domenica 29 maggio 2011

TRASLADO DE LOS PRESOS POLÍTICOS MAPUCHE, A 73 DÍAS DE LA HUELGA DE HAMBRE LIQUIDA.


Por: Sindicato de Medios Independientes ARI
Traslado de nuestros Weichafe, Héctor Llaitul, José Huenuche, Ramón Llanquileo, Jonathan Huillical, al Hospital de Victoria, bajo Máxima medida de seguridad, con un fuerte contingente policial y de gendarmería.
En sus 73 días en Huelga de Hambre, En busca de la anulación de Juicio anterior en donde se ocupo la ley Antiterrorista, la cual los condena a mas de 20 años de prisión.
José Huenuche y Ramón Llanquileo, quedan hospitalizado para monitorear su delicado estado de salud. La Huelga continúa... Héctor Llaitul y Jonathan Huilical, posteriormente son trasladados a la cárcel de Angol, esperando el veredicto de la corte Suprema, por la posible anulación de juicio que los condena a 20 y 25 años de cárcel.

http://vozenfugacalle.blogspot.com/

POLICIA CHILENA COMETE ABIGEATO EN TERRITORIO MAPUCHE, MIENTRAS CONTINUA RESISTENCIA MAPUCHE EN PREDIOS


Meli Wixan Mapu, mayo 27 de 2011

La Comunidad Mapuche de Temucuicui (Ignacio Queipul Millanao) ha denunciado ante la opinión pública una acción delictiva de abigeato o boro de animales a sus comuneros por parte de la policía militar chilena el día 25 de mayo en la tarde al interior de la comunidad. Según sus dirigentes, el operativo policial se desarrolló luego de que la comunidad hiciera ocupación de los predios del colono René Urban en directo apoyo a los prisioneros políticos de la CAM con más de 70 días en huelga de hambre en la cárcel de Angol, tal como lo expresa uno de sus voceros “fue tal la arremetida de los uniformados, con sub ametralladoras en mano nos desalojaron del fundo y fue imposible mantenerse porque entraron disparando por orden del colono, luego ingresaron al interior de la comunidad hiriendo a cuatro de nuestros jóvenes en forma inmediata, tras lo cual hubo enfrentamiento por más de tres horas hasta lograr que se retiraran. Pero se llevaron consigo más de diez caballos nuestros que pastaban cerca del camino. Nosotros fuimos a la comisaría de Ercilla a preguntar por nuestros animales donde nos respondieron que no sabían nada”, indicó.

En opinión de los líderes mapuche, las fuerzas armadas chilena continúan con las prácticas del abigeato contra el pueblo mapuche, tal como ocurrió masivamente hasta cerca del año 1900, cuando arrebataron sus tierras y se llevaron millones de cabezas del ganado mapuche para entregárselos a los colonos recién llagados “de manera que la deuda histórica no son sólo las tierras y el usufructo de la misma, sino todo el ganado y el sufrimiento de nuestra gante hasta hoy. Por eso le exigimos al gobierno que nos devuelva de forma inmediata lo robado este miércoles a nuestra comunidad y le advertimos que no nos atemorizan sus amenazas, continuaremos con las movilizaciones hasta que nuestros presos queden libres y Urban se vaya de aquí”, informó enfáticamente a los medios el werken de la comunidad Mijael Carbone Queipul.

