venerdì 27 gennaio 2012
Dietro quelle barricate, in quei boschi, davanti a quelle recinzioni c'eravamo tutti! Al fianco degli arrestati!
da http://italy.indymedia.org
Submitted by anonimo on Thu, 26/01/2012 - 13:41
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Dietro quelle barricate, in quei boschi, davanti a quelle recinzioni c'eravamo tutti!
Questa mattina, in tutta Italia, sono stati arrestati numerosi compagni che parteciparono alla battaglia del 3 luglio in Val di Susa, per difendere quei territori dalla speculazione e dalla barbarie del profitto.
L'attacco portato avanti stamattina è ancor più grave perchè prova a tagliare le gambe alla fitta rete di solidarietà che si è creata in Italia, colpendo compagni sia della Valle che del resto del paese, mirando così, come sempre più spesso accade, attraverso media e giornali ad etichettare chi ha partecipato alla lotta con la solita retorica del "black bloc infiltrato", cercando così di attaccare un reale movimento di resistenza popolare. Dove non sono bastati i manganelli, i lacrimogeni e lo sporco ruolo di giornali, media e politici, subentrano in aiuto denunce e carcere. L'esperienza No Tav è stata ed è da esempio per chiunque decida di difendere la propria vita dall’attacco dei soprusi della logica del profitto, che sia nei confronti del proprio lavoro o del proprio territorio violentato da grandi opere, discariche o inceneritori. Il movimento No Tav vive da più di vent'anni nonostante sia costantemente sotto attacco da parte dello Stato, un movimento che vede una reale partecipazione dal basso e che riesce a sperimentare nuove forme di conflitto senza scadere in velleità dimostrative da prima pagina.
La lotta in Val di Susa, i dibattiti e i ragionamenti che si portano avanti in maniera univoca da tutto il movimento, hanno ben riconosciuto le responsabilità di questo sistema economico nei confronti di leggi, decreti e manovre come il “Cresci Italia” o appunto la TAV, volte a difendere gli interessi di imprenditori e padroni, gettando nella disperazione la maggioranza della popolazione.
La nostra risposta è sempre la stessa: continueremo a lottare e resistere nei nostri territori, per una società senza devastazione e sfruttamento. La repressione non ci fermerà!
Solidarietà ai compagni arrestati, lottiamo uniti contro gli oppressori!
A SARA' DURA!
LOLLONE E MAURIZIO LIBERI! LIBERI TUTTI!
ZETA Napoli (zetanapoli.org)
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