti si sono scaldati da subito; sono scesa dal treno assieme al mio cane per evitare di
discutere. Uno dei due mi ha seguita sul binario e, una volta raggiunta, mi ha strattonato per un
braccio intimandomi a seguirlo. Mentre gli dicevo di lasciarmi, il secondo agente mi ha tolto di
mano il guinzaglio e, per tenere a bada il cane, a quel punto spaventatissimo, lo ha tirato a tal punto
da sollevarlo da terra.
A quella visione mi sono divincolata per raggiungerlo, ma il primo agente me lo ha impedito
stringendomi il collo col suo braccio e sollevando da terra anche me. Tutto questo sotto gli sguardi
attoniti dei presenti, che però non hanno mosso un dito.
Impossibilitata a difendermi, sono stata trascinata verso le scale del sottopassaggio e, una volta
raggiunte, spinta verso il basso. Prima ancora che riuscissi ad alzarmi, ho ricevuto due calci al
ventre e, in men che non si dica, ero in manette. In tutto questo, non mi è mai stata data la
possibilità di andare a fare il biglietto, né mi son stati chiesti i documenti!
Alla stazione della Polfer, mi hanno fatta sedere e liberata dalle manette solo dopo dieci minuti
almeno. Mi hanno poi accompagnata in bagno dove mi hanno fatta spogliare integralmente e
svuotare il marsupio. A quel punto si sono pure stupiti che avessi i documenti! Provare a convincerli
che fino a quel momento nessuno me li avesse chiesti è stato ovviamente inutile.
Con un dito sanguinante, ho aspettato che sbrigassero le loro merdate burocratiche per un paio d'ore
e me ne sono andata con tre denunce: resistenza, oltraggio e rifiuto delle generalità a pubblico
ufficiale.

Ho voluto raccontare quest' episodio allucinante che mi ha fatto riflettere su quanto la violenza
sbirresca sia in molti casi evitabile, o quasi. “Forse qualcuno li fermerà”, mi sono detta; ma non c'è
stata una sola persona che, attirata dalle mie urla, sia intervenuta per aiutarmi.
Quelle stesse persone, alle quali cerco di spiegare il mio odio per il carcere, i CIE, gli allevamenti e
per un sistema che stupra ogni libertà, davanti ad un episodio di arroganza come quello di oggi, si
sono limitate a guardare. Probabilmente molte di queste sono coscienti del fatto che gli abusi si
consumino ogni giorno; troppe poche volte, purtroppo, questa consapevolezza si traduce poi in
azione...


http://www.informa-azione.info/modena_quotforse_qualcuno_li_fermer%C3%A0quot

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