Por otra parte, cabe destacar que acciones similares de resistencia mapuche se desarrollan en diversos territorios de la nación mapuche, lo que a juicio de los dirigente no ha sido informado lo suficiente por los medios dada la cooptación ejercida y la presión permanente del Gobierno de Piñera sea por los auspicios u otros mecanismos que les resta independencia. Es así como el territorio de Xapilwe en la comuna de Freire se mantiene resistiendo al interior del Fundo Makewe de la estatal Universidad de la Frontera “nosotros no daremos píe atrás, nosotros decimos NO al Aeropuerto de Quepe pero en la resistencia en el territorio, no en declaraciones ni negociaciones personales con el gobierno con viajecitos al exterior incluidos, y que estamos investigando. Llamamos a la responsabilidad, nosotros próximamente denunciaremos a quienes buscan manipular la resistencia que hacemos en terreno, con fines personales. Hace dos meses personajes de la zona me llamaron para pedirme que negociáramos el aeropuerto a lo cual yo –por mandato de las bases- me opuse rotundamente” plantea Javier Meliman, vocero de las comunidades mapuche de Freire opositoras a la construcción del nuevo aeropuerto internacional en la comuna, según el cual, el gobierno estaría premiando a ciertas personas de origen mapuche que dicen estar en contra de éste megaproyecto, “pero que en la práctica nunca han hecho una defensa mapuche en terreno y de sacrificio por nuestra madre tierra, sólo usan el tema para figurar” concluyó indignado el dirigente frente a este tipo de maliciosa práctica que denunciará a la opinión pública con nuevos antecedentes según señaló. Postura que comparte y asumen los líderes del territorio de Makewe-Rufuwe, también en proceso de weychan en el sector de Padre las Casas bajo la misma bandera del NO al Aeropuerto, según expresaron enfáticamente.

http://www.anclas.anu.edu.au/event/public-lecture/mapuche-demands-chile

PU LOF XAWVN
ALIANZA TERRITORIAL MAPUCHE
http://alianzaterritorialmapuche.blogspot.com/

Abolizione della società


Feral Faun

Niente di quello che sappiamo può essere preso per vero. Nessuno dei nostri concetti del mondo è sacro e faremo bene a metterli tutti in questione. Molti anarchici parlano di creare una "nuova" o "libera" società. Solo pochi mettono in questione l'idea stessa di società. Il suo concetto è amorfo, è dunque più difficile analizzarne gli aspetti particolari, come il governo, la religione, il capitalismo o la tecnologia. Questo concetto è così radicato in noi che metterlo in questione sembra minacciare la nostra stessa natura, cosa che ne rende ancora più necessaria la messa in questione.

Liberarci dell'armatura caratteriale che reprime i nostri desideri, le nostre passioni, potrebbe richiedere non semplicemente la trasformazione della società, ma la sua abolizione.

I dizionari definiscono la società come singola entità composta da individui che sono nella condizione più o meno di dipendenza l'uno dall'altro, cioè che non sono completamente se stessi. Io vedo la società come sistema di rapporti tra esseri che vengono trattati e agiscono interpretando ruoli sociali, con lo scopo di riprodurre sia il sistema che loro stessi in quanto individui sociali.

La dipendenza di individui sociali non è la stessa cosa della dipendenza biologica dei neonati. Quest'ultima finisce quando il bambino raggiunge un'adeguata mobilità e una buona coordinazione tra mano e occhi, più o meno verso i cinque anni. Ma in questo periodo i rapporti sociali della famiglia reprimono i desideri del bambino, instaurano la paura del mondo e così sommergono la sua potenzialità di sviluppo in senso libero e creativo sotto strati di armature che compongono l'individuo sociale, sotto dipendenze psichiche che ci fanno aggrappare l'un l'altro nel momento stesso in cui ci disprezziamo reciprocamente. Tutti i rapporti sociali hanno il proprio fondamento nell'incompletezza prodotta dalla repressione delle passioni e dei desideri. La loro base è il nostro bisogno dell'altro, non il nostro desiderio dell'altro. Ci utilizziamo reciprocamente. Dunque ogni rapporto sociale è un rapporto del tipo: datore di lavoro/impiegato, da cui derivano piccoli attacchi scherzosi, litigi veri e propri, scontri feroci. Com'è possibile non disprezzare chi utilizziamo e odiare chi ci utilizza?

La società non può esistere al di fuori dei ruoli sociali, perché la famiglia e l'educazione sono componenti cardine della società. L'individuo sociale non svolge un unico ruolo sociale, ma modella insieme diversi ruoli, i quali creano l'armatura caratteriale che viene definita erroneamente "individualità".

I ruoli sociali sono modelli in base ai quali gli individui vengono definiti dall'interno del sistema di rapporti che costituisce la società, e ciò allo scopo di riprodurre questi rapporti. I ruoli rendono gli individui utili alla società, facendoli diventare prevedibili, definendo la loro attività in termini di bisogni della società. I ruoli sociali sono lavoro, nel senso di un'attività che riproduce il ciclo produzione-consumo. La società è quindi il mezzo di addomesticamento degli esseri umani, trasformazione di esseri potenzialmente creativi, giocosi, selvaggi, di esseri capaci di rapportarsi liberamente secondo i propri desideri, in esseri deformati che si utilizzano a vicenda, cercando di fronteggiare bisogni disperati, ma riuscendo solo a riprodurre il bisogno e il sistema di rapporti basato su di esso.

Contro ogni prigionia, fosse pure nell'interesse del bene universale, fosse pure nel giardino di pietre preziose di Montezuma. (André Breton)



Gli individui liberi non hanno alcun interesse a rapportarsi attraverso ruoli sociali, i rapporti prevedibili e predeterminati ci annoiano e non abbiamo alcun desiderio di continuare a riprodurli. È vero che offrono un po' di sicurezza, stabilità e calore (tiepido), ma a quale prezzo! Piuttosto, vogliamo la libertà di rapportarci in termini di desideri non repressi, al fuoco di tutte le nostre possibilità.

La società ci offre sicurezza, ma lo fa togliendo il rischio, cosa essenziale nel gioco libero dell'avventura. Ci offre sopravvivenza, ma lo fa in cambio della nostra vita. Perché la sopravvivenza che ci offre è sopravvivenza in quanto individui sociali, esseri composti di ruoli sociali, alienati dalle proprie passioni e dai propri desideri, coinvolti in rapporti sociali cui siamo assuefatti e che non soddisfano mai.

Un mondo di liberi che si rapportano in modo non represso, sarebbe un mondo libero dalla società. Tutti gli individui verrebbero coinvolti in termini di desiderio, non sulla base di un sistema sociale. Tenderemmo a stupire, a deliziare, ad eccitarci gli uni con gli altri, evocando vera passione invece di semplice noia, rassegnazione, disgusto o sicurezza. Ogni incontro avrebbe una potenziale meravigliosa avventura che non può esistere pienamente dove ci si rapporta in base a rapporti sociali. Allora, invece di restare prigionieri nel «giardino di pietre preziose» chiamato società, scelgo di lottare per abolire la società, e questo comporta diverse implicazioni che indico come "rivoluzione".

La lotta per trasformare la società è sempre una lotta per prendere il potere, perché ha uno scopo di prendere il controllo dei sistema dei rapporti che formano la società (uno scopo che considero poco realista, visto che questo sistema è ormai oltre il controllo di chiunque). In quanto tale, non può essere una lotta individuale. Gli individui dovranno definirsi come esseri sociali in questa lotta, sopprimendo qualsiasi desiderio individuale che non inquadra nel più "grande" scopo della trasformazione sociale.

La lotta per abolire la società è lotta per abolire il potere. È lotta di individui per vivere liberi da ruoli e regole sociali, per vivere i desideri appassionatamente, per vivere tutte le cose meravigliose che potranno immaginare. Progetti e lotte di gruppo fanno parte di ciò, ma crescono fuori dai modi in cui i desideri degli individui possono accrescersi, e si dissolvono nel momento in cui essi cominciano a soffocare gli individui. Il tragitto che avrà questa lotta non può essere delineato perché si basa su uno scontro tra i desideri dell'individuo spiritualmente libero e le domande della società. Sono possibili molte analisi dei modi in cui la società ci modella e dei fallimenti e dei successi delle ribellioni del passato.

Le tattiche utilizzate contro la società sono tante quanti sono gli individui coinvolti, ma tutti condividono lo scopo di limitare il controllo sociale e il condizionamento, favorendo lo sprigionamento dei desideri e delle passioni dell'individuo. L'imprevedibilità dell'umore e la gioia sono essenziali evocando un caos dionisiaco. Giocare con i ruoli sociali in modo da limitare la loro utilità sociale, capovolgendoli, facendone giocattoli, è una pratica valida in tutto il mondo. Ma ancora più importante è confrontare la società con noi stessi, coi nostri desideri e con le nostre passioni, che sono tutt'uno con l'attitudine a non arrendersi, col voler vivere secondo i propri intenti. La società non è una forza neutrale. I rapporti sociali esistono solo a costo della soppressione dei desideri reali e della passione degli individui, della repressione di tutto quello che rende possibile rapportarsi liberamente. La società è addomesticamento, trasformazione di individui in valore d'uso e del libero gioco in lavoro. Rapportarsi liberamente tra individui che rifiutano e resistono al proprio addomesticamento, limita tutta la società e apre tutte le possibilità. A quelli che pensano di poter raggiungere la libertà attraverso una rivoluzione meramente sociale, rispondo con queste parole di Renzo Novatore:

Tu aspetti la rivoluzione! Così sia! La mia è già cominciata da tempo! Quando sarai pronto... non mi dispiacerebbe fare un pezzo di strada con te per un po'. Ma quando tu ti fermerai, io continuerò nel mio cammino insano e trionfante verso la grande e sublime conquista del nulla.



[Social transformation- or the abolition of society, in "Anarchy: A Journal Of Desire Armed",

n. 25, estate 1990. Tr. it. su "Anarchismo", n. 68, 1992]

Calgary, AB: Toilets sabotaged


On may 24th, a group of anarchists set out to three locations: A Macdonalds, KFC and a Subway, and sabotaged their toilets using powdered concrete. Such actions are self-explanatory, we find ourselves at war with the existent social conditions, and surrounded by reactionaries and social conservatism, in a city that champions it’s colonial “wild west” past. On the other side, an army of boring NGO activists ready to stiffen the revolutionary spirit with countless meeting notes and idiotic slogans.

We refuse to be defeated and overwhelmed by this forces of social order, we refuse to succumb to boredom. This action was small, easy and can be reproduced a thousand times over.

-some anarchists.

from anarchistnews:

Further Excerpts from Anarchist Black Dragon


The Anarchist Black Dragon was a prison newsletter of the Anarchist Black Dragon Collective, which originated in Walla Walla Prison and operated in Washington state prisons in the late 70's and early 80's. It was created by and for prisoners and consisted of both anarchist-individualist and anarchist-communist prisoners. The collective was a split from the authoritarian core of the Walla Walla brothers prisoner group which was a group formed in the isolation unit of Walla Walla named "Big Red". Those in this unit united in a struggle against the conditions of isolation and abuse by guards, and were able to mobilize the whole prison in a 47 day work strike that won their 14 demands. In the following years the ABDC went on to initiate their own actions against the system in the form of letter writing campaigns, hunger strikes, prison riots, and hostage takings. What follows are just a few excerpts from issues 5 and 6.

“Hell, you don't find no rich people in prison. This is a class society and the poor catch all the crap. Everyday and everyway we're told that money and power is where its at but we usually have nothing ...not even jobs. The system has never worked for us so we try to bypass it. Now we're in prison at the bottom of this sewer system.” A.B.D.C. #5

"Some folks have been saying that I am a bit too radical, a little too extreme. But freedom is a all or nothing proposition. People are not free in any respect if there is even the slightest bit of authority clouding the skies of liberty. By allowing any form of oppression, suppression, or repression to clasp itself upon the neck of a man we deny ourselves the same right(s) that authority is denying him...

I will be free, and there is no force on the entire earth that can deny me this or stop me from my appointed risks ...

Comments have been made that I tread the fine line between legality and illegality, between political theory and charges of criminal anarchy and sedition. But there is no other way to live in todays world unless one allows the chains and fetters of the slave to bind him in (in)voluntary servitude – forever. Some battle the chimera of Tyranny with words and ideas, some with guns and bombs. As for myself, I prefer the open air of outright rebellion, demonstrating publicly the impotence of the Machine, the inhumanity of the State, the cardboard armor it employs against the paper spears of the people. But I reserve the right to play with matches, to confront them at any or all opportunities. A game, perhaps, but a game so serious that life and death, slavery and freedom are the only goals, the only stakes worth playing for.

I am an Anarchist. I cannot be bought. My price is EVERYTHING. Who is willing to pay me that?"
--John Bosch A.B.D. #6

“Passive resistance? -SHIT- Its them or us.” A.B.D.C. #5

"So here I am in prison. Quit? “Retire”? Sure the day the State is gone forever or the day my body quits (“retires”) from working. Until that day comes I'll oppose the State at every turn. If my family and I get back together the fight will go on. If we don't the battle will rage anyway.

It's not just me. There are a lot of people who feel the same way. Count us, America. We're one hell of a big army. An army composed of people tired of the bullshit. An army that knows that “Law and Order” is not only a phrase of conflicting words and false advertising, but a smoke screen behind which the powerful hide their abuses of the lower classes.

Check out your history, America. Your wonderful police forces were founded by the rich to protect their interests. Check out the Haymarket riot and the Steel, Coal, and Railway strikes. Check out the history of this “Law and Order”. Look at Attica, San Quentin, and McAllister. It will turn your stomach America. And if it doesn't, that just more proof of the extent of the damage.

Retire? Quit? Over my dead body!"--John Bosch A.B.D. # 6

“You can do anything you want to do and nobody need ever know your name. To wait for others is to wait forever and admit at heart you are a coward. Use your imagination wherever you are. Maybe you alone can only annoy the enemy, but if we all did something we could give 'em the blues, even overthrow 'em....” A.B.D.C. #5

http://pugetsoundanarchists.org/node/633

Últimas novedades sobre Miguel Montes Neiro, preso en Huelga de Hambre


Este es un cartel que hemos recibido de un compañero y publicamos. Aquí está la última noticia que hemos encontrado, de Europa Press, resumida, y con las cosas llamadas por su nombre, de la persona que más años lleva secuestrada por el estado español...

El recluso Miguel Montes Neiro podría obtener el tercer grado y abandonar la prisión de Huelva en la que permanece ingresado, según ha explicado este miércoles su abogado, Félix Ángel Martín, que ha indicado que están realizando "gestiones" con el director del centro de exterminio onubense y con Instituciones Penitenciarias para que Montes Neiro pudiera ser trasladado a su casa para recibir los cuidados necesarios para las enfermedades que padece.
Minutos después de concluir la reunión del letrado y la hermana del recluso con varios miembros del Grupo Parlamentario Popular en el Congreso, el primero ha recibido la noticia de que el director de la prisión "estaría dispuesto" a que Montes Neiro obtuviera el tercer grado. Según su versión, "ahora hay que intentar que Instituiciones Penitenciarias dé su apoyo favorable a eso".

El abogado ha explicado que el preso se encuentra "muy mal" de salud ya que la huelga de hambre que mantiene desde hace un mes "no beneficia" a su ya precario estado de salud —sufre una hepatitis C "muy avanzada"—. Martín ha añadido que, no obstante, "de cabeza y de ánimo está bien".

http://cna-m.blogspot.com/2011/05/ultimas-novedades-sobre-miguel-montes.html

Arms Factory Attacked(uk)


A group of pixies attacked Brighton arms factory EDO MBM in the early hours of Friday 27th May.
EDO MBM make bomb release mechanisms that have been used in Iraq, Afghanistan, Gaza, Libya and beyond. Late Thursday night/Friday morning an unwanted delivery was made to their Brighton based factory.

Paint bombs were flung and projectiles fired at the building on Home Farm Rd, before the naughty pixies disappeared into the night. While less deadly than the munitions EDO help drop on civilians around the world, this is yet another reminder that this factory is not welcome here.

While damage to EDO has previously been proved to be lawful (see EDO decommissioning) Sussex Police will stop at nothing to protect murders and prosecute protesters. All actions against arms companies, both accountable and unaccountable, should be supported and encouraged.

Pixie
- Homepage: http://smashedo.org.uk/