
Tratto da Periodico El Libertario e tradotto da NexusCo
http://periodicoellibertario.blogspot.com/2011/12/los-agrotoxicos-que-envenenan-y-matan.html
di Saúl Flores
Negli ultimi anni abbiamo assistito all'uso indiscriminato e agli effetti nocivi per la salute umana e all'ambiente a causa dei pesticidi. Essi sono aumentati e per una volta facciamo un passo in avanti e fermiamo l'uso indiscriminato di questi agenti di morte che stanno lentamente uccidendo la salute dei nostri agricoltori, dei bambini, delle donne e degli anziani e tutto quello intorno a noi e loro ovvero l'ambiente.
L'uso spregiudicato e senza riguardo ai criteri ecologici ma solo alla congiuntura economica, si verifica in tutte le attività agricole e ha a che fare con il modo di produzione esistente. Il modello di produzione dominante, basato sulla produzione tramite monocoltura associato all'utilizzo di sementi di migliore qualità, spesso OGM, i fertilizzanti e i pesticidi fanno aumentare ovviamente la produzione agricola. Il pacchetto tecnologico è insito nel modello, le monocolture sono ecologicamente impossibili da realizzare se non si usa spesso fertilizzanti chimici e pesticidi. In questo caso i processi di nutrizione del terreno, condotto precedentemente dal sistema delle rotazioni e dalla fornitura di materia organica è destinato ad essere sostituito con l'uso di fertilizzanti solubili e, nello stesso modo, per l'uccisione dei parassiti occasionali, che in natura è effettuato dai predatori, vengono uccisi tramite l'uso di pesticidi. Il tentativo di sostituzione è tuttavia vano e incompleto dato che non solo non funziona come previsto, ma a sua volta ha un impatto ambientale significativo.
Questo è un motivo forte per l'attuazione dei piani di agroecologia come un'alternativa propria per un paese il quale ha posto un diverso modello di sviluppo: dobbiamo prendere un diverso modello agricolo sotto la prospettiva ecologica. E sulla base di questa crisi eco-globale che dobbiamo rompere i nostri metodi produttivi attuali in modo da avere una particolare attenzione al desiderio di produrre di più ad ogni costo e basarci sulla lunga storia di esempi della rivoluzione verde, con i suoi fallimenti all'interno dei vari Stati, come il Venezuela; dobbiamo andare sempre più nella ricerca e nell'utilizzo di prodotti più naturali e benevoli sia per il nostro ambiente e sia per gli esseri umani. Per queste ragioni dovremmo evitare che si continuano a vendere questi veleni, e abbiamo messo un grande sforzo nel ricercare e sviluppare prodotti derivanti da piante che hanno un gran numero di specie, come quelle della famiglia Cyperaceae, Solanacee, alcuni legumi che hanno proprietà diverse, tipo come repellente agli insetti patogeni delle piante; e sono specie che possono crescere e associarsi alle nostre coltivazioni: per cui vi è bisogno di studiare nel trovare un percorso alternativo a questo grave problema e credo che debba essere così perché altrimenti faremo il gioco delle grandi multinazionali come Bayer, Monsanto e questo non porterà MAI al SOCIALISMO.
Il problema del Glifosato è grave per la quantità che viene utilizzata, per le modalità di applicazione e il suo impatto sulla salute, ma non solo. Attualmente si utilizzano una serie di pesticidi estremamente tossici con capacità di produrre danni alla salute sia a livello acuto che cronico, chè la malattia appare anni dopo il contatto con il pesticida o pesticidi. Questo è il caso degli insetticidi Endosulfan, Carbofuran, Bromuro di metile, l'erbicida 2,4 D e il Paraquat; anche se hanno una classificazione tossicologica inferiore, vi sono i fungicidi come lo Zineb. Nel caso dell'insetticida Endosulfan, si tratta di un prodotto organoclorato che ricade nella categoria di inquinante tossico persistente e che degrada molto lentamente e permanentemente negli anni quel che rimane nell'ambiente, si accumula nella catena alimentare e può essere trasportato a grandi distanze dalle correnti d'aria o da quelle dell'acqua, che può raggiungere zone remote rispetto a dove è stata applicata.
In caso di applicazioni aeree, l'impatto aumenta vieppiù sopra le persone e le comunità che abitano o lavorano nelle zone trattate, in quanto viene fatto tra i 500 e 1500 metri di distanza da dove risiedono le comunità. Tale problema è più ampio quindi. In linea di principio non si dovrebbe nemmeno fare una cosa del genere, in quanto tali prodotti tossici possono raggiungere abitazioni isolate in aree rurali, oltre al fattore del vento che può disperderli più lontani da dove sono stati applicati, magari nei fiumi o nelle falde acquifere o in altri terreni: in questo caso potrebbero passare molti anni prima che esse vengano rimosse. Per non parlare degli imballaggi dove sono messi questi pesticidi. Anche se le agenzie governative e i fornitori dei pesticidi raccomandano il triplo lavaggio triple e di gettare gli imballaggi nei rifiuti speciali, di solito vengono gettati in luoghi non specifici, in qualsiasi luogo sia all'interno che all'esterno dell'azienda. In questo modo è molto comune trovare discariche a cielo aperto nella maggior parte delle aree agricole. I problemi di salute più gravi che generano questi prodotti agrochimici per la salute umana, come malformazioni genetiche e malattie varie ai bambini appena nati nelle vicine zone agricole o dei lavoratori che usano questi prodotti, deve cessare e i compagni devono chiedere la rimozione di questi prodotti che causano morte e distruzione del nostro ambiente
Nessun uso di prodotti agrochimici,
CONSAPEVOLEZZA PER UN MONDO LIBERO DA QUESTI VELENI E SVILUPPO AD UN'AGRICOLTURA ECOLOGICA
http://ienaridensnexus.blogspot.com/

